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FANPAGE.it in June 2019


Kumazzz

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fanpage.it

https://music.fanpage.it/mika-torna-alle-origini-dimenticate-il-vecchio-me

 

Mika torna alle origini: “Dimenticate il vecchio me, ricomincio come Michael Holbrook”

 

Mika è tornato e lo ha fatto con il singolo “Ice Cream” e riappropriandosi del suo vero nome, Michael Holbrook, che farà parte proprio del titolo del suo prossimo album che uscirà il prossimo ottobre e sarà seguito da un tour nei palazzetti italiani. A Fanpage.it il cantante ha raccontato la sua esperienza in tv, il nuovo progetto, il suo compagno e il tour.

 

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Mika è tornato e lo ha fatto con il singolo "Ice Cream" e riappropriandosi del suo vero nome, Michael Holbrook, che farà parte proprio del titolo del suo prossimo album. Un lavoro che pesca dalle sue radici, ma questa volta non si parla di Beirut, della Francia e di Londra, ma vola verso gli Usa alla ricerca di un altro ramo della sua famiglia. Mika è senza dubbio uno dei cantanti stranieri più conosciuti d'Italia, grazie al successo incredibile di "Grace Kelly", ma anche al suo ruolo di giudice a X Factor che poi gli ha consentito di poter mettere su un programma televisivo tutto suo, "Stasera CasaMika", che ne ha confermato anche le doti di intrattenitore: "Ho fatto X Factor, è stato molto divertente, ho potuto entrare in casa della gente, grazie mille per questa cosa qua, però non è tutta la mia storia, è per questo che sono partito e poi è arrivata l'opportunità di fare Stasera CasaMika che era una tv molto più romantica e meno commerciale".

 

 

Il viaggio negli Usa alla riscoperta della famiglia

 

 

 

L'ultimo album del cantante, "No Place in Heaven", è stato pubblicato nel 2015, quattro anni in cui Mika ha lavorato molto a quella che sarebbe stata la direzione di quello che vedrà la luce il prossimo 4 ottobre: "Sono passati quattro anni dall'ultima volta che è uscito un mio album. Non avevo la direzione giusta per cominciare la scrittura per due di questi quattro anni, poi ho trovato una chiave per riaprire, per innamorarmi di nuovo, per separarmi e capire la differenza tra lo showbiz e l'artista che sono. Ho fatto un viaggio, sono andato a Savannah, in Georgia, ho voluto riscoprire chi ero da quel lato, non solo Beirut, Francia e Londra, c'è una parte americana in me e il mio album, e la prima canzone scritta, è nato in un cimitero. Sono andato al cimitero di Bonaventure, un cimitero storico americano, ho visto che c'erano tutti i Penniman sepolti della mia famiglia e tutti gli uomini si chiamavano Richard o William o Michael o Holbrook e ho detto ‘Cavolo, io sono Michael Holbrook, anche questo fa parte della mia identità'. Chi sono veramente? Voglio dimenticare Mika e ricominciare come se fossi Michael Holbrook da sempre. Sono tornato a casa e le prime parole che ho scritto al pianoforte erano: ‘My name is Michael Holbrook, I was born in 1983′"

 

Ice Cream e il tour nei Palazzetti

"Ice cream" prende ispirazione dal pop di George Michael e di Prince ed è stato il primo passo di un percorso che lo porterà all'album, appunto, e anche a un lungo tour nei Palazzetti italiani che comincerà il 24 novembre al Pala Alpitour di Torino proseguendo fino all'8 febbraio quando chiuderà al PalaCalafiore di Reggio Calabria, per un totale di 12 concerti totali: "La prossima fase è il tour, perché se volete capire chi sono e quello che faccio dovete venire a vedermi sul palco; sono contentissimo finalmente di poter fare tanti show dal nord al sud, penso di essere il primo artista straniero a fare così tanti Palasport".

 

L'amore di Mika per l'Italia

E il motivo è anche un amore che si è scatenato tra il cantante e il nostro Paese che lo ha accolto a braccia aperte: "Quando sono arrivato in Italia per fare X Factor la prima volta era una situazione diversa perché non era promozione normale e finalmente ho visto un'altra parte del Paese, un'altra parte dell'anima della gente di qui. Non sono il turista americano che va a Firenze e dice ‘Ho visto il culo del David'. Penso che Napoli, per esempio, sia una delle città più complesse e più belle, Milano è una città durissima quando arrivi, perché tutto è nascosto dietro, c'è una filosofia e una mentalità diversa, il fatto che ci sono tutti questi giardini segreti, poi: più conosci questo Paese, meno lo capisci e più ti piace".


Il compagno Andy

Fidanzato da tanti anni con Andy ("È una persona che conosco da tanti anni, è molto discreto, molto riservato e molto stronzo) a conversando con Fanpage.it Mika ha ripercorso sia il successo e la genesi di "Grace Kelly": "È una dedica a mia nonna: quando aveva 15 anni è arrivata in America, si è ritrovata ad una cena a Los Angeles, non capiva niente perché non parlava inglese e c'era una donna accanto a lei, mia nonna ha cominciato a piangere perché, appunto, non capisce nulla e questa donna rimane con lei per un'ora e poi, uscendo, mio nonno le ha detto: ‘Ti sei resa conto di quello che è successo?' e lei risponde di no. Mio nonno le dice: ‘Per un'ora la donna che si è occupata di te era Grace Kelly'".

 

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https://music.fanpage.it/il-significato-di-ice-cream-di-mika-nato-in-italia

l significato di Ice Cream di Mika: “Nato in Italia durante un giorno di caldo spettacolare”

 

Dopo il lancio del singolo “Ice Cream”, che anticipa l’uscita del suo nuovo album “My Name Is Michael Holbrook”, Mika ha presentato anche il video della canzone, diretto da Francesco Calabrese e girato a Barcellona, spiegando a Fanpage.it come e dove è nata questa nuova canzone: “Scritta durante un giorno di caldo spettacolare”.

 

Dopo il lancio del singolo "Ice Cream", che anticipa l'uscita del suo nuovo album "My Name Is Michael Holbrook", Mika ha presentato anche il video della canzone, diretto da Francesco Calabrese e girato a Barcellona è una "celebrazione dell’estate" nonché "la colonna sonora perfetta per la stagione più spensierata dell’anno" come si legge nella nota stampa che accompagna la notizia. Il singolo, che è stato scritto da Mika con Dan Black e prodotto da Mark Crew e Dan Priddy con Dan Black è nato in un giorno di arsura in Toscana, dove il cantante inglese era in vacanza assieme alla sorella, come ha spiegato ai microfoni di Fanpage.it.

 

Come nasce Ice Cream

 

"‘Ice cream' è stata scritta durante un giorno di caldo spettacolare, io volevo andare al mare, invece dovevo finire la scrittura dell'album, c'era un caldo bestiale e ho detto al mio collaboratore: ‘L'unica persona che in questo momento non ha caldo è la statua del David a Firenze'. Poi ho scritto questa canzone che è un inno per catturare come se fosse un profumo quella sensazione per cui durante l'estate tutto è possibile, potresti sognare tutto quello che vorresti avere che normalmente durante l'anno non hai: tutto è possibile però ogni volta che cerchi di fare qualcosa tutto diventa difficile – ha spiegato il cantante -. Ogni volta che apri la porta per andare in macchina, boom! C'è questo muro di caldo che ti spacca la faccia. Questo mix di frustrazione e desiderio è la sensazione che tutto è possibile, catturato in una canzone che si chiama ‘Ice cream'".


A chi si è ispirato Mika

La canzone è stata una delle ultime a essere pronte, scritta verso la fine della stesura del nuovo album del cantante che ha raccolto enorme successo con brani come "Grace Kelly", ma anche "Relax", "Take It Easy" e "Lollipop". L'ispirazione, continua il cantante gli è stata data dal pop a cavallo tra gli anni Ottanta e i Novanta con ispirazioni ben precise: "Da un punto di vista l'ispirazione è stata la pop music degli anni '90, che adesso si può considerare vintage, perché siamo nel 2019: George Michael, ovviamente, Michael Hutchence (voce degli INXS, ndr) nell'atteggiamento, Prince, ovviamente, quella musica pop che è molto giocosa, sofisticata, però ti fa ballare e ti provoca anche delle immagini molto poetiche, allo stesso tempo, quel pop mi piace.


Il segreto per un artista e il tour

Nel brano, Mika si diverte a parlare di un sé che non esiste, di come gli piacerebbe essere e così, alla domanda su chi vorrebbe essere se non fosse Mika ha risposto: "Non lo so, perché io cambio ogni settimana, se non mi piace la persona che sono in questo momento non devo preoccuparmi, perché da lunedì sarò diverso". E a questo proposito, riguardo al tour ha detto: "Si chiamerà ‘Revelation Tour' e quello che ho appena detto sul cambiare non è una battuta, è una cosa vera, penso che il segreto della felicità per un artista è il cambiare, il reinventarsi, non deve essere una cosa scontata, voglio provocare, andare avanti, sviluppare il dialogo in una maniera seria, è quello che cercherò di fare con questo show, che durerà un'ora e 45 minuti, quasi due ore molto intense".

 

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https://music.fanpage.it/mika-torna-come-michael-holbrook-e-racconta-la-sua-famiglia-multiculturale-trump-impazzirebbe/

 

Mika torna come Michael Holbrook e racconta la sua famiglia multiculturale: “Trump impazzirebbe”

 

Mika torna con il nuovo album “My Name Is Michael Holbrook”, un lavoro che pesca a piene mani nelle sue radici. Il cantante, amatissimo in Italia per le sue canzoni (da “Grace Kelly” ad “Ice cream”), ma anche per trasmissioni come X Factor e “Stasera Casa Mika”, è ripartito dalle sue origini multiculturali: “Sono l’incubo di Trump”

 

Mika torna con il nuovo album "My Name Is Michael Holbrook", un lavoro che pesca a piene mani nelle sue radici. Il cantante, amatissimo in Italia per le sue canzoni (da "Grace Kelly" ad "Ice cream"), ma anche per trasmissioni come X Factor e "Stasera Casa Mika", è ripartito dalle sue origini americane: "Sono passati quattro anni dall'ultima volta che è uscito un mio album. Non avevo la direzione giusta per cominciare la scrittura per due di questi quattro anni, poi ho trovato una chiave per riaprire, per innamorarmi di nuovo, per separarmi e capire la differenza tra lo showbiz e l'artista che sono" raccontò a Fanpage.it prima di parlare del suo viaggio negli Usa. "Chi sono veramente? Voglio dimenticare Mika e ricominciare come se fossi Michael Holbrook da sempre. Sono tornato a casa e le prime parole che ho scritto al pianoforte erano: ‘My name is Michael Holbrook, I was born in 1983′".

 

Lanciato dai singoli "Ice cream", "Tiny Love" (colonna portante dell’album presente anche in una reprise in chiusura del disco), "Sanremo", "Dear Jealousy" e "Tomorrow" , l'album è stato presentato dal cantante in questi modo: "Queste nuove canzoni hanno colori forti e un messaggio intimo, parlano di crescere, mantenendo i miei colori. Mi sono concentrato sull’idea di diventare un adulto senza perdere umanità, calore, il senso dei colori e dell’eccentricità".

 

La storia dell'incontro tra i genitori di Mika

Ma il nocciolo forte è venuto, appunto, anche dalle sue origini miste: "Sono l'incubo di Trump, perché rappresento totalmente quello che gli dà una crisi epilettica: sono nato da padre americano, totalmente WASP, di Savannah, però suo padre era un diplomatico, lui è nato a Gerusalemme, è cresciuto a Il Cairo, poi Washington, poi Roma, poi Svizzera, poi è tornato a New York, poi Boston. In più lui è un po' un genio, è andato all'Università a 15 anni, ha imparato sette lingue, si è ritrovato in Francia, poi in Libano – racconta Mika a Fanpage.it -. Ha conosciuto mia madre a una festa, non si sono parlati più, un mese dopo si sono incontrati di nuovo sulla Fifth Avenue a New York, hanno preso un caffè assieme e una settimana dopo si sono sposati".


Dall'America all'Europa e il Medio Oriente

E anche la madre ha una storia multiculturale: "È nata con il passaporto e la cittadinanza americana a Breenwich, Connecticut, 45 minuti da New York. Il suo papà era siriano, sua mamma libanese, il papà aveva 60 anni quando mia mamma è nata e sua madre aveva 15 anni. Poi i miei hanno fatto un figlio insieme, mia mamma ha deciso che non voleva più stare in America perché non voleva dei figli che fossero troppo americani, perché voleva questo gusto, questo profumo del Medio Oriente che la attraeva e anche l'Europa, che la voleva e lei voleva andare verso la luce lì, ha preso la sua famiglia e sono andati via".

 

La casa distrutta e il ritorno a Parigi

La Francia è stato il primo approdo, lì è nata la sorella Paloma (a cui è dedicata una delle canzoni), poi, però, sono andati in Medio Oriente: "Si sono spostati a Beirut, perché mio padre aveva avuto lavoro lì, poi sono nato lì, in mezzo alla guerra, siamo stati evacuati, perché un giorno tornammo a casa e un muro della parete non c'era più. A quel punto mia madre ha detto che era troppo pericoloso. E chi li ha portati via? Gli americani con una barca e siamo tornati a Parigi, poi a Londra e da lì non so più cosa sono e chi sono però sono americano e per questo l'incubo di Trump".

 

Il tour di Mika nei Palazzetti

Il tour italiano promosso da Barley Arts si articolerà in 12 tappe nelle grandi arene di altrettante città, un record per un artista internazionale di grosso

continua su: https://music.fanpage.it/mika-torna-come-michael-holbrook-e-racconta-la-sua-famiglia-multiculturale-trump-impazzirebbe/
http://music.fanpage.it/

 

:uk:

Spoiler

 

The incredible story of Mika's family. America, Beirut, Paris: "I am Trump's nightmare"

 

Mika returns with the new album "My Name Is Michael Holbrook", a work that draws hands full in its roots. The singer, beloved in Italy for his songs (from "Grace Kelly" to "Ice cream"), but also for transmissions such as X Factor and "Stasera Casa Mika", started again from his multicultural origins: "I am the nightmare of Trump "

 

Mika returns with the new album "My Name Is Michael Holbrook", a work that draws hands full in its roots. The singer, beloved in Italy for his songs (from "Grace Kelly" to "Ice cream"), but also for transmissions such as X Factor and "Stasera Casa Mika", started from his American origins: "Four years have passed since Last time one of my albums was released, I didn't have the right direction to start writing for two of these four years, then I found a key to reopen, to fall in love again, to separate myself and understand the difference between showbiz and 'artist who I am' he told Fanpage.it before talking about his trip to the USA. "Who am I really? I want to forget Mika and start again as if I were Michael Holbrook forever. I returned home and the first words I wrote on the piano were:" My name is Michael Holbrook, I was born in 1983 ′. "

 

Launched by the singles "Ice cream", "Tiny Love" (backbone of the album also in a reprise at the end of the album), "Sanremo", "Dear Jealousy" and "Tomorrow", the album was presented by the singer in this way: "These new songs have strong colors and an intimate message, they talk about growing, maintaining my colors. I focused on the idea of becoming an adult without losing humanity, warmth, a sense of colors and eccentricity" .
The story of the meeting between Mika's parents

But the strong core also came from its mixed origins: "I am Trump's nightmare, because I totally represent what gives him an epileptic seizure: I was born of an American father, totally WASP, of Savannah, but his father was a diplomat, he was born in Jerusalem, grew up in Cairo, then Washington, then Rome, then Switzerland, then returned to New York, then Boston, plus he is a bit of a genius, he went to the University to 15 years, he learned seven languages, he found himself in France, then in Lebanon - Mika tells Fanpage.it - He met my mother at a party, they never spoke again, a month later they met again on Fifth Avenue in New York, they had a coffee together and a week later they got married ".
From America to Europe and the Middle East

And the mother also has a multicultural history: "She was born with a passport and American citizenship in Breenwich, Connecticut, 45 minutes from New York. Her father was Syrian, her Lebanese mother, her father was 60 when my mother was born and his mother was 15. Then my children had a child together, my mother decided that she didn't want to stay in America anymore because she didn't want children who were too American, because she wanted this taste, this fragrance from the Middle East that attracted her and also Europe, who wanted it and she wanted to go to the light there, took her family and they left ".
The destroyed house and the return to Paris

France was the first port, sister Paloma was born there (to whom one of the songs is dedicated), but then they went to the Middle East: "They moved to Beirut because my father had a job there, then I was born there, in the middle of the war, we were evacuated, because one day we returned home and a wall was gone, at which point my mother said it was too dangerous, and who took them away? Americans with a boat and we returned to Paris, then to London and from there I don't know what they are anyway and who they are but I'm American and that's why Trump's nightmare ".


Mika's tour in the Palazzetti

The Italian tour promoted by Barley Arts will consist of 12 stages in the big arenas of as many cities, a record for a big international artist


continue on: https://music.fanpage.it/mika-torna-come-michael-holbrook-e-racconta-la-sua-famiglia-multiculturale-trump-impazzirebbe/http://music.fanpage.it/

 

 

 

 

Mika.thumb.jpeg.d3539267b79512977d0b75feafd76423.jpeg

 

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