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Mika in Italian Press 2016


mari62

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So.... it's time for a brand new thread! 

We can gather here articles/interviews/audios/videos.

 

From this thread:

 

MAGAZINES:

 

 

 

NEWSPAPERS:

 

 

 

VIDEOS:

 

4 Nov. Mika interviewed by Paolo Giordano:   http://www.mikafanclub.com/topic/32383-mika-in-italian-press-2016/?p=4079132

18 Nov. Rai NEWS24: La forza della musica tra Sting e Ligabue - Sting interview and a part of "Hurt" Stasera Casa Mika episode-1   http://www.mikafanclub.com/topic/32383-mika-in-italian-press-2016/?p=4078927

 

22 Nov.

Morgan about Mika:   http://www.mikafanclub.com/topic/32383-mika-in-italian-press-2016/?p=4079267

Emma about Mika:  http://www.mikafanclub.com/topic/32383-mika-in-italian-press-2016/?p=4079273

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More Italian Press in other topics:

 

RADIO:

MIKA @ Italian Radio 2016

 

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TV:

Mika @ Presentation of RAI Program schedule Autumn 2016 - 28 June - Milan, IT

Mika guest at #CheTempoCheFa: RAI3 at 20:00, 23rd Oct 2016

Mika's appearance @ Italian TV Show 'Tale e Quale Show' - 4 Nov. 2016

Stasera #CasaMika "One Man Show" on Italian TV - 15-22-29 Nov./6 Dec. 2016 Rai 2

'Stasera Casa Mika' Filming in Milan: 31 Oct./8-12-13-15-16-22 Nov. 2016

#PajamaParty in Aosta & Bergamo 12 &13 Oct + #MikaWhiteParty in Rimini 22 Oct 2016 - for the #MikaShow

Press Conference for 'Stasera #CasaMika in Milan, 3 November 2016

 

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MISCELLANEOUS

 

      MIKA in Lebanon with the UNHCR : DEC 2015      from post #79 

Mika @ Private Swatch Signing Session in Milan : 09 June 2016

Mika @ AAR McKim Gala 2016 in Rome : 09 June 2016

Mika visiting Assisi , Italy - July 2016

Mika @ Giffoni Film Festival -- 22 luglio 2016 + #BestTalentAward

Swatch Signing Session - Milan, IT - 1 Aug. 2016

Mika @ Il Tempo delle Donne, the party in Triennale by Corriere della Sera -- 10 September 2016

Mika @YouTube Pop Up Space, Auditorium, Rome IT 15 SEPT.

Mika guest at the event L'Orèal Professionnel INSPIRE THE FUTURE in Milan 6th November 2016

 

 

 

 

     Mika in Italian Press -- 2010-2015    

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  • 2 weeks later...

http://messaggeroveneto.gelocal.it/udine/cronaca/2016/01/18/news/l-appello-di-innovare-al-cantante-lotta-con-noi-contro-la-dislessia-1.12802700?refresh_ce

 

L’appello di Innovare al cantante: lotta con noi contro la dislessia

 

I fans di Mika sicuramente sono ben informati sui problemi di dislessia della pop star inglese. In un’intervista rilasciata al mensile Max raccontò: «A scuola non andavo bene perché ero dislessico ma...

 

18 gennaio 2016

 

image.jpg

 

I fans di Mika sicuramente sono ben informati sui problemi di dislessia della pop star inglese. In un’intervista rilasciata al mensile Max raccontò: «A scuola non andavo bene perché ero dislessico ma nessuno lo capiva. Sono stato a casa un anno a suonare il piano e studiare canto con un’insegnante russa finché non ho trovato una scuola speciale: invece di scrivere facevo disegni e li univo visualmente con delle frecce, registravo le lezioni e le riascoltavo per memorizzarle. Le canzoni, invece, le scrivevo a orecchio, come faccio ancora ora. A 17 anni ho risolto il problema, ma ormai vivevo in un mondo fantastico».

 

Per questo motivo di fronte alla loggia del Lionello, ieri, un gruppo di persone ha esposto uno striscione che richiamava l’attenzione sul problema che colpisce numerosi giovani, anche friulani.

 

La consigliera comunale di Innovare per Honsell, Raffaella Cavallo, dalle colonne del Messaggero Veneto, lancia l’appello perchè Mika torni a Udine «e diventi uno dei testimonial contro la dislessia». L’occasione è la creazione del coro di ragazzi che soffrono questo tipo di disturbo dell’Hattiva Lab, associazione in prima linea in questo campo. «Avrei voluto lanciargli questa iniziativa – racconta Cavallo – durante l’incontro a Palazzo d’Aronco, ma non c’è stato modo visto che abbiamo avuto poco tempo a disposizione. Mika più volte si è speso in passato per questo tipo di progetti. Per il coro dell’Hattiva Lab già diversi artisti della regione si stanno muovendo e Mika potrebbe essere un ottimo testimonial».

Edited by charlie20
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L’appello di Innovare al cantante: lotta con noi contro la dislessia

 

I fans di Mika sicuramente sono ben informati sui problemi di dislessia della pop star inglese. In un’intervista rilasciata al mensile Max raccontò: «A scuola non andavo bene perché ero dislessico ma...

 

18 gennaio 2016

 

image.jpg

 

I fans di Mika sicuramente sono ben informati sui problemi di dislessia della pop star inglese. In un’intervista rilasciata al mensile Max raccontò: «A scuola non andavo bene perché ero dislessico ma nessuno lo capiva. Sono stato a casa un anno a suonare il piano e studiare canto con un’insegnante russa finché non ho trovato una scuola speciale: invece di scrivere facevo disegni e li univo visualmente con delle frecce, registravo le lezioni e le riascoltavo per memorizzarle. Le canzoni, invece, le scrivevo a orecchio, come faccio ancora ora. A 17 anni ho risolto il problema, ma ormai vivevo in un mondo fantastico».

 

Per questo motivo di fronte alla loggia del Lionello, ieri, un gruppo di persone ha esposto uno striscione che richiamava l’attenzione sul problema che colpisce numerosi giovani, anche friulani.

 

La consigliera comunale di Innovare per Honsell, Raffaella Cavallo, dalle colonne del Messaggero Veneto, lancia l’appello perchè Mika torni a Udine «e diventi uno dei testimonial contro la dislessia». L’occasione è la creazione del coro di ragazzi che soffrono questo tipo di disturbo dell’Hattiva Lab, associazione in prima linea in questo campo. «Avrei voluto lanciargli questa iniziativa – racconta Cavallo – durante l’incontro a Palazzo d’Aronco, ma non c’è stato modo visto che abbiamo avuto poco tempo a disposizione. Mika più volte si è speso in passato per questo tipo di progetti. Per il coro dell’Hattiva Lab già diversi artisti della regione si stanno muovendo e Mika potrebbe essere un ottimo testimonial».

 

 

Could you please translate it, dear Charlie? There's some part I am unable to catch up. Thanks in advance.  :blush-anim-cl:

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Mika is nominated, among other artists, for the Diversity Media Awards: an italian award for celebrities who fight for gay rights!

 

 
Mika, Fedez, Pausini, Ferro
Un premio per i diritti gay

 

Sono tra i finalisti per il personaggio dell'anno del Diversity Media Award che riconosce l’impegno contro i pregiudizi

 

mika_fedez-465x310.jpg

 

C’è Mika che, dopo le offese scarabocchiate sul manifesto di un suo concerto, ha impugnato la penna per spiegare quanto fa male il silenzio sull’omofobia. Fedez, che ha sfatato molti luoghi comuni sul maschilismo del rap, e ha preso più volte posizione a favore delle famiglie gay. Tiziano Ferro, protagonista del più importante coming out italiano. E ancora Laura Pausini, che in numerose occasioni ha ricordato il diritto di tutti ad amare e vedere quell’amore riconosciuto. Infine Barbara D’Urso e Daria Bignardi che nelle loro trasmissioni hanno affrontato spesso i temi lgbt (acronimo che indica la comunità lesbica, gay, bisessuale e transgender).

Sono i sei personaggi in gara per i Diversity Media Awards, che quest’anno, per la prima volta in Italia, premieranno le icone gay: chi nel mondo della comunicazione e dello spettacolo meglio si è distinto nella lotta ai pregiudizi contro le persone omosessuali e transessuali. Il modello sono i Glaad Awards, un appuntamento fisso negli Stati Uniti (li ha presentati anche Madonna, per celebrarli si vestì da boyscout). A organizzare il premio italiano è stata invece l’associazione Diversity di Francesca Vecchioni.

L’obiettivo è promuovere una rappresentazione accurata delle persone lgbt e combattere la discriminazione basate sull’identità di genere. «Chi fa comunicazione ha una grande responsabilità: entra nelle case e influenza l’immaginario — spiega Vecchioni, 40 anni, che è figlia del cantautore Roberto e ha avuto due figlie con la ex compagna —. Sulle persone lgbt c’è spesso stata una rappresentazione distorta dai pregiudizi. È importante invece che si possano vedere in tutta la loro autenticità. Mi sta molto a cuore perché so cosa significa crescere senza “miti”: quando ero piccola non c’erano immagini positive e accessibili delle donne lesbiche. Anche per questo era complicato persino sognare il futuro e una vita felice: quello che non riesci a immaginare è come se non fosse possibile».

Le candidature ai premi dello spettacolo riguardano varie categorie (tra le quali film, programmi tv, serie italiane e straniere), verranno presentate oggi a Milano e sono state selezionate dai ricercatori di nove Università, che hanno analizzato quanto uscito lo scorso anno. Pure le candidature per il personaggio dell’anno sono state scelte sulla base della ricerca e poi incrociate con i dati di Google Survay, uno strumento del motore di ricerca che permette di analizzare la popolarità sul Web. Per individuare i vincitori conterà anche il voto popolare (sarà possibile esprimere la propria preferenza online dal primo aprile sul sito www.diversitylab.it). A maggio la premiazione, con un grande evento sempre a Milano.

«Fino a qualche tempo fa sarebbe stata dura trovare abbastanza film o telefilm per concorrere — nota Francesca Vecchioni —. Invece nell’ultimo decennio le serie tv americane ci hanno fatto conoscere personaggi lgbt sempre più complessi e interessanti. E ora anche cinema e televisione italiani hanno iniziato a raccontare questo pezzo di mondo». Aumentano anche i protagonisti dello spettacolo dichiaratamente omosessuali o transessuali: per lo più sono cantanti, stranieri e uomini. Viene da chiedersi se sia casuale o se per un attore, che per il pubblico dà il volto all’oggetto dei desideri, sia ancora difficile vivere la propria omosessualità alla luce del sole.

 

http://27esimaora.corriere.it/articolo/mika-fedez-pausini-ferro-un-premio-per-i-diritti-gay/

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Mika is nominated, among other artists, for the Diversity Media Awards: an italian award for celebrities who fight for gay rights!

 

 
Mika, Fedez, Pausini, Ferro

Un premio per i diritti gay

 

Sono tra i finalisti per il personaggio dell'anno del Diversity Media Award che riconosce l’impegno contro i pregiudizi

 

mika_fedez-465x310.jpg

 

C’è Mika che, dopo le offese scarabocchiate sul manifesto di un suo concerto, ha impugnato la penna per spiegare quanto fa male il silenzio sull’omofobia. Fedez, che ha sfatato molti luoghi comuni sul maschilismo del rap, e ha preso più volte posizione a favore delle famiglie gay. Tiziano Ferro, protagonista del più importante coming out italiano. E ancora Laura Pausini, che in numerose occasioni ha ricordato il diritto di tutti ad amare e vedere quell’amore riconosciuto. Infine Barbara D’Urso e Daria Bignardi che nelle loro trasmissioni hanno affrontato spesso i temi lgbt (acronimo che indica la comunità lesbica, gay, bisessuale e transgender).

Sono i sei personaggi in gara per i Diversity Media Awards, che quest’anno, per la prima volta in Italia, premieranno le icone gay: chi nel mondo della comunicazione e dello spettacolo meglio si è distinto nella lotta ai pregiudizi contro le persone omosessuali e transessuali. Il modello sono i Glaad Awards, un appuntamento fisso negli Stati Uniti (li ha presentati anche Madonna, per celebrarli si vestì da boyscout). A organizzare il premio italiano è stata invece l’associazione Diversity di Francesca Vecchioni.

L’obiettivo è promuovere una rappresentazione accurata delle persone lgbt e combattere la discriminazione basate sull’identità di genere. «Chi fa comunicazione ha una grande responsabilità: entra nelle case e influenza l’immaginario — spiega Vecchioni, 40 anni, che è figlia del cantautore Roberto e ha avuto due figlie con la ex compagna —. Sulle persone lgbt c’è spesso stata una rappresentazione distorta dai pregiudizi. È importante invece che si possano vedere in tutta la loro autenticità. Mi sta molto a cuore perché so cosa significa crescere senza “miti”: quando ero piccola non c’erano immagini positive e accessibili delle donne lesbiche. Anche per questo era complicato persino sognare il futuro e una vita felice: quello che non riesci a immaginare è come se non fosse possibile».

Le candidature ai premi dello spettacolo riguardano varie categorie (tra le quali film, programmi tv, serie italiane e straniere), verranno presentate oggi a Milano e sono state selezionate dai ricercatori di nove Università, che hanno analizzato quanto uscito lo scorso anno. Pure le candidature per il personaggio dell’anno sono state scelte sulla base della ricerca e poi incrociate con i dati di Google Survay, uno strumento del motore di ricerca che permette di analizzare la popolarità sul Web. Per individuare i vincitori conterà anche il voto popolare (sarà possibile esprimere la propria preferenza online dal primo aprile sul sito www.diversitylab.it). A maggio la premiazione, con un grande evento sempre a Milano.

«Fino a qualche tempo fa sarebbe stata dura trovare abbastanza film o telefilm per concorrere — nota Francesca Vecchioni —. Invece nell’ultimo decennio le serie tv americane ci hanno fatto conoscere personaggi lgbt sempre più complessi e interessanti. E ora anche cinema e televisione italiani hanno iniziato a raccontare questo pezzo di mondo». Aumentano anche i protagonisti dello spettacolo dichiaratamente omosessuali o transessuali: per lo più sono cantanti, stranieri e uomini. Viene da chiedersi se sia casuale o se per un attore, che per il pubblico dà il volto all’oggetto dei desideri, sia ancora difficile vivere la propria omosessualità alla luce del sole.

 

http://27esimaora.corriere.it/articolo/mika-fedez-pausini-ferro-un-premio-per-i-diritti-gay/

We'll be able to vote for him starting in April :biggrin2:

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Mika is nominated, among other artists, for the Diversity Media Awards: an italian award for celebrities who fight for gay rights!

 

 

 

Mika, Fedez, Pausini, Ferro

Un premio per i diritti gay

di Elena Tebano

 

Sono tra i finalisti per il personaggio dell'anno del Diversity Media Award che riconosce l’impegno contro i pregiudizi

 

mika_fedez-465x310.jpg

 

C’è Mika che, dopo le offese scarabocchiate sul manifesto di un suo concerto, ha impugnato la penna per spiegare quanto fa male il silenzio sull’omofobia. Fedez, che ha sfatato molti luoghi comuni sul maschilismo del rap, e ha preso più volte posizione a favore delle famiglie gay. Tiziano Ferro, protagonista del più importante coming out italiano. E ancora Laura Pausini, che in numerose occasioni ha ricordato il diritto di tutti ad amare e vedere quell’amore riconosciuto. Infine Barbara D’Urso e Daria Bignardi che nelle loro trasmissioni hanno affrontato spesso i temi lgbt (acronimo che indica la comunità lesbica, gay, bisessuale e transgender).

Sono i sei personaggi in gara per i Diversity Media Awards, che quest’anno, per la prima volta in Italia, premieranno le icone gay: chi nel mondo della comunicazione e dello spettacolo meglio si è distinto nella lotta ai pregiudizi contro le persone omosessuali e transessuali. Il modello sono i Glaad Awards, un appuntamento fisso negli Stati Uniti (li ha presentati anche Madonna, per celebrarli si vestì da boyscout). A organizzare il premio italiano è stata invece l’associazione Diversity di Francesca Vecchioni.

L’obiettivo è promuovere una rappresentazione accurata delle persone lgbt e combattere la discriminazione basate sull’identità di genere. «Chi fa comunicazione ha una grande responsabilità: entra nelle case e influenza l’immaginario — spiega Vecchioni, 40 anni, che è figlia del cantautore Roberto e ha avuto due figlie con la ex compagna —. Sulle persone lgbt c’è spesso stata una rappresentazione distorta dai pregiudizi. È importante invece che si possano vedere in tutta la loro autenticità. Mi sta molto a cuore perché so cosa significa crescere senza “miti”: quando ero piccola non c’erano immagini positive e accessibili delle donne lesbiche. Anche per questo era complicato persino sognare il futuro e una vita felice: quello che non riesci a immaginare è come se non fosse possibile».

Le candidature ai premi dello spettacolo riguardano varie categorie (tra le quali film, programmi tv, serie italiane e straniere), verranno presentate oggi a Milano e sono state selezionate dai ricercatori di nove Università, che hanno analizzato quanto uscito lo scorso anno. Pure le candidature per il personaggio dell’anno sono state scelte sulla base della ricerca e poi incrociate con i dati di Google Survay, uno strumento del motore di ricerca che permette di analizzare la popolarità sul Web. Per individuare i vincitori conterà anche il voto popolare (sarà possibile esprimere la propria preferenza online dal primo aprile sul sito www.diversitylab.it). A maggio la premiazione, con un grande evento sempre a Milano.

«Fino a qualche tempo fa sarebbe stata dura trovare abbastanza film o telefilm per concorrere — nota Francesca Vecchioni —. Invece nell’ultimo decennio le serie tv americane ci hanno fatto conoscere personaggi lgbt sempre più complessi e interessanti. E ora anche cinema e televisione italiani hanno iniziato a raccontare questo pezzo di mondo». Aumentano anche i protagonisti dello spettacolo dichiaratamente omosessuali o transessuali: per lo più sono cantanti, stranieri e uomini. Viene da chiedersi se sia casuale o se per un attore, che per il pubblico dà il volto all’oggetto dei desideri, sia ancora difficile vivere la propria omosessualità alla luce del sole.

 

http://27esimaora.corriere.it/articolo/mika-fedez-pausini-ferro-un-premio-per-i-diritti-gay/

I'm really very happy for this nomination! ❤

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Vanity Fair Italia

 

Diversity Awards: Fedez e Mika «icone gay»

Annunciate le nominations dei Diversity Awards, i primi premi sull'impegno e la promozione dei diritti Lgbt in Italia. Fra i nominati Fedez, Mika, Barbara D'urso e Tiziano Ferro. Fra le serie Grey's Anatomy e Beautiful

 

Read more: http://www.vanityfair.it/show/agenda/16/01/20/diversity-awards-2016-fedez-mika-gay

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http://messaggeroveneto.gelocal.it/udine/cronaca/2016/01/18/news/l-appello-di-innovare-al-cantante-lotta-con-noi-contro-la-dislessia-1.12802700?refresh_ce

 

L’appello di Innovare al cantante: lotta con noi contro la dislessia

 

I fans di Mika sicuramente sono ben informati sui problemi di dislessia della pop star inglese. In un’intervista rilasciata al mensile Max raccontò: «A scuola non andavo bene perché ero dislessico ma...

 

18 gennaio 2016

 

image.jpg

 

I fans di Mika sicuramente sono ben informati sui problemi di dislessia della pop star inglese. In un’intervista rilasciata al mensile Max raccontò: «A scuola non andavo bene perché ero dislessico ma nessuno lo capiva. Sono stato a casa un anno a suonare il piano e studiare canto con un’insegnante russa finché non ho trovato una scuola speciale: invece di scrivere facevo disegni e li univo visualmente con delle frecce, registravo le lezioni e le riascoltavo per memorizzarle. Le canzoni, invece, le scrivevo a orecchio, come faccio ancora ora. A 17 anni ho risolto il problema, ma ormai vivevo in un mondo fantastico».

 

Per questo motivo di fronte alla loggia del Lionello, ieri, un gruppo di persone ha esposto uno striscione che richiamava l’attenzione sul problema che colpisce numerosi giovani, anche friulani.

 

La consigliera comunale di Innovare per Honsell, Raffaella Cavallo, dalle colonne del Messaggero Veneto, lancia l’appello perchè Mika torni a Udine «e diventi uno dei testimonial contro la dislessia». L’occasione è la creazione del coro di ragazzi che soffrono questo tipo di disturbo dell’Hattiva Lab, associazione in prima linea in questo campo. «Avrei voluto lanciargli questa iniziativa – racconta Cavallo – durante l’incontro a Palazzo d’Aronco, ma non c’è stato modo visto che abbiamo avuto poco tempo a disposizione. Mika più volte si è speso in passato per questo tipo di progetti. Per il coro dell’Hattiva Lab già diversi artisti della regione si stanno muovendo e Mika potrebbe essere un ottimo testimonial».

 

 

 

Could you please translate it, dear Charlie? There's some part I am unable to catch up. Thanks in advance.  :blush-anim-cl:

 

Here is the translation:

 

The appeal of "Innovare" to the singer: fight with us against dyslexia

 

The fans of Mika certainly are well informed about the dyslexia problems of the British pop star. In an interview with the monthly magazine Max he said: "At school I didn’t do well because I was dyslexic but ...

 

The fans of Mika certainly are well informed about the dyslexia problems of the British pop star. In an interview with the monthly magazine "Max" he said: "At school I didn’t do well because I was dyslexic but no one understood it. I was at home a year to play the piano and to study singing with a Russian teacher until I found a special school: instead of writing, I did drawings and I united/connected them visually with arrows, I recorded the lessons and listen to them again to memorize them. The songs, instead, I wrote them by ear, as I still do now. At 17, I solved the problem, but by then I was living in a fantasy world. "  

 

For this reason, in front of the Loggia del Lionello, yesterday, a group of people has exhibited/showed a banner that called attention to the problem that affects many young people, even from Friuli.

 

The city councilor of "Innovare per Honsell" (Innovate for Honsell), Raffaella Cavallo, from the columns of Messaggero Veneto, launched an appeal because Mika return to Udine "and become one of the testimonial against dyslexia." The occasion is the creation of the choir of kids/young people who suffer from this disorder of Hattiva Lab, an association at the forefront of this field. "I wanted to launch him this initiative - says Cavallo - during the meeting at the Palazzo d'Aronco, but there was no way because we had limited time available. Mika has spent several times in the past for this kind of projects. For the choir of Hattiva Lab already several artists of/from the region are moving and Mika could be a great ambassador/spokesperson."

 

 

 *A note: the interview with the monthly magazine "Max" is an old interview, and I don't know if he really said so, but there are many inaccuracies, as he explained in more recent interviews: not a "special school" but special methods to learn, and obviously "solved the problem", it doesn't mean he has solved the dyslexia, because there is no cure for dyslexia, but that he was able to compensate successfully (or enough successfully) the main difficulties.

Edited by charlie20
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Here is the translation:

 

The appeal of "Innovare" to the singer: fight with us against dyslexia

 

The fans of Mika certainly are well informed about the dyslexia problems of the British pop star. In an interview with the monthly magazine Max he said: "At school I didn’t do well because I was dyslexic but ...

 

The fans of Mika certainly are well informed about the dyslexia problems of the British pop star. In an interview with the monthly magazine "Max" he said: "At school I didn’t do well because I was dyslexic but no one understood it. I was at home a year to play the piano and to study singing with a Russian teacher until I found a special school: instead of writing, I did drawings and I united/connected them visually with arrows, I recorded the lessons and listen to them again to memorize them. The songs, instead, I wrote them by ear, as I still do now. At 17, I solved the problem, but by then I was living in a fantasy world. "  

 

For this reason, in front of the Loggia del Lionello, yesterday, a group of people has exhibited/showed a banner that called attention to the problem that affects many young people, even from Friuli.

 

The city councilor of "Innovare per Honsell" (Innovate for Honsell), Raffaella Cavallo, from the columns of Messaggero Veneto, launched an appeal because Mika return to Udine "and become one of the testimonial against dyslexia." The occasion is the creation of the choir of kids/young people who suffer from this disorder of Hattiva Lab, an association at the forefront of this field. "I wanted to launch him this initiative - says Cavallo - during the meeting at the Palazzo d'Aronco, but there was no way because we had limited time available. Mika has spent several times in the past for this kind of projects. For the choir of Hattiva Lab already several artists of/from the region are moving and Mika could be a great ambassador/spokesperson."

 

 

 *A note: the interview with the monthly magazine "Max" is an old interview, and I don't know if he really said so, but there are many inaccuracies, as he explained in more recent interviews: not a "special school" but special methods to learn, and obviously "solved the problem", it doesn't mean he has solved the dyslexia, because there is no cure for dyslexia, but that he was able to compensate successfully (or enough successfully) the main difficulties.

 

Grazie mille, Charlie! You're an angel.  :huglove:

And thanks for adding a note. That explained a lot, mostly the "scuola speciale" part.  ^_^

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Grazie mille, Charlie! You're an angel.  :huglove:

And thanks for adding a note. That explained a lot, mostly the "scuola speciale" part.  ^_^

 +1  So happy you're back as our translator, Charlie!  :hug:

 

Love, love

me 

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http://milano.repubblica.it/cronaca/2016/01/23/news/mika_unioni_civili_family_day-131869841/?ref=twhr&utm_source=dlvr.it&utm_medium=twitter

 

Family Day, Mika guida la rivolta contro la Regione e le luci del Pirellone. L'ira del Pd su Maroni

 

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L'immagine diffusa da Mika per 'correggere' il messaggio sul Pirellone 

 

Maxi messaggio contro il ddl Cirinnà. Il cantante cambia la scritta, e anche il web si scatena. Pioggia di critiche sul profilo Fb dell'amministrazione, attaccano anche Pisapia, Guerini e il centrosinistra. Lettera di fuoco della vice presidente del consiglio. Il governatore: "Andiamo avanti"

 

di ANDREA MONTANARI

 

Una scritta di amore universale. Fatta di luce, in una città come Milano che "ha parecchio da arrabbiarsi ed essere triste" per quanto sta accadendo. Un messaggio lanciato da Mika nel giorno della manifestazione del mondo Arcobaleno e dopo le polemiche per la scelta della Regione Lombardia di sposare la causa del Family Day in ogni forma possibile; tanto da usare le finestre degli uffici regionali per la scritta "Family Day". Ma il cantante diffonde lui un messaggio alternativo a quello sparato dalle finestre del Pirellone: recita "Amore = Famiglia". E' solo il primo. A Milano parte la rivolta social. E le critiche piovono. Il sindaco Pisapia dalla piazza delle famiglie Arcobaleno, il vicesegretario del Pd Lorenzo Guerini via Twitter, i candidati alle primarie cittadine, il ministro Maurizio Martina, la vicepresidente del Consiglio regionale che invia a Maroni una lettera di fuoco.

 

 

IL DOCUMENTO - Protesta ufficiale in Regione su carta intestata: "Chi paga?"

 

LE CRITICHE ALLA REGIONE - La pagina Facebook della Regione Lombardia è sotto attacco. Non solo il tweet bombing lanciato nei giorni scorsi #NonInMioNome. Ma una lunga corona di messaggi di critica pubblicati a raffica sul profilo istituzionale. Per non parlare dei commenti di disapprovazione nel tam tam della Rete.  "La scritta sul Pirellone ha fatto tornare la Lombardia al medioevo". "Il vostro gesto spregevole a favore del family day mi offende come persona e come cittadina. È la prima volta che mi vergogno di vivere a Milano, città che dovrebbe dare l'esempio in materia di diritti civili e civile convivenza. Sarebbe questa la capitale morale?". "Cara regione Lombardia, nei libri di storia verrete ricordati come noi oggi ricordiamo i fascisti che promulgavano le leggi razziali o come i razzisti che nell'America degli anni 60 si battevano per negare ai neri gli stessi diritti civili di ogni altro cittadino. Complimenti".

 

The Gay community in Milan has so much to be sad and angry about tonight.


#ScrivilosulPirellone: ironia sulla scritta pro Family Day
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  •  
IL CASO PIRELLONE - Ieri sera la scritta "Family Day" era già stata accesa per provare l'effetto. La decisione di illuminare a tema il palazzo come fatto per le stragi di Parigi aveva fatto infuriare l'opposizione che aveva minacciato di spegnere le luci. Da lì la forzatura: si accendono le finestre dei piani alti, quelle degli uffici della maggioranza. Spontaneamente, le prime coppie gay hanno scattato foto ricordo con bacio. E oggi, alle 18.30, l'appuntamento è con "Farsi la foto di famiglia davanti al Pirellone! <3. La scritta dalle finestre è stata immediatamente photoshoppata, diventando in un attimo "Family gay". E non solo.
 

INSORGE IL CENTROSINISTRA - Il sindaco di Milano, Giuliano Pisapia, attacca chi "accende le luci per spegnere i diritti", mentre il commissario Sala sottolinea come "chi si occupa di rappresentanza di tutti i cittadini deve rappresentarli tutti". Già ieri Susanna Camusso, leader Cgil aveva attaccato la decisione "sbagliata". Guerini sui social si rivolge al governatore invitandolo alla serietà. "Maroni pensa che il Pirellone sia roba sua. Si sbaglia di grosso. E' di tutti i lombardi e non si può usare a fini di parte. Serietà". Il candidato Pierfrancesco Majorino colora di tutti di colori la facciata di PAlazzo Marino a segnare le distanze.

 


PROTESTA UFFICIALE IN REGIONE - La lettera ufficiale di Sara Valmaggi, Pd, vicepresidente del Consiglio regionale della Lombardia, "stigmatizza ufficialmente l'uso improprio che la Giunta ha voluto fare del palazzo di Via Filzi 22", illuminato con la scritta 'Family day'. "Ritengo infatti quantomeno disdicevole - scrive Valmaggi - che il 'Pirellone', quale sede del Consiglio Regionale, venga utilizzato per propagandare iniziative di una sola parte". "Esiste un insieme di regolamenti - continua la vicepresidente - che, come Ufficio di Presidenza, abbiamo approvato al fine di garantire un utilizzo dignitoso e condiviso degli spazi a nostra disposizione e che questa scelta unilaterale da parte della Giunta ha vanificato, umiliando in questo modo il nostro ruolo e il nostro lavoro. Per questi motivi - conclude Valmaggi - ritengo necessaria l'immediata sospensione dell'iniziativa. Chiedo inoltre di sapere se, per questa occasione, sia stato coinvolto in qualsiasi modo il personale del Consiglio. In tal caso mi aspetto che i costi aggiuntivi di organizzazione, oltre che quelli di utilizzo dell'energia elettrica, non vengano computati nelle voci di Bilancio del Consiglio stesso".

 

 

Maroni pensa che il Pirellone sia roba sua. Si sbaglia di grosso. E' di tutti i lombardi e non si può usare a fini di parte #serietà

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Milano, in coda per una foto davanti al Pirellone versione ''Family Day''

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MARONI TIRA DRITTO - Ma il governatore leghista Roberto Maroni non si scompone troppo. "Anche questa volta - scrive - i soliti professionisti del "politically correct (???)" non sanno fare altro che sputare odio e intolleranza verso chi ha opinioni diverse dalle loro. Mi fanno pena. Noi andiamo avanti per la nostra strada, che è quella giusta: riconoscere i diritti di tutti, certo, ma tutelare la famiglia naturale garantendole (come noi facciamo in Lombardia) tutti quei diritti che la nostra Costituzione repubblicana stabilisce all'articolo 29: 'La Repubblica riconosce i diritti della famiglia come società naturale fondata sul matrimonio'".


IL CENTRODESTRA COMPATTO - Il capogruppo della Lega Massimiliano
 

Romeo ieri aveva spiegato che nel ddl Cirinnà c'è "il rischio di favorire l'arrivo la poligamia in Italia", mentre l'assessore Viviana Beccalossi di Fratelli d'Italia non ha avuto dubbi: "La maggioranza silenziosa di questo Paese è composta da famiglie etero e non conta meno di una minoranza che fa manifestazioni più colorate come il Gay Pride che mi fa venire in mente il Carnevale di Rio".

 

Coppie di fatto, la Lombardia aderisce al Family Day: ''Contro bondage e poligamia''

 

 

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http://www.ilsecoloxix.it/p/italia/2016/01/23/ASoVCBIB-family_ribalta_pirellone.shtml

 

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http://www.huffingtonpost.it/2016/01/23/mika-amore-famiglia_n_9059064.html

 

Unioni Civili, Mika risponde alla Regione Lombardia e "illumina" il Pirellone: "Amore = Famiglia"

 

Redazione, L'Huffington Post
Pubblicato:  23/01/2016 15:41 CET  Aggiornato:   

23/01/2016 15:41 CET

 

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#scrivilosulpirellone è trend topic su Twitter. Dopo la decisione della Regione Lombardia di partecipare al Family Day e di sostenerlo apponendo una scritta luminosa sul Pirellone, i social si sono scatenati. E chi in maniera più seria, chi più scherzosa, tutti i milanesi e non sono hanno voluto dire la loro su quella scritta comparsa ieri sul palazzo della Regione. E tanti sono stati i fotomontaggi comparsi su Twitter e Instagram, nei quali compaiono scritte ben diverse da 'Family day'. Ci sono quelli più seri, come 'Sì, lo voglio! Diritti civili', ma anche quelli più ironici, come 'Cala la pasta'.

Fra gli altri, spicca il cantante Mika, fra i primi a mobilitarsi postando una foto su Instagram nella quale sul Pirellone c'è la scritta 'Amore=Famiglia' e nel post commenta: "Dovunque c'è amore, c'è famiglia. Dall'intolleranza invece nasce solo odio".

Maroni su Facebook. "Family Day. Anche questa volta i soliti professionisti del 'politically correct (???)' non sanno fare altro che sputare odio e intolleranza verso chi ha opinioni diverse dalle loro. Mi fanno pena. Noi andiamo avanti per la nostra strada, che e' quella giusta: riconoscere i diritti di tutti, certo, ma tutelare la famiglia naturale garantendole (come noi facciamo in Lombardia) tutti quei diritti che la nostra Costituzione repubblicana stabilisce all'articolo 29: 'La Repubblica riconosce i diritti della famiglia come societa' naturale fondata sul matrimonio'". E' quanto scrive sul suo profilo Facebook il presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni.

 

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Corriere

 

Lettera d’amore sull’adolescenza per non scegliere di essere invisibili

di Mika

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Lettera d’amore sull’adolescenza per non scegliere di essere invisibili

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Lettera d’amore sull’adolescenza per non scegliere di essere invisibili

di Mika

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Scans of the entire column on Corriere

 

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Here's the translation of the column.. if there are mistakes please let me know!

 

A Love letter about adolescence in order not to choose to be invisible

 

I talk about my dialogue with Ivan Cotroneo, the film maker of Un bacio, and the choice to be there with a song. It is a film in which teenagers can recognize themselves without feeling treated with paternalism, and with which adults can empathize, thinking back to how they were at their age.
In July 2008, Ivan Cotroneo was drinking his morning coffee at a small bar in Provincetown, Massachusetts. The writer, now film maker, had just finished translating Where the land ends by Michael Cunningham, a novel that celebrates one of the oldest and liberals cities of America . After working there for many months, he had wanted to go and see Cunningham, and to visit the city in person. It was that morning, over coffee, that Cotroneo read a Newsweek article about the murder of Lawrence King, a fifteen year old gay boy, a student of a high school in Oxnard, California. One of his schoolmate shot him in class, Brandon McInerney, of which King had fallen in love. For several weeks, McInerney was teased in public by King.
"I was shocked by the violence of this murder among teenagers. I was sitting in a cafe in a city that represents America's future, and I was reading a story that seemed to come from a distant past. "
More than a year later, Cotroneo was in the midst of a crowd of several thousands of protesters in Rome, in front of the parliament. They were waiting that the government would vote a draft for an anti-discrimination law, which would have made illegal the homophobia. The draft law was rejected and the crowd was angry. "From now on, it will be their fault. Whenever we will be the subject of cruelty, it will be their fault, "he shouted one protester of just 19 years beside Cotroneo.
"I came home with the feeling to do something. I had to somehow help to change things, " says Cotroneo, telling me on the phone the moment he decided to write a fictional adaptation, set in Italy, of the murder of Larry King. "I wanted to show how discrimination can be destructive, even in people so young."
The book, Un Bacio, tells the story of two high school students. A gay boy adopted, Lorenzo, who befriends and falls in love for Antonio, a heterosexual classmate and basketball star, saddened by the death of his older brother. The story ends like the one of Larry King, with Anthony desperate that shoots to Lorenzo in the classroom. During the promotion of the book, Cotroneo toured for high schools and listened to students' reactions that had read it. Even if he was received with enthusiasm and empathy, Cotroneo soon saw that he had made a serious mistake.
"I met so many teenagers who felt frustrated and sometimes angry for not being included in the story. They kept telling me that they were not immune to these problems - explains Cotroneo - I understand that discriminations are linked together. "
This awareness and the words of the girls who had met accompanied him for years. When he decided to make the film, he thought to correct the mistake and so he inserted the most enigmatic character in the story, a teenage girl called Blue. Blue is an outsider, that hides her previous experiences of abuse, fearing that their classmates and family members can consider her dirty or contaminated. It is an aspect that it'is part of every teenager girl and has an important role in the film.
Antonio, Lorenzo and Blue form a triangle of friendship and love. In one way or another all three are discriminated and isolated. They are real characters, funny and obnoxious at the same time. Blue is funny and intelligent, but can be cruel and cold. Antonio is determined and thoughtful, but he is prone to fits of rage and cruelty access. Lorenzo is an explosion of colors and honesty, but easily becomes offensive and obnoxious.
After the death of Lorenzo, they are all three victims and all three have the life ruined. To push them to the crime is not what they are or what they do, but the environment in which they live and the isolation caused of the discrimination which they must undergo. It is the story of how a seemingly irrelevant discrimination can lead to an unexpected tragedy.
It is a brave and important film, not for the ending sensation, which is indeed the easy part. It's brave for a human way and tender with which tells the story. Because it gives voice and illuminates the darkest and most difficult part of growing up, and it does so with respect. It is more than just a warning, it is a painful love letter to adolescence. Cotroneo made a film in which teenagers can recognize themselves without feeling treated with paternalism, and with which adults can empathize, thinking about as they were at their age. The complex trio shows the futility of the labels and the difficulties of adolescence, emphasizing once again that it is impossible to generalize when talking about sexuality and love.
I composed the music for the film and I made a music video with Ivan Cotroneo, after seeing a preview and I met six months ago the writer at his home in Rome. I found that the film was shot with love and had an original tone, deeply "pop", but serious and funny at the same time. In person, Cotroneo is a private man. An observer of the surrounding world and a tireless worker. He writes every day, and this project is the result of an eight-year journey.
After watching the film, we talked about it and he has changed, becoming lively and talkative. He talked for hours without stopping until three-thirty in the morning, while his producer was trying not to show she was falling asleep on the couch. I realized that this film touched him personally. His characters are exuberant, as he is usually discreet and prudent. I suspect it stems from his teenage years, he has learned to become invisible for fear of being the object of cruelty or discrimination. His characters, full of life and chaotic, have his revenge, and he does not seem to have ended.
"Do you think this film can help to change things?" I ask the phone. "I do not know, and maybe I'll never know." In any case, the film and its characters have already changed him.
 

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