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Press Conference in Milano - 10 June 2015


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Mika presenta No Place in Heaven: 'È un disco sulla persona che voglio essere'

 

È indubbiamente uno dei personaggi del momento e come poteva essere altrimenti, considerando l’indiscutibile fascino di Mika, giudice di X Factor Italia, coach di The Voice of France e ovviamente cantautore.

Dopo (ma anche durante) le estenuanti avventure televisive, Mika torna dunque al suo amore più grande, la musica, con un album di inediti – No Place in Heaven – a tre anni di distanza dal precendente The Origin of Love. Di fronte ai giornalisti accorsi per la presentazione dell’album, Mika si siede su uno sgabello con il suo completo rigorosamente eccentrico ed esordisce confessando quanto sia nervoso e nostalgico, perché il momento in cui presenti un album corrisponde un po’ a quello in cui te ne separi per condividerlo con il pubblico.

 

Mika: la ricerca dell'autenticità e la scomparsa delle 'metafore'

 

“La differenza tra questo album e The Origin of Love? È una sorta di rottura. – ci spiega il cantante – Ho voluto fare una cosa molto lavorata, un album molto più trasparente, senza utilizzare una tecnica creativa, analogie o metafore per nascondere la mia storia personale. È quindi un album molto intimo e nello stesso tempo molto pop”.

Non lasciatevi trarre in inganno dal titolo: No Place in Heaven (Nessun posto in Paradiso) è infatti per Mika un’espressione di gioia, corredata dalla variopinta copertina dell’album, ispirata al futurismo italiano.

“Non è un titolo triste – commenta Mika ridendo – perché io non sto cercando un posto in Paradiso. Se c’è un posto per me, va bene. Se non c’è, va bene lo stesso. Sono contento dove sono, fa un po’ parte della mia cultura orientale e libanese. C’è sempre questa paranoia della vergogna, non si parla delle proprie cose intime in pubblico. Per me scrivere un album intimo era anche un modo per buttare fuori questa paranoia. L’album parla quindi di libertà, dell’adulto che voglio diventare. È sempre più interessante parlare della persona che vogliamo essere piuttosto che di quella che siamo”.

Queste 17 tracce sono dunque per Mika una vera e propria liberazione, una catarsi che spazia dalla sessualità all’amore, passando per il focolare domestico. Una rilettura di sé alla ricerca dell’autenticità, perché bisogna avere “il cuore leggero e la testa seria e tutte e due le cose devono funzionare perfettamente”.

Ritroviamo questa autenticità in brani come Good Guys, canzone ispirata ai ‘miti’ di Mika (tra i tanti, Walter Whitman, James Dean, Andy Warhol e Jean Cocteau), che per lui rappresentano “l’antisnobismo, una qualità profondamente controcorrente”: “Sono persone che hanno cambiato la direzione del vento in un modo o nell’altro, hanno preservato sempre un alone di mistero” commenta Mika, che tra gli italiani sceglierebbe Dario Fo come ‘membro’ dei good guys, “anche se non sempre è buono”. In All she wants, invece, Mika si rivolge alla madre che – sebbene orgogliosissima di lui (tanto da impegnarsi a scegliere per il figlio gli outfit adatti) non ha mai nascosto di aver voluto per Mika una vita più tradizionale, con una moglie e una famiglia con cui trascorrere le domeniche a pranzo.

“A 14 anni ho capito che non era la vita che volevo. – ci racconta Mika – Avevo iniziato a lavorare a 11 anni e questo ha cambiato un po’ la mia vita. Mia mamma al 90% è orgogliosa di me, ma c’è un 10% che ancora vuole un figlio più tradizionale, con una moglie”.

 

Nell’album spiccano poi alcuni brani in francese, con cui Mika si cimenta senza problemi. Tutt’altra storia cantare in italiano, che l’artista ammette essere “difficilissimo”, al punto da non provarci neanche. L’impronta italiana c’è però in qualche collaborazione nella fase di produzione dell’album (con Lucio Fabbri e Benny Benassi, tra gli altri) e lo studio di Eros Ramazzotti, in cui Mika si è rifugiato dopo essere fuggito dal caos dei Conway Studios a Hollywood e dopo l’esperienza (esilarante) nella casa di Orlando Bloom, affittata senza sapere che appartenesse proprio al celebre attore: “Ogni 45 minuti c’era un autobus fuori e turisti italiani, francesi e giapponesi. Quando registavamo nel salone, si sentiva la presentazione dall’autobus, ‘Signore e signori, ecco la casa di Orlando Bloom’. L’avevo affittata per caso. Poi lui ha i capelli un po’ come i miei ed è alto, per cui quando andavo a correre gridavano ‘Salutate Orlando Bloom!’. Vaff****lo (ride, ndr)”.

 

Preparandosi per un tour molto pop ma senza led e accessori ‘fasulli’ – che a Mika non piacciono ed è stato molto categorico sull’argomento – il cantante si abbandona poi a qualche considerazione sulle sue esperienze televisive e sui suoi colleghi (o ex colleghi) di lavoro, in particolare Morgan e Fedez.

“Sono stato in studio insieme a Morgan. Nel contesto e con tutta la pressione di X Factor è stata una cosa difficile da gestire. – ci rivela Mika – Quando invece sono stato in studio con lui ho visto una persona senza pressione, un ragazzino che giocava con tutti gli strumenti, con una grinta e una gioia pura, senza giochi di parole. Quindi mi piacerebbe fare qualcosa con lui, ma solo se siamo separati da tutto. Abbiamo provato già ad adattare una canzone che adesso è nel suo album, Andiamo a Londra. Io l’ho scritta originariamente in inglese, lui l’ha presa e l’ha trasformata”. Mika definisce invece Fedez “una persona che lavora tanto con tanta voglia di fare tante cose, che deve gestire il fuoco che ha dentro quando parla di musica e politica”.

 

 

https://www.youtube.com/watch?v=oZ49vudSu38

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ANSA
Mika, mi racconto senza più metafore http://www.ansa.it/sito/notizie/cultura/musica/2015/06/10/mika-mi-racconto-senza-piu-metafore_3d135c86-333c-4dba-b178-4cc8965b485c.html    Il titolo del nuovo album di Mika è 'No Place in heaven' e sarà pubblicato lunedì 15. Prodotto in collaborazione con Gregg Wells, il nuovo capitolo per l'artista di origini libanese ha segnato un cambio di rotta rispetto al passato. "Questa volta ho voluto fare le cose in modo più lineare - ha detto - e non mi sono nascosto dietro a delle metafore per raccontare la mia vita". Composto da un totale di quindici canzoni, da 'All she wants' a 'Boum Boum Boum', il nuovo capitolo discografico firmato dalla voce di 'The origin of love' arriva dopo un periodo di due anni passati in Europa, soprattutto tra Italia e Francia dove è stato impegnato nei panni di giudice rispettivamente ad X Factor e The Voice.
  "Ho voluto confezionare un misto di pop e canzoni più intime - ha raccontato il cantante che ha incontrato i giornalisti prima delle prove del concerto - ispirandomi molto agli anni Sessanta e Settanta. Le canzoni hanno un andamento più lineare tra di loro ma gli ingredienti che ho usato sono tanti".   Le nuove canzoni sono nate sulle colline attorno a Los Angeles dove Mika ha affittato una casa dopo essere 'fuggito' da uno studio a Hollywood in cui non si trovava a suo agio ("non era adatto per scrivere le canzoni che avevo in mente" ha detto lui").   "Cercavo una situazione più riservata - ha ricordato - peccato che la casa che ho affittato era appartenuta ad Orlando Bloom e ogni mezz'ora un autobus carico di turisti si fermava a fare fotografie". Per il titolo dell'album Mika ha invece scelto parole che per lui comunicano gioia.   "Non sono alla ricerca disperata di un posto in paradiso - ha spiegato - e se ci sarà bene altrimenti pazienza. Ho voluto realizzare un album molto personale per superare certe paranoie e certe vergogne nel raccontarmi, per parlare di libertà e dell'adulto che vorrei essere".   L'album sarà anche il protagonista di un tour italiano in partenza questa sera dal Fabrique di Milano e che lo vedrà passare prima da Taormina e Cattolica, poi a settembre nei più grandi spazi del Mediolanum Forum di Milano (27), Palalottomatica di Roma (29) e Mandela Forum di Firenze (30).
  "Per l'album mi sono ispirato anche al futurismo italiano e al concetto di utopia - racconta Mika - e per i live cercherò di seguire questa linea. Sarà uno show semplice, senza led ed effetti luminosi, perché mi piace costruire uno spettacolo creando un ambiente di fantasia con strumenti semplici".   Della sua avventura ad X Factor, Mika è invece tornato a parlare del rapporto tormentato con Morgan.   "Siamo andati in studio per lavorare ad una canzone che adesso è nel suo nuovo album (quello dei Bluvertigo, ndr) - dice Mika - ma la pressione di un programma televisivo è troppo forte.   Mi piacerebbe lavorare ancora con lui ma in solitudine, senza distrazioni attorno".

 

Dailymotion VIDEO

http://www.dailymotion.com/video/x2tj4l8_mika-mi-racconto-senza-piu-metafore_news

 

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  • 2 months later...

Getty images

Lebanese-born American singer Mika (Michael Holbrook Penniman Junior) posing for the photocall at Spazio Antologico. Milan (Italy) 10th June 2015

http://www.gettyimag...age=1&sort=best

 

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Mika is saying...

"I'm going to a pajama party after this photo-shoot, so I thought I'd save time by wearing my pajamas now. It saves me having to change into them later."

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  • 1 month later...

It's not a new video.

ORIGINAL

Kika press http://www.kikapress.com/video/mika-ritorno-trionfale-in-italia-dopo-x-factor/190086

 

MP4 http://www.kikapress.com/kikavideo/mp4/kikavideo_190086.mp4

Mika, ritorno trionfale in Italia dopo X-Factor
L'ex giudice ha incantato i fan al Fabrique di Milano con il disco No Place in Heaven.
 
 

(KIKA) - MILANO - Già dal marzo scorso, quando sono bastati dieci minuti di prevendita per far registrare il sold out, si è avuta un'idea della portata del concerto di Mika al Fabrique. Del resto la sua popolarità è ormai conclamata, per le sue straordinarie doti vocali come per la sua ecletticità, soprattutto come giurato di X-Factor.  

Sul palco l'artista britannico ha presentato le novità dell'album No Place in Heaven, in uscita il prossimo 15 giugno e anticipato dalla hit Good Guys.  In scaletta, non sono mancati i brani che l'hanno reso una star di livello internazionale, su tutti Grace Kelly. Per i molti che non sono riusciti a entrare al Fabrique non rimane che aspettare il suo ritorno in Italia, il 27 settembre al Mediolanum Forum di Assago.

 

 

Edited by Kumazzz
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  • 7 months later...

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