Stefyferrari

Hi everybody! Listening this song, I think about "The Christ of the Abyss", a statue at the bottom of the sea near Portofino in Italy. From Wikipedia: Christ of the Abyss Christ of the Abyss at San Fruttuoso, Liguria Wikimedia | © OpenStreetMap Artist Guido Galletti Year 1954 Medium Bronze Location San Fruttuoso, Liguria, Italy Website http://www.christoftheabyss.net/ Christ of the Abyss (Italian: Il Cristo degli Abissi) is a submerged bronze statue of Jesus Christ by Guido Galletti [it], the original cast of which is located in the Mediterranean Sea, off San Fruttuoso, between Camogli and Portofino on the Italian Riviera. Various other casts of the statue are located in other places worldwide, in underwater locations, churches and museums

Hello everybody! I think this song talk about activity and services of Operation Pieces Jaunes in hospitals, especially with their psychologists to help doctors in their work (we'll keep it simple). In Italy, I saw a television series where a doctor is stressed because of work in hospital, and he would like to take some Mary Jane, but his psychologist convinces him not to take any M.J.. So I think the protagonist of the song is a doctor who ask for help to his psychologist (you're the only medicine I'll been taking) to healt his mental pain (si j'ai mal, c'est du mal à parler?) and his tiredness (every bone and every part of me's aching), so he can take better care of the hospitalized sick children Jimmy and Jaw (the first letters are capital letters, so they are proper names).

Maybe he talks about his Brother wedding, Baby K said domani, tomorrow

SANREMO PRIDE 1972 – 2022 Fifty years of Pride https://www.sanremo2022.it/en/sanremo-5-10-aprile-2022-english/ Sanremo April 2-10, 2022 Arcigay presents an exhibition and a series of events to the City of Sanremo to celebrate the fifty years since the event on April 5, 1972. On the occasion of this very important anniversary for the Italian LGBTI+ movement, the first Sanremo Pride will be held on Saturday 9 April 2022! On April 5, 1972, the Italian LGBT movement came out! On April 5, 1972, the 1st International Congress of Sexology of the CIS, the Italian Center of Sexology, began at the casino of Sanremo, on the theme “Deviant behaviors of human sexuality”. Il FUORI! (Fronte Unitario Omosessuale Rivoluzionario Italiano, Italian Revolutionary Homosexual Unitary Front) born in Turin less than a year before, took the news as the first concrete opportunity to go public, both as people and as a movement. They presented themselves in front of the Congress building on the morning of the meeting inauguration and welcomed the delegates with flyers, posters and slogans, in Italian, English and French. For the first time homosexuals women and men presented themselves no longer as victims but as protagonists of their lives, determined to “no longer allow” that others could decide for them. Today Sanremo 1972 is considered the first demonstration in Italy for the defense of the dignity and rights of homosexual people, or, as it was said at the time, against oppression and for the liberation of the revolutionary homosexual. The Italian Stonewall, as some have defined it. Sanremonews.it https://www.sanremonews.it/2022/03/27/leggi-notizia/argomenti/eventi-1/articolo/sanremo-convegno-a-50-anni-dalla-prima-manifestazione-pubblica-in-italia-del-movimento-lgbt.html?fbclid=IwAR2ZNz5GMp-GqJ0vHhOkRC8MdbhOoJhsg2mYmg8ndTCw9-H6rHXontB8SGE Sanremo: convegno a 50 anni dalla prima manifestazione pubblica in Italia del movimento LGBT+ Martedì 5 aprile un’intera giornata di discussione e tavole rotonde al Teatro del Casinò A cinquant’anni dalla prima manifestazione pubblica in Italia del movimento LGBT+, AGEDO Nazionale e il Coordinamento Liguria Rainbow organizzano un convegno e una mostra. “Precisamente, il 5 aprile 1972 – spiegano gli organizzatori - ebbe luogo a Sanremo la protesta contro il ‘Congresso Internazionale di Sessuologia – Comportamenti devianti della sessualità umana’, organizzato negli spazi del Casinò dal CIS – Centro Italiano di Sessuologia. I contenuti di questo congresso avevano di base un approccio alla sessualità omolesbobitransfobico, poiché alcuni comportamenti umani erano indicati come devianti e patologici: infatti era dato spazio alle cosiddette ‘terapie riparative’, ovvero una serie di procedure psicologiche e psichiatriche credute capaci di debellare l’omosessualità. L’idea è di organizzare quest’anno un ‘controconvegno’ che risponda storicamente ai pregiudizi dell’epoca. Il 5 aprile 2022 torneremo al Teatro del Casinò di Sanremo con esperti del mondo della psicologia, sessuologia, sociologia e dell’attivismo LGBT+ per fare il punto, a partire da quell’evento storico, sull’evoluzione che le diverse discipline scientifiche (sessuologia, psicologia, sociologia e medicina) hanno messo in atto in questi 50 anni, anche grazie al contributo del movimento LGBT+ e per illustrare i cambiamenti sociali e culturali che ancora oggi stiamo attraversando. Il movimento LGBT+ in Italia conquistò a Sanremo il suo primo momento di visibilità. La celebrazione di tale evento risulta di estrema rilevanza culturale e sociale, poiché si propone di ribadire ciò che, lungo queste cinque decadi di lotte per i diritti civili, è stato riconosciuto a livello scientifico e culturale, ma non ancora adeguatamente integrato dalle istituzioni e dalle agenzie educative e da alcune aree delle società: gli orientamenti sessuali, le identità di genere, i comportamenti affettivo-sessuali delle persone LGBT+, sono varianti della realtà umana, provviste di dignità: per questo vanno rispettate e vanno garantite loro pari opportunità e possibilità Dal 27 maggio al 10 luglio a Genova presso Primo Piano di Palazzo Grillo, Vico alla Chiesa delle Vigne, 18 R – Genova, sarà allestita la mostra, un percorso per immagini e installazioni. Tutto ha inizio nella città di Sanremo, per poi espandersi molto al di là dei confini geografici. Quel giorno un gruppo di militanti del neonato Fronte Unitario Omosessuale Rivoluzionario Italiano decisero di convergere da diverse parti d’Europa per dire ‘adesso basta!’. I manifestanti del FUORI si travestirono da psichiatri e interruppero quel convegno per dare a tutti una lezione di civiltà. Cinquant’anni dopo un gruppo di curatori (Carlo Antonelli, Anna Daneri, Marco Fiorello, Francesco Urbano Ragazzi) mettono a mostra la portata rivoluzionaria di quella giornata, attraverso documenti storici e opere d’arte realizzate per l’occasione.