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sara09

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Posts posted by sara09

  1. 2 hours ago, Matilde Zambiasi said:

    Hello Sara! Are you from Italy? I'm happy to know that I'm the only one who likes psicology, in my class nobody like!

     

    I am! I live near Florence :)

  2. Hi Matilde, benvenuta! I'm Sara :bye: 

    I see we have something in common, I'm a student of Psychology. It's nice to hear you like the subject! 

    Have fun here, hope to see you around ^_^ 

     

    • Like 1
  3. Hello Gemma, I'm Sara! Welcome to the MFC :bye:

    I'd like to wish you lots of fun discovering more and more about Mika's universe. I got to warn you, it's quite addictive! Once you've stepped into it, it's really hard to leave. But it feels so good, you'll see! :wub2: Speaking of, let us know your thoughts, it'd be lovely to talk with you about Mika :D 

     

    See you around! 

    • Like 3
  4. Hello, welcome to the MFC! I’m Sara :bye: I really can find myself in what you say, his music has a way of touching souls that I never found anywhere else! I hope you’ll manage to see him once the new tour starts :crossed:  

    • Like 1
  5. 4 hours ago, mamiam said:

    :thumb_yello: So MIKA is back at Teatro del Maggio in Firenze!! :blush-anim-cl: Maybe he's planning a "thank you concert" - for getting the keys to Florence! He said he would do something special for the city, after being honoured so nicely...:fangurl:

     

    Thanks for this info Eriko! :hug:

     

    Love, love

    me  

     

    How lovely it would be :wub2: I'm thrilled to discover what's in store for the city of Florence!

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  6. I've written down a quick and rough translation of the video: 

     

    "Stasera Casa Mika is an original format by Mika, Ivan Cotroneo, Tiziana Martinengo and Giulio Mazzoleni. It was produced by Rai2 in collaboration with Ballandi Multimedia. In each episode, Mika looked at Italy and Italians through his unconventional gaze bringing the viewers with him in a journey made of music, fun, national and international artists and very special stories. Mika is in London, it wasn’t possible to conciliate his professional commitments with our invitation. (…) However, he wanted to be present and he sent us a video.”

     

    “Hi everybody, I’m sorry I can’t be there with you tonight and thanks to Gianluigi for being there, representing me and my whole team. I’m honored to receive this prize from you. Most of all, this work was a collective work, with every author, the whole Rai2 crew and also the crew of the centre of Milan. So, thank you. I had so much fun. We put a lot of our hearts there. I put a lot of my life, of my fantasies, of my dreams in this program. I really found a house for two years. It was really, really beautiful. It was such an intimate and personal thing, in tv, but yes it was very intimate and personal. I’m very happy to receive this prize tonight, for me and also for the whole team. Thank you." At the end he expressed a thought for Bibi Ballandi, who passed away on February.

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  7. 7 hours ago, silver said:

    We're only on Series 2 in the UK :sad: but that gives me a lot more episodes to look forward to :biggrin2:

    True :teehee: will season 3 be aired right after season 2 ends? 

  8. 2 hours ago, Dominika said:

    Girls what took you so long! But I still glad that you watched it.:lmfao:

    I'm asking myself the same :naughty: 

     

    2 hours ago, Dominika said:

     

    @sara09 You wrote that the final of the season was epic but did you mean the last episode of the season or thse two extra episodes? Because I agree that last episode was really great but these two extra episodes were complately misunderstanding to me. Instead of making some kind of closure they were opening another gates and making bigger mess. If the show really would have been suspend I would regret that I've watched them.

    Exactly, I mean the last one excluding the extra episodes, 3x24. I found them quite boring and confusing, I would have preferred 3x24 as THE ending. Plus, as you say, it would have been pretty disappointing if it was the last we saw of Lucifer. Luckily we're gonna have another season :cheerful_h4h:

     

     

  9. I realize just now that I missed this thread :blush-anim-cl:

    So glad to see other Lucifans here! I'm very excited to see how the plot will be developed in the forthcoming season, mostly after seeing the finale (which was epic, but no spoilers). 

     

    About the show, I love how they put emphasis in every character's story - and, as you say, the dialogues are pure gold! 

    Also, Tom Ellis! He's fantastic. I could never get tired of his voice, so charming. I can't think about someone more perfect to play Lucifer. 

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  10. 15 minutes ago, Kumazzz said:
       

    :dunno: I don't know why they mention Mika in this article.

     

    Io Donnadel Corriere della Sera

     

    article

    La trappola dell’ipocondria: se la paura di ammalarsi diventa una malattia

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    La trappola dell’ipocondria: se la paura di ammalarsi diventa una malattia

     

    Il timore di star male rovina la vita a dieci milioni di persone. Si allarmano al minimo sintomo e scaricano le app per fare  autodiagnosi. Qualche volta si ammalano davvero. Non un capriccio, ma vera patologia che crea sofferenza

     

    Mi sono svegliata con un fastidioso dolorino alla spalla sinistra. Cosa sarà? Non ho sollevato pesi, quindi escludo la  contrattura muscolare… Ma allora che cosa potrebbe essere? Prendo il cellulare e il dito sfiora l’ultima app che ho scaricato… pochi clic e scopro che il dolore potrebbe essere dovuto all’infiammazione di un tendine della spalla, a meno che si tratti di fibromialgia… però in effetti quando faccio uno sforzo peggiora, quindi potrebbe essere la spia di un infarto imminente

     

    A questo punto i sintomi si moltiplicano, la “diagnosi virtuale” è pronta, e l’ansia vola. Sarà capitato anche a voi. Basta digitare su un motore di ricerca qualche segno di malessere per vederlo trasformato in un campanello d’allarme di malattie incurabili. Chi vive ogni giorno con il terrore di ammalarsi, e in Italia si stima siano 10 milioni di persone, consultacontinuamente Internet per dare un nome alle proprie malattie. Oggi questi ipocondriaci a tempo pieno possono contare anche su numerose app. Più o meno affidabili, più o meno pericolose. Alcune, come l’inglese Ada, “chiedono” i sintomi, ipotizzano una diagnosi e poi spediscono il paziente (o lo mettono in contatto via chat) da un dottore “reale”. Altre disorientano, con il rischio di trascurare i segnali davvero significativi all’occhio di un medico.

     

    Hypochondriapp: l’app per sdrammatizzare
    Ora c’è anche un motore di ricerca per ipocondriaci. Si chiama Hypochondriapp: basta inserire un disturbo e il sistema fornisce una lista di diagnosi che nemmeno il dottor House riuscirebbe a concepire. Nato come provocazione, cerca di sdrammatizzare, eppure quando si ha un reale terrore per le malattie c’è poco da scherzare, come fa notare Claudio Cricelli, presidente della Società italiana di medicina generale (Simg): «Le app che propongono diagnosi virtuali, così come il “dottor Google”, aumentano l’ansia per la salute e, a chi ne ha già molta, come l’ipocondriaco, forniscono ulteriori preoccupazioni. Gli algoritmi che ne sono alla base possono funzionare solo se inseriti in un percorso clinico». Insomma, un conto è usare una app per monitorare la pressione se si è ipertesi, altra cosa è bypassare il medico e fare autodiagnosi a ogni minimo disturbo

     

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    Il regista Carlo Verdone: leggendario il suo terrore per le malattie. Foto Getty Images

     

    Una malattia vera
    Che il terrore di ammalarsi sia al centro dei pensieri di milioni di italiani lo rivela anche Google: nel 2017 il termine più cliccato in Italia è stato proprio “ipocondriaco”. Probabilmente sono in molti a temere di esserlo e, cliccando, hanno scoperto di essere presi sul serio. La sofferenza del “malato immaginario” è autentica, che sia spiegabile o meno da un punto di vista medico, come puntualizza l’ultima edizione del DSM, il manuale dei disturbi mentali, la “bibbia” degli psichiatri.

     

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    Anche il cantante Mika è un fan dei controlli medici (foto Ufficio Stampa RAI)

     

    L’ipocondria è anche democratica, visto che colpisce uomini e donne in ugual misura e non risparmia i personaggi famosi: da Woody Allen a Carlo Verdone. Non è una novità dei nostri tempi (pare ne soffrissero anche Charles Darwin e Sigmund Freud), ma di sicuro è in crescita: «Abbiamo assistito a un’impennata dell’ipocondria, che si è trasformata in epidemia psicologica. Si calcola ne soffra fino al 15 per cento della popolazione» segnala Giorgio Nardone, psicoterapeuta e direttore del Centro di Terapia Strategica di Arezzo, autore, insieme al collega Alessandro Bartoletti, del saggio La paura delle malattie. Psicoterapia breve strategica dell’ipocondria, appena uscito per Ponte delle Grazie. «Il terrore delle malattie nasce come disturbo mentale, per poi trasformarsi in un disturbo fisico. La paura continua di avere qualche malattia, fa ammalare davvero, con conseguenze sul piano personale, lavorativo, sociale, esistenziale e infine anche fisico» chiarisce Nardone.

     

    E tu, sei patofobico?
    Gli ipocondriaci non sono tutti uguali: c’è chi interpreta ogni segnale in modo catastrofico («Ho una brutta tosse, avrò un tumore al polmone») e chi, invece, continua a spiare il proprio corpo alla ricerca di un segno rivelatore e finisce col trovarlo («Lo sapevo! Questo neo è cresciuto…»). «In alcune persone il disagio deriva dall’importanza data al sintomo, che può cambiare di volta in volta, in altri casi invece l’accento è più sull’ansia per la propria salute» dice Nardone. Ma l’ipocondria può assumere anche la faccia della patofobia: un terrore focalizzato, per esempio la paura di morire a causa di un ictus, di un aneurisma o di un infarto. La differenza tra ipocondria classica e patofobia è che nel primo caso, sulla base dei sintomi avvertiti, si ha già il “ragionevole” dubbio/convinzione che qualcosa non vada bene, mentre nel secondo si convive con il terrore di ammalarsi prima o poi. La differenza è minima ma sostanziale perché innesca nel patofobico una serie di comportamenti per cercare di non ammalarsi, per esempio non andare a trovare amici o parenti in ospedale per il timore di contrarre qualche infezione. E poi c’è una minoranza di persone che la malattia “se la crea”, perché a furia di pensarci il sintomo diventa reale. «Chi ne soffre arriva a somatizzare disturbi di ogni tipo, dai dolori gastrointestinali a sintomi cutanei o a problemi muscoloscheletrici» precisa Nardone.

     

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    La cantante Adele è famosa per essere fin troppo attenta alla sua salute (foto Getty Images).

     

    Come uscirne
    Per fortuna non è incurabile. Di ipocondria si può guarire con psicoterapie mirate, purché il paziente trovi la voglia e la forza di rivolgersi a uno psicoterapeuta. Una delle tecniche più utilizzate in tutto il mondo è la Terapia breve strategica, di cui Nardone e Bartoletti parlano nel loro saggio. Semplificando, si può dire che l’obiettivo sia scardinare il controllo ossessivo-compulsivo del corpo per ripristinare un contatto non catastrofista con le proprie sensazioni. Uno strumento utilizzato è il “check-up ipocondriaco”: il terapeuta chiede al paziente di mettersi tre volte al giorno davanti allo specchio per cercare sintomi da associare a potenziali patologie, mettendo poi tutto nero su bianco. In pratica gli viene chiesto di fare quello che già fa, ma in modo sistematico. «L’effetto di questa ritualizzazione è impressionante: nel giro di poche settimane la persona è meno spaventata, si convince che le sue sono fissazioni, insomma si smonta da sola» spiega lo psicoterapeuta.

     

    La strategia cambia quando si ha a che fare con persone che esagerano con esami e visite specialistiche, in questo caso il terapeuta può negoziare con il paziente un patto: non gli chiede di smettere, ma solo di rimandare gli accertamenti alla fine della terapia. Gli stessi principi del checkup ipocondriaco possono essere utilizzati quando il problema di fondo è la “patofobia”. In questo caso viene chiesto al paziente di focalizzarsi sull’organo bersaglio delle sue paure: per esempio, se il terrore è quello di subire un infarto viene invitato a tenere un “diario del cuore”. Di solito basta una mini lezione pratica su come “monitorarsi” per veder uscire il paziente dallo studio più sereno. La terapia breve dell’ipocondria può contare anche su numerosi altri strumenti calibrati caso per caso. Nell’80% dei casi trattati ha funzionato.

     

     

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    It says "Mika is a fan of medical checks, too", not much about the others as well, just that they're very health-conscious. They probably wanted to make the article "more interesting" by adding some pics and captions about celebrities :dunno: 

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  11. I'd like to spend a few words and share a bit of my experience with you, even if I suppose the majority already saw Mika's performance :blush-anim-cl: hope you'll enjoy it anyway! 

     

    The crowd was huge, as you can see from the video. I was practically at the end, but my friend and I managed to find a good spot, we had a good view on the big screens and some space to breathe and move in the middle of the chaos. The Cathedral was just next to us, you just had to lift up your eyes and it was there, magnificent. 

    Mika's performance was so, so beautiful. What I'd like to describe is the atmosphere, what you could feel as part of the crowd. 

     

    When he started singing, even the guys around us who were not there for him were very excited, they sang along to every song (even trying to catch the words when they didn't know them, they really wanted to be part of it :teehee:). My favorite part was Mika singing "L'Italiano", it was very special, touching and meaningful, one of those moments you know you won't forget. In fact, the response of the crowd was amazing. Actually, not only in this point, but for the whole performance. Seeing all these people so involved, singing, dancing, it really meant so much, there was actual joy around. He shared a big amount of love and I'm sure he could feel it back, which makes me extremely happy :wub2:

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  12. Hello Chelsea, welcome to the MFC! I'm Sara, nice to meet you ^_^

    Finding friends and being able to share your passion with them is really one of the best experiences, hope you're gonna make many good ones here! Have fun :D

  13. Such a nice introduction :wub2: Welcome to the MFC, Olivia! I'm Sara, nice to meet you :bye: 

    Hope you're gonna have lots of fun here, discovering more and more of Mika's world with all of us :D

     

  14. 4 hours ago, BiaIchihara said:

    Hello peeps :)

    I'd like you help, I'm in a cultural contest on instagram, among the 9 most creative posts

    The prize is a space in a architecture course

    All you have to do is click on the link and like

     

     

    Done!! Fingers crossed for you :crossed: 

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