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Mika in Italian Press 2017


Gabry74

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Corriere della Sera

  • 29 Mar 2017

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Diversity Media Awards,in lizza De Filippi e Mancini Le nomination per il premio a chi meglio racconta la comunità lgbt. Sala: sì alle adozioni anche per i gay

Per la prima volta, insieme a personalità del mondo dello spettacolo come Maria De Filippi, Jovanotti, J-Ax e Luciana Littizzetto, tra coloro che meglio hanno rappresentato e sostenuto gay, lesbiche, bisessuali transgender e intersessuali in Italia c’è anche uno sportivo. L’allenatore Roberto Mancini, che pure viene da un mondo, quello del calcio, tradizionalmente poco aperto alla comunità lgbt. Mentre tra le serie tv italiane ne compare una ambientata in un contesto tutt’altro che «gay friendly»: Gomorra, in gara insieme a Un medico in famiglia e Un posto al sole. Sono alcune delle noviha tà che emergono dalle nomination per i Diversity Media Awards 2017, la seconda edizione (in programma a Milano il 29 maggio) del galà che premia l’informazione e l’intrattenimento meglio capaci di contrastare la discriminazione e i pregiudizi contro le persone lgbt. Le hanno presentate ieri a Milano Francesca Vecchioni, che ha creato la manifestazione, e il sindaco Beppe Sala.

Il primo cittadino milanese ha ribadito l’apertura della città «a tutte le differenze, perché sono un valore» e si è detto anche a favore delle «adozioni da parte di coppie dello stesso sesso», tema «complesso — aggiunto — che merita una definizione legislativa» (ieri un richiamo all’Italia a riconoscere i genitori gay, adottivi e non, è arrivato anche dal Comitato per i diritti umani delle Nazioni Unite).

I Diversity Media Awards si basano sull’analisi dei media (sia informazione che intrattenimento) tra il gennaio e il dicembre 2016 prendendo in considerazione 226 contenuti dalle serie tv alle trasmissioni radio, al cinema, alla pubblicità. Dal rapporto si rileva tra le altre cose che l’anno scorso sono aumentati i programmi televisivi in cui si raccontano storie di persone lgbt: sono stati il 25% di quelli analizzati.

I vincitori in ogni categoria verranno annunciati durante il galà del 29 maggio, che sarà trasmesso su Real Time. Per il premio come miglior film sono candidati L’estate addosso di Gabriele Muccino, Perfetti sconosciuti di Paolo Genovese e Un bacio di Ivan Cotroneo, per quello come miglior programma tv Italia’s Got Talent su Sky, Stasera casa Mika su Rai Due, Stato civile su Rai Tre, Uomini e donne su Canale 5, Di fatto, famiglie su Real Time e Il contadino cerca moglie su Fox Life.

 

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29.03.2017

Mika e «Gomorra» si contendono i Diversity Awards

Tornano con la seconda edizione i Diversity Media Awards, gli oscar dedicati a personaggi, trasmissioni tv, radiofoniche e contenuti che nel 2016 si sono distinti per aver rappresentato in modo rispettoso persone e storie del mondo Lgbt.

L’edizione 2017 dell’evento, ideato e promosso dall’associazione Diversity fondata da Francesca Vecchioni, è stata presentata a Milano. Tra i nominati Maria De Filippi per il personaggio dell’anno, insieme a lei il cantante Jovanotti, J-Ax, Luciana Littizzetto, Roberto Mancini. Tra i miglior film «L’estate addosso» di Gabriele Muccino e «Perfetti sconosciuti» di Paolo Genovese. Tra le nomination per la migliore serie tv italiana ci sono «Gomorra», «Un medico in famiglia» e «Un posto al sole», mentre tra quelle straniere spicca «Le regole del delitto perfetto».

Si contenderanno il premio per il miglior programma tv «Il contadino cerca moglie», «Stasera a casa Mika», «Uomini e donne». (...)

 

Leggi l’articolo integrale sul giornale in edicola

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Maybe it's just a rumor, I thought.:fisch:

 

Chi

  • 5 Apr 2017

https://www.pressreader.com/@Eriko_/csb_oEY3IMttmWPZZ9HLJJH65abEIHL3YNqOT1ElSMYRbW0

 

Mika verso Sanremo

Il Festival di Sanremo condotto da Maria De Filippi e Carlo Conti è da poco finito, ma il direttore artistico (lo stesso Conti, che rimarrà in Rai) sta pensando a chi far condurre la kermesse canora il prossimo anno. In cima ai suoi pensieri c’è a sorpresa, come rivela “Chi”, il cantante Mika per dare un tocco di internazionalità al Festival. con il suo Lorenzo Quaglia è giunta al capolinea. Quando lei registra Amici al sabato, lui si gode il weekend a Venezia. E lei ha, inoltre, smesso di seguirlo anche sui social. Dunque: social addio.

 

Adn Kronos

  • 05/04/2017 12:06

http://www.adnkronos.com/intrattenimento/spettacolo/2017/04/05/mika-verso-sanremo_TsKQkQ0wezcz8i0n2Dg65M.html?refresh_ce

 

Mika verso Sanremo 2018?

 

Il Festival di Sanremo 2017 si è concluso da poco ma il direttore artistico della kermesse (lo stesso Carlo Conti, che rimarrà in Rai) sta già pensando a chi far condurre l'edizione del prossimo anno. Secondo il settimanale di gossip 'Chi', in cima alla lista ci sarebbe il cantante Mika, per dare un tocco di internazionalità.

 

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Velvet music

http://velvetmusic.it/2017/04/05/sanremo-2018-con-mika-al-posto-di-carlo-conti/

 

Festival di Sanremo 2018, Mika alla conduzione al posto di Carlo Conti?

  • Posted on 5 aprile 2017

 
Dopo il tris di Carlo Conti chi condurrà il Festival di Sanremo 2017? Secondo alcune indiscrezioni sembra che sarà Mika a prendere il posto del conduttore che comunque resterà nella kermesse canora di mamma Rai in qualità di direttore artistico (smentendo così i rumors riguardo un ipotetico passaggio a Mediaset)…

“Il Festival di Sanremo condotto da Maria De Filippi e Carlo Conti è da poco finito, ma il direttore artistico (lo stesso Conti, che rimarrà in Rai) sta pensando a chi far conduttore la kermesse canora il prossimo anno. In cima ai suoi pensieri c’è a sorpresa, come rivela Chi, il cantante Mika per dare un tocco di internazionalità al Festival”, questa l’indiscrezione lanciata dal settimanale Chi attraverso la rubrica Chicche di Gossip e riporta da Ansa. Sarà vero oppure no?

Il cantante è stato ospite dell’ultima edizione condotta da Carlo Conti e proprio recentemente si è cimentato come presentatore nel programma di Rai 2 Stasera Casa Mika: “Sto prendendo lezioni di italiano non solo nel senso della lingua, ma anche della musica: sto guardando tutte le passate edizioni di Sanremo in dvd – ha dichiarato in un’intervista a La Repubblica nel 2013 prima di approdare a X Factor – sto ascoltando Mina, il vostro pop-rock degli anni Settanta. Quando faccio una cosa la devo fare seriamente, se devo giudicare dei cantanti devo farlo conoscendo la vostra lingua, le vostre tradizioni, la vostra mentalità”.


Vedremo davvero il cantante sul palco dell’Ariston come padrone di casa assoluto? Dopo i tre anni fortunati di Conti è davvero molto difficile riuscire ad avere lo stesso successo, nonostante il conduttore resterà alla kermesse canora in qualità di direttore artistico. Ascolterà quindi l’appello fatto da Mogol, Mario Lavezzi, Franco Mussida ed Alberto Salerno in merito al regolamento da cambiare?

 

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Corriere della Sera

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  • 6 Apr 2017 Maria Teresa Veneziani

Mika ospite (a sorpresa) in giardino Selfie sì, ma come a un party di amici


he cosa possono imparare dal successo del design gli stilisti e i creativi della moda?

«A essere più liberi», ragionava Stefano Gabbana tra carretti siciliani e limoni dove il duo stilistico ha presentato spremi agrumi e tostapane realizzati con Smeg. E capita che all’altro evento clou, il party che il presidente del Salone Claudio Luti, patron di Kartell, ha voluto nel giardino della sua dimora nel centro di Milano per i 50 anni dei Componibili, arrivi a sorpresa Mika (nella foto), non come ospite ufficiale, ma come amico di amici. Ecco la piccola grande lezione indirizzata a sua maestà la moda: il design è inclusivo, a differenza di sfilate e party fashion che nell’esclusività sono nate (e cresciute). Charmant, il cantautore e showman di origini anglo-libanesi si è mischiato con il suo passo sciolto nelle sneaker paillettose tra le centinaia di invitati — tra i quali designer e architetti internazionali — e ha potuto gustarsi in santa pace un piatto di paccheri: «Questi li scelgo anche al ristorante», ha confessato. In santa pace, o quasi. Generoso e sorridente, Mika ha accolto volentieri le richieste di un selfie: tra i primi Lorenza Luti e i ragazzi del catering, sempre in un’atmosfera super rilassata. «Raramente mi capita di sentirmi così tranquillo a una festa» commentava - lui, ospite richiestissimo tra Londra, Parigi, Beirut e gli States.

Edited by Kumazzz
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Rockol

http://www.rockol.it/news-671933/mika-a-sanremo-smentita

Mika a Sanremo, la smentita ufficiale: "Nessuna trattativa in corso"

"Mika verso Sanremo", titola il il settimanale "Chi" in un trafiletto contenuto nell'edizione di ieri, 5 aprile. Il settimanale riporta che  Carlo Conti rimarrebbe direttore artistico della manifestazione, e che la sua prima scelta sarebbe il cantautore libanese

Invece arriva la smentita del cantante. "Non c'è nessuna trattativa in corso", spiega a Rockol Giulio Mazzoleni di Maz Music & Media, che cura in Italia gli interessi dell’artista. "Ovviamente Mika sarebbe lusingato dell'interesse", aggiunge, ma specifica che non c'è stato nessun contatto. 

Mika era già stato ospite nell'edizione 2017.Aveva dichiarato in conferenza stampa all'Ariston:

"Una partecipazione di 15 minuti e ce l'ho in testa e nella pancia da quattro settimane. Figuriamoci presentare il festival: troppo difficile. Terrorizzante. Non lo farei mai".

 

Il cantante e il suo staff invece stanno invece preparando "CasaMika 2", la seconda edizione dello show, prevista in TV in autunno.

Ci saranno dei cambiamenti nella formula. Ho sempre visto questo programma come se fosse un film, un musical. E in quanto tale, deve svilupparsi: devono cambiare anche i collaboratori. Sarà un'altra avventura, spero di scrivere di più, di lavorare come si faceva alla vecchia maniera: scriverò canzoni appositamente per le varie puntate dello show.

Mika è attualmente impegnato anche nella scrittura nuove canzoni mentre in Francia è giudice di The Voice Il sabato sera su TF1.

 

 
 
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La Regione

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Ginnastica ritmica, a Näfels argento per Alissa Ceretti

  • 13 Apr 2017
  • Di Billy Beninger
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Se il bel tempo si vede dal mattino, la stagione agonistica del Centro Regionale Ticino dell’Actg promette di essere ricca di soddisfazioni. Lo scorso fine settimana a Näfels il nostro movimento ginnico ha dimostrato ancora una volta il suo valore, conquistando una medaglia d’argento e numerosi buoni risultati. Non è certamente passata inosservata Alissa Ceretti, Sfg Biasca in forza al Cr Ticino, che è riuscita a salire sul podio della categoria Jeunesse P2. La giovanissima ginnasta, classe 2007, ha presentato un programma dal complesso contenuto tecnico per la sua età, dimostrando il suo talento e il meritato accesso al Cadre espoirs B. Alissa si è particolarmente messa in evidenza con l’esercizio alla palla, dove si è esibita sulle note di Stardust di Mika, ottenendo il miglior punteggio della categoria con questo attrezzo: per lei 9,633 punti che le hanno permesso di colmare il distacco con il vertice della classifica, ma non abbastanza per effettuare il sorpasso. Chissà che questo non avvenga nelle prossime competizioni. Nella categoria P2, oltre ad Alissa, erano impegnate Elly Smit (16° posto, Sfg Biasca), Sholkan Lama Sharif (21°, Sfg Lugano-Breganzona), Melanie

2° posto nella categoria P2 per l’atleta della Sfg Biasca

Ivanov (23°), Julie Gernaat (27°) e Giada Bogana (32°, tutte della Sfg Biasca). L’altra categoria individuale impegnata nel Canton Glarona era quella delle P3, dove la migliore delle nostre è stata Silvia Lengacher (Sfg Lugano-Breganzona). La ragazza del Cr Ticino allenata da Silvia Sala e Donatella Paleari si è classificata in 5a posizione precedendo, tra le altre, Federica Pilla (19° rango, Sfg Bellinzona), Kristel de Fernex (22°, Sfg Locarno), Francesca Broggi (26°, Sfg Lugano-Breganzona), Emma Marchetti (29°, Sfg Locarno), Giulia Moggio (37°, Sfg Lugano Breganzona),

Olimpia Guagni (40°, Sfg Lugano-Breganzona) e Giulia Loiero (42°, Sfg Biasca). Infine, nella gara riservata ai gruppi, a rappresentare il nostro movimento ginnico era presente la squadra della Sfg Locarno che, dopo due esecuzioni con i nastri, ha ottenuto la settima posizione. Tutte queste ragazze dovranno attendere il 13 e 14 maggio per conoscere i nomi delle atlete qualificate per gli assoluti, mentre il prossimo appuntamento con la ritmica è previsto il 22 e 23 aprile in occasione della prima qualifica delle Junior, Senior e dei gruppi Jeunesse G1.

 

 

 

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Edited by Kumazzz
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I posted the same article on Mika's Dog thread.:wink2:

 

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April 10, 2017

Dogalise

 

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https://www.dogalize.com/it/2017/04/mika-golden-retriever-melachi-amira/

Mika e i suoi Golden Retriever Melachi e Amira    

  • 1 settimana Fa by Dogalize

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Mika

 

Animato dalla sua grande passione per gli animali Mika, il cantautore e showman libanese che è salito alla ribalta grazie al singolo Grace Kelly, adora i suoi due meravigliosi cani, Melachi e Amira, due splendidi golden retriever dolcissimi e davvero molto affettuosi. Dopo essere stato giudice di X Factor per diverse edizioni, Mika ha deciso di lasciare per dedicarsi ai suoi progetti e anche alla sua vita privata. Durante il talent, il cantautore ha dovuto abituare i suoi amici a quattro zampe ai suoi ritmi e dato che anche loro erano un po’ stressati, Mika ha deciso di riprendersi i suoi spazi e di dedicare più tempo anche ai suoi cuccioli. Melachi e Amira lo hanno accompagnato anche il altre trasmissioni, come ad esempio quella su Rai Uno Stasera Casa Mika, dedicata al cantautore ma di cui hanno fatto parte anche i suoi pelosi, in maniera discreta e silenziosa.

 

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Mika non si separa mai dai suoi cani: le due Golden Retriever fanno parte della sua vita in maniera piena e consapevole. Melachi è stata la prima cagnolona adottata dal cantautore libanese e il suo nome in arabo vuol dire “regina”, mentre Amira invece è stata scelta per fare compagnia a Melachi e anche il suo nome deriva dall’arabo. Infatti, proprio per omaggiare l’origine libanese, il nome Amira vuol dire “principessa”. Adorabili e affettuose, le due cagnolone hanno sorpreso e affascinato tutti quando sono comparse nel salotto di casa Mika per ascoltare il nuovo singolo di Francesco Renga. Le due beniamine del cantante erano sedute sul divano in mezzo al loro padrone e hanno ascoltato ogni nota senza interruzione, attente alla musica e completamente prese dalla melodia.


Mika ha abituato i suoi cani ai suoi ritmi

 

Il cantautore è talmente preso dai suoi animali che in passato, quando aveva solo Melachi, lo ha fatto perfino addestrare da un suo amico per abituarlo a resistere ai suoi ritmi e poterlo portare con sé in tour. Preoccupato che il cane non fosse in grado di seguirlo ovunque, Mika ha seguito quindi le indicazioni dell’amico per addestrare il suo cane mentre stava lavorando al suo terzo album. Il fatto risale a diversi anni fa ma dimostra come l’amore per il suo amico è stato talmente forte da spingerlo a cercare una soluzione per non lasciarlo solo o con altri quando doveva partire. E da allora porta sia Melachi che Amira in tour!

 

 

 

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  • 2 weeks later...

Il Fatto Quotidiano

  • 28 Apr 2017» CARLO TECCE

http://www.pressreader.com/@Eriko_/csb_oEY3IMttmWPZZ9HLJJH65flkFjgURoupL_Wzyn23cj8

Rai, quei maxistipendi che nessuno abbasserà
Da Conti a Mika, passando per Guardì e Clerici, Vespa e Fazio: chi sono e quanti sono i collaboratori di Viale Mazzini che superano il tetto (quasi rimosso) dei 240 mila euro l’anno

 

Viale Mazzini non ha escogitato ancora una soluzione agli ingaggi sopra i 240mila euro degli artisti. A oggi sono 42. I partiti, come spesso accade, non hanno aiutato la Rai. Prima hanno esteso il tetto a Carlo Conti e colleghi, poi ci hanno ripensato – appena il Cda ha applicato la legge – e hanno indotto il governo a intervenire.

Adesso che il ministero dello Sviluppo economico è, per l’appunto, intervenuto, il Cda ha deciso di rinviare al prossimo mese, provocando l’ennesima ferita al già debilitato direttore generale Antonio Campo Dall’Orto. Perché nelle prossime settimane sarà tempo di palinsesti e dunque si discuterà di stipendi, senza sapere quali siano i limiti e per chi valga l’esenzione, se soltanto per gli artisti (gran parte dell’elenco che pubblichiamo) oppure anche per i giornalisti. Per esempio, non s’è chiarito il trattamento di Bruno Vespa: fa un programma di informazione e non un varietà, in teoria dovrebbe rispettare la soglia di 240mila euro, ma il conduttore – guadagna oltre 1 milione – si ribella e ricorda che da anni non versa più i contribuiti alla cassa previdenziale dei giornalisti. Di qui, la pretesa di una miracolosa metamorfosi: da cronista ad “artista”. Lucia Annunziata, invece, che supera di non molto il tetto, ha già dichiarato che vuole rinunciare all’eccedente. In quest’ultimo periodo, s’è parlato della funzione di Viale Mazzini: è un’azienda pubblica e allora dovrebbe eliminare la pubblicità e pagare meno dei concorrenti. Un attimo dopo, ecco, si sono smentiti: no, la Rai deve agire in un mercato aperto, non può tollerare il tetto agli artisti. Aspettando una scelta finale, si sceglie di rinviare.

 

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  • 3 weeks later...

This article doesn't mention Mika himself.

 

 

Corriere della Sera

  • 21 May 2017

Nuova formula del varietà all’italiana da Mika a Virginia Raffaele

 

Doppia la media di rete e porta il secondo canale pubblico sul podio dei più visti (a un passo da Rai1, e subito prima di Canale 5): Virginia Raffaele, in onda giovedì sera con la prima puntata dello show «Facciamo che io ero» — ennesimo caso di «ammodernamento» della tradizionale formula del varietà all’italiana (dopo Mika) — dà nuova linfa al rinnovamento in casa Rai. Rai2 è senz’altro il soggetto più innovativo dell’attuale scenario generalista: in questa seconda parte della stagione sta vincendo diverse scommesse, sul piano della fiction («La porta rossa», media del 13,4% di share), dell’adattamento di format internazionali («Il collegio», JUVENTUS – LAZIO Dani Alves Juventus – Lazio 10.471.000 spettatori, 39,05% di share. Rai1, mercoledì 17 maggio, ore 21.05

 

#CARTABIANCA Bianca Berlinguer #cartabianca: 729.000 spettatori, 3,24% di share, Rai3, martedì 16 maggio, ore 21.18 7,9% di share; «Boss in incognito», 7,6%), del «revamp» di formule d’intrattenimento («Furore 20 Years», 7,3%), la serialità d’acquisto («Navy N.C.I.S.», 6,3%), degli esperimenti in access prime time («Rai Dire Nius», 5,6%). E ora arriva Virginia Raffaele per quattro puntate di un one woman show che è partito con 3.296.000 spettatori medi, e una share del 14,6%. «Facciamo che io ero» inverte anche una cattiva abitudine della tv italiana, quella di «allungare il brodo» della prima serata per ammortizzare gli investimenti in produzioni originali e «alzare» artificialmente la share in nottata: lo show di Rai2 è durato due ore spaccate, e la share più alta si è registrata fra le 21.50 e le 22.10, a dimostrazione che la qualità paga più della quantità. Raffaele ha raggiunto un pubblico in parte inatteso per la Rai: più femminile (quasi due milioni su 3.296.000), certamente adulto (top share sui cinquantenni, 17,7%) ma anche giovane (11,7% fra i venti-trentenni), e soprattutto con un buon livello d’istruzione e socio-economico: miglior share fra i laureati, col 18,7%. Innovazione nella tradizione, qualità dell’intrattenimento, centralità nel sistema tv. È giunto il momento che Rai2 si occupi anche di Michele Guardì. (a.g.) In collaborazione con Massimo Scaglioni, elaborazione Geca Italia su dati Auditel.

 

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  • 2 weeks later...

Libero – 5 Giugno 2017

http://www.pressreader.com/@Eriko_/csb_oEY3IMttmWPZZ9HLJJH65XCCZxa8eN0qBKsLBHIibpE

 

PDF file Libero 5 Giugno 2017.pdf

 

Miei figli dislessici hanno i superpoteri»

«Faticano a leggere e scrivere, io valorizzo i punti di forza: vedono la realtà dall’alto e intuiscono lo sviluppo dei fatti»

  • GIANLUCA VENEZIANI RIPRODUZIONE RISERVATA

La dislessia non si vede e a lungo non ha avuto un nome. La maggiore difficoltà per un dislessico è non essere riconosciuto a vista, non essere compreso subito nella sua “diversità” e pertanto essere bollato come strano.

 

Ma la dislessia non è una disabilità, sebbene condivida con quella il prefisso dis-, né una malattia: è piuttosto un modo di pensare e di guardare il mondo con mente e occhi differenti, un metodo alternativo, sicuramente più difficile, di raggiungere gli stessi obiettivi altrui. A volte, anche obiettivi più grandi.

Sulla dislessia come risorsa preziosa e non come problema ha appena scritto un bellissimo libro Carlotta Jesi, giornalista e supermamma di due figli dislessici cui ha dedicato I miei bambini hanno i superpoteri (Sperling&Kupfer, pp. 174, euro 16,90). Il suo è lo sforzo, enorme, di provare a intendere la realtà con lo stesso sguardo di chi ha disturbi specifici dell’apprendimento (DSA). «I dislessici», ci racconta la Jesi, hanno tre punti di ancoraggio per comprendere le cose: a volo di uccello, ossia la capacità di vedere la realtà dall’alto; dall’interno, ossia l’abilità nel cogliere il dettaglio o il piccolo ingranaggio che non funziona; e in prospettiva, cioè il pensiero strategico che consente loro di intuire in quale direzione andranno gli eventi». “Superpoteri” che coincidono con l’attitudine a definire parole e fatti a partire da altre forme e dimensioni, avvalendosi di un pensiero mitico-narrativo anziché logico: «I dislessici», continua la Jesi, «pensano per immagini e non per suoni. Vedono la realtà in 3D e la ricostruiscono a partire da un disegno, un colore, un odore, mettendo un loro marchio di personalità unico nel raccontare le cose». Per intendersi, un cartello è per loro molto più esplicativo ed efficace che un lungo discorso ragionato: messaggio simbolico più che dialogico. Queste attitudini poi possono risultare valori aggiunti nella ricerca del lavoro e nel successo professionale. EINSTEIN E DA VINCI Geni come Einstein e Leonardo da Vinci, talenti creativi come Walt Disney e Steven Spielberg, attori e cantanti famosi come Keira Knightley, Orlando Bloom e Mika sono stati e sono dislessici.

«E ci sono istituti di altissima formazione», avverte la Jesi, «come Carlotta Jesi con i suoi due bambini

il MIT (Massachusetts Institute of Technology) che cercano dislessici proprio per la loro dote di pensare fuori dagli schemi, di trovare strategie diverse per arrivare alla soluzione e per la loro naturale predisposizione ad accettare e coltivare la differenza».

 

I SEGNALI

Certo, a ciò si associano difficoltà oggettive, sulle quali intervenire: «I primi segnali della dislessia sono di natura fisica: i bambini sono svogliati, riluttanti a fare, non vogliono andare a scuola, dicono di avere male da tutte le parti». Poi subentrano prove più evidenti: il parlare tardi e lo scrivere lentamente, l’invertire le sillabe (un dislessico, ad esempio, può scrivere “lapazzo” piuttosto che “palazzo”), il mozzare le parole, il non riuscire a seguire le righe del foglio. E a questo punto occorre prendere consapevolezza del disagio sia da parte del genitore che del ragazzo: «Riconoscere il

problema e chiamarlo col suo nome, insomma fare outing, è il primo passo per affrontarlo», avverte la Jesi. Quindi si passa alla fase costruttiva attraverso un paio di espedienti: «Uno strumento interessante è adottare un eroe che possa fungere da incoraggiamento per il bimbo dislessico. Può essere un personaggio di fantasia, come è stato Aragorn de Il Signore degli Anelli per mio figlio, ma anche un ragazzo più grande che, nonostante o forse grazie alla dislessia, c’è l’ha fatta negli studi. L’altro metodo è accompagnare il dislessico su una strada di autonomia, offrirgli fuori da scuola delle esperienze sportive o sociali che gli consentano di bilanciare gli insuccessi e così convincerlo di non essere meno capace degli altri». E magari scongiurare episodi di bullismo a suo danno.

Naturalmente in questo percorso non basta il ruolo, pur decisivo, dei genitori. Ma diventa determinante l’azione degli insegnanti che, come dice Franco Botticelli, presidente AID (Associazione Italiana Dislessia), «può essere in grado di cambiare in meglio la vita di un ragazzo dislessico». A tal fine la legge 170 del 2010 ha previsto per gli studenti dislessici strumenti compensativi e dispensativi, che assicurino loro le stesse possibilità di apprendimento degli altri. Ma il lavoro da fare è ancora molto.

«In primo luogo», avverte Botticelli, «bisognerebbe estendere l’uso di questi strumenti a tutti gli studenti, anche ai non dislessici. Parliamo di mezzi, dalle mappe concettuali ai registratori, dai computer ai libri in formato digitale aperto - come quelli da noi proposti con il progetto Libro AID - che potrebbero essere utili a tutti come forme complementari rispetto agli strumenti didattici tradizionali e che, se estesi, permetterebbero una migliore integrazione dei dislessici».

Oltre a ciò, appare urgente una conoscenza maggiore del problema da parte dei docenti. «Come AID, e con il sostegno di Miur e Fondazione Tim, abbiamo già avviato in 5.375 scuole italiane il progetto Dislessia Amica, corsi di formazione online per insegnanti. Attraverso video, testi scritti, questionari, il docente capisce cosa sia la dislessia e come approcciarla nel modo giusto in chiave didattica. I risultati, dal punto di vista di prof e studenti, sono incoraggianti».

 

IL LAVORO

L’altra questione importante è il rapporto tra dislessici adulti e mondo lavorativo e sociale. «Al momento», nota Botticelli, «in concorsi pubblici, test di ingresso all’uni-versità ed esami per la patente non ci sono strumenti compensativi mirati per i dislessici. A tal proposito, ben vengano proposte di legge su dislessici e lavoro come quella appena depositata in Parlamento. Ma vanno fatti alcuni rilievi. Quel testo prevede l’istituzione di un responsabile dell’inserimento lavorativo del dislessico, in analogia a quanto avviene con i disabili. Ciò genera un equivoco semantico, perché il dislessico non è una persona con disabilità e così rischia di subire diversità di trattamento se non addirittura fenomeni di esclusione».

Ma forse i concetti principali da far passare sono questi: la dislessia non va nascosta («capita ancora a Sud», sottolinea Botticelli, «dove molti genitori hanno paura a mostrare la diversità dei loro figli: non a caso, la sola Lombardia ha un numero di dislessici certificati maggiore rispetto a tutto il Centro-Sud»); di dislessia si vive; e con la dislessia si possono generare capolavori. Lo sapeva bene la dislessica Agatha Christie, maestra del linguaggio, nonostante le sillabe ballerine, le lettere capovolte e le parole mancanti. Come facesse, è destinato a restare un “giallo”. certo, da bambina, non ero una grande amante della matematica. Mi piacerebbe scoprirlo e, se fosse così, non la considererei affatto una cosa brutta o sconveniente, anzi sarebbe come una risorsa».

 

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18 hours ago, Kumazzz said:

Is there anyone who knows about this magazine "AM"?

 

 

 

 

found it !:fisch:

hope someone translate the article....

 

AM

  • Giugno 2017

PDF file ( pages of Mika )AM_June_2017_Mikapages.pdf

Read and download https://issuu.com/0ckj/docs/am_-_giugno_2017_mikapages

 

 

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Corriere della Sera 

  • 10 June 2017

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PDF file Corriere della Sera 10 Giugno 2017.pdf

 

«Ho un debito con Mika»


Christian Louboutin, leggendario inventore della suola rossa: «È stato lui a convincermi a disegnare scarpe da uomo» Sarà al Pitti di Firenze con un maxi evento

 

o cominciato a disegnare sneaker da uomo pensando a Mika.

Mi ha chiamato e mi ha detto: “Voglio avere le tue scarpe nel mio tour”.

Gli ho risposto: perché le chiedi a me, che faccio calzature da donna? “Perché ho tante amiche e vedo che quando indossano le tue scarpe diventano euforiche. Voglio provare la stessa eccitazione”. Mi ha convito. Se penso a me creo scarpe più formali, se penso al palco faccio sneaker. Così come c’è una showgirl in ogni donna c’è uno showman in ogni uomo».

 

Christian Louboutin designer francese, principe delle suole rosse che star e principesse hanno fatto conoscere al mondo, ha scelto il Pitti di Firenze, che apre martedì prossimo, per presentare la sneaker Aurelien che sarà protagonista di un match spettacolare in piazza Santa Maria Novella. Risponde mentre è in viaggio per l’Italia. Ai piedi, racconta, porta un paio di loafer nere «prototipo da sperimentare» con un pantalone dritto.

 

Perché Pitti: l’Italia è la vetrina della moda uomo?

Gant, brand di sportwear americano, ha firmato una partnership con la 24 ore di Le Mans, la più famosa gara automobilistica che si disputa ogni anno in Francia: l’edizione di quest’anno prenderà il via il 17 giugno. In qualità di sponsor ufficiale ha creato una capsule collection composta da camicie, maglieria, blazer, jeans e accessori per uomo, donna e bambino, compreso l’utilizzo di un nuovo tessuto smart: il Tech Prep. Dal 2015 Gant ha intrapreso un rilancio del brand basandosi successo delle sneaker. Affascinano per il design, la tecnologia, l’innovazione, ma sarebbe triste indossare solo scarpe da ginnastica. Sono belle quando del corpo che va oltre la comodità».

 

Cos’è la sensualità?

«La prima cosa a cui la collego è la voce».

 

La seconda?

«Deriva dalla personalità, quello charme naturale che ti fa entrare in connessione con le altre persone».

 

Dobbiamo vestire per essere eleganti o per essere sexy?

«Ero in un negozio ed è entrata una signora sessantenne decisamente chic, american style. Ha puntato un paio di décolletté e ha esclamato: “Voglio diventare una bomba”. In effetti non è sexy, ho pensato: le scarpe potevano aiutarla. Le stesse pumps a un’altra donna, scoperta e voluttuosa, potrebbero invece dare un tocco raffinato. Alcune donne hanno bisogno di un po’ di sensualità, altre di un po’ di eleganza».

 

Ha fondato la sua azienda nel 1992. Come sono cambiate le donne?

«Sono nato nel 1964 e ho fatto le scuole a metà anni ‘70 quando in Francia le donne si dividevano tra bionde naturali e fake. Non potevano indossare make up e io lo trovavo un limite perché ero femminista essendo cresciuto con tre sorelle. sempre più sul gusto europeo, aggiornando la tradizione americana delle East Coast e della Ivy League. «Ciò che accomuna Gant alla 24 ore di Le Mans è lo spingersi sempre oltre attraverso l’innovazione», ha spiegato Patrik Nilsson, ceo del marchio d’abbigliamento. Per la grafica e il visual della collaborazione, Gant ha lavorato con Jonas Bergstrand (nella foto un suo lavoro), illustratore e grafic designer svedese. A sinistra, Christian Louboutin (foto Marie Taillefer). Qui sopra il cantante Mika con un paio di Louboutin e, sotto, una delle nuove sneaker Oggi la percezione della femminilità è completamente cambiata: la donna ha in mano la palla, è forte come l’uomo a volte anche fisicamente, non dipende più da nessuno».

 

Che cosa l’ha sorpresa nella vita?

«Quanto le persone siano pronte a criticare e a giudicare. Mi rattrista, forse perché non ho mai sentito i miei genitori giudicare o etichettare. Mi hanno insegnato ad essere me stesso e a rispettare opinioni e mentalità altrui. Detto questo resto ottimista perché lo sono di natura».

 

Che cosa sogna, oggi?

«Il mio sogno oggi non riguarda me. Viaggio in tutto il mondo e la violenza è diventata un linguaggio comune, ci stiamo abituando. Mi auguro che tutto questo finisca».

 

Scusi, perché a Milano ha aperto solo una boutique da uomo?

«Per me anche l'architettura, le citta, le strade hanno un sesso.

Per me Roma è donna, Milano è uommo».

 

 

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GENTE

  • 24 June 2017

PDF file : Gente Italia N26 4 Luglio 2017.pdf

 

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GRANDI MANOVRE IN RAI, SI DELINEANO I PALINSESTI BERLINGUER

 

MATTATORE

Mika, 33 anni, bisserà il suo One man show su Raidue e potrebbe ereditare la conduzione del Festival di Sanremo da Carlo Conti, che resterebbe però direttore artistico.

 

 Forse a Carlo Conti, che dopo l’ennesima stagione trionfale ha dichiarato sibillino:

«Alla Rai mi hanno fatto sempre sentire come un valore. Se continuerà ad essere così il matrimonio andrà avanti, altrimenti…».

Di sicuro, non proseguirà l’avventura del Festival di Sanremo dopo «tre anni irripetibili». Via dunque alle voci sulla successione, che dovrà essere annunciata quanto prima per iniziare a rastrellare denari e sponsor.

Si parla di Mika, sostenuto da due fuoriclasse come Antonella Clerici e Virginia Raffaele.

Mika che tornerà al timone di uno show tutto suo su Raidue, dove rivedremo anche i reality Il collegio e Pechino Express.

 

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Corriere del Veneto Venezia e Mestre

  • 29 June 2017

What does it mean ? I can't read.... :blush-anim-cl:

 

PDF file of page 14 : Corriere del Veneto Venezia e Mestre 29 Giugno 2017_page14.pdf

 

a part of page 14

Mika su maxischermo al McArthurGren

 

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Front page

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Page 14

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