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Mika in Italian Press 2017


Gabry74

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On 2017/6/30 at 7:05 AM, Kumazzz said:

Corriere del Veneto Venezia e Mestre

  • 29 June 2017

What does it mean ? I can't read.... :blush-anim-cl:

 

PDF file of page 14 : Corriere del Veneto Venezia e Mestre 29 Giugno 2017_page14.pdf

 

a part of page 14

Mika su maxischermo al McArthurGren

 

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Front page

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Page 14

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On 2017/6/30 at 5:26 PM, Gabry74 said:

@Kumazzz, "Mika Live in Paris 2007" will be broadcast on the big screen in Noventa di Piave from the 29th of June to the 2nd of July at 19h30. :blush-anim-cl:








 Sinfonia Pop on the screen 

































Sinphonia Pop was on the screen.
 
 
Sinphonia Pop on the screen.
 

 

Edited by Kumazzz
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http://m.bresciaoggi.it/home/spettacoli/giffoni-mika-sanremo-non-lo-condurrò-1.5836539

 

Giffoni: Mika, Sanremo? Non lo condurrò

15.07.2017

 

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(ANSA) - GIFFONI VALLE PIANA, 15 LUG - Condurre il Festival di Sanremo? ''Sarebbe un enorme onore ma non lo farò. Non riesco a immaginare con le mie tempistiche come riuscirei a farlo. Io non sono un conduttore, quello è un mestiere che altri fanno molto meglio di me''. Così Mika, oggi protagonista di due incontri con i ragazzi al Giffoni Film festival, risponde a chi gli chiede notizie su un suo possibile ritorno all'Ariston stavolta in veste di presentatore. Il cantante libanese, intanto, si prepara al ritorno su Rai2 in autunno, tra fine ottobre e inizio novembre con la seconda edizione dello show Stasera Casa Mika in quattro puntate: ''Siamo al lavoro da due mesi, inizieremo a registrare questo weekend - spiega -. Quest'anno ci sarà anche una minifiction, scritta da Ivan Cotroneo'' In questo momento, ''sto dividendo il mio tempo fra la musica e gli altri progetti. Sono a metà della scrittura, con un'altra persona, che non posso ancora dire, del mio nuovo album. Lo sto componendo per ora tutto al pianoforte, sarà super pop''. 

Edited by charlie20
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http://tv.fanpage.it/mika-non-presentero-il-festival-di-sanremo-2018-non-sono-un-conduttore/

 

Mika: “Non presenterò il Festival di Sanremo 2018, non sono un conduttore”


Ospite del ‘Giffoni Film Festival’, Mika ha chiarito che non presenterà il ‘Festival di Sanremo 2018’. Ha smentito, così, un’indiscrezione che circolava ormai da mesi.

 

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15 luglio 2017 20:00
di Daniela Seclì


Mika: "Non presenterò il Festival di Sanremo 2018, non sono un conduttore"

 

Mika conduttore del Festival di Sanremo 2018? A quanto pare, è un sogno che per il momento i fan dell'artista non vedranno realizzarsi. Ospite del ‘Giffoni Film Festival', il cantante ha chiarito che le indiscrezioni che lo vedono al timone della kermesse canora sono infondate.

 

     "Condurre Sanremo? Sarebbe un enorme onore ma non lo farò. Non riesco a immaginare con le mie tempistiche come riuscirei a farlo. Io non sono un conduttore, quello è un mestiere che altri fanno molto meglio di me, potrei farlo solo nel mio stile, e richiederebbe tempo per prepararlo".

 

Continua, dunque, il toto nomi partito prima ancora che l'ultima edizione della kermesse canora giungesse al termine. Nel corso della conferenza stampa relativa alla quarta puntata del Festival di Sanremo 2017, infatti, i giornalisti chiesero ai dirigenti Rai se il 2018 sarebbe stato l'anno di Mika. La loro risposta fu molto cauta:

 

    "Ci rendiamo conto che sia stimolante ed intrigante però vi garantiamo che tutti noi siamo concentrati ancora su questo Festival. Dopo la fine di questo, inizieremo a lavorare sul Festival del 2018".

 

Alla luce delle parole di Mika, decadono anche i rumour che parlavano di una conduzione a tre, con il cantante, Pippo Baudo e Virginia Raffaele. Tra i nomi che sono circolati con più insistenza ci sono anche Fabio Fazio, Amadeus e Fabrizio Frizzi. Colui che condurrà il Festival di Sanremo 2018 potrebbe essere svelato in via definitiva, già entro la fine di questo mese.

 

Edited by charlie20
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http://www.corriere.it/spettacoli/17_luglio_16/racconterei-beirut-un-filmsanremo-solo-mio-stile-7159afc0-6990-11e7-8ca5-a296e06be357.shtml

 

«Racconterei Beirut in un film.
Sanremo? Solo nel mio stile»

Mika tra i ragazzi al Giffoni Festival: »Nel mio prossimo show televisivo
anche una minifiction diretta da Ivan Cotroneo»

 
 
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Mika come uno di loro: come uno delle centinaia di ragazzini che popolano il Giffoni Festival, i ferretti ai denti e le mani alzate per interrogare l’idolo pop. La testa piena di idee e di progetti. Proprio come uno di loro. Anticipa prima del bagno di folla: «Mi piace contaminare, provocare storie e cambiare le regole del gioco. Il prossimo autunno tornerò in tv con Stasera casa Mika. La domanda che mi sono posto è come mescolare fiction e varietà. Grazie a una folta squadra di autori stiamo riuscendo ad alternare l’improvvisazione in studio con una minifiction scritta da Ivan Cotroneo. Aggiungi la presenza di ospiti pronti a raccontarsi, ed ecco un laboratorio in quattro puntate di cui poco m’importa quali ascolti otterrà. Mi sento libero di osare».

 

Mika pure al festival di Sanremo? I social lo fanno già salire sul palco. Lui però chiarisce: «Per me sarebbe un vero onore, ma condurre non è il mio mestiere. C’è chi lo sa fare molto meglio di me. Potrei provarci solo nel mio stile, ma i tempi si dilaterebbero in una maniera che non posso permettermi, tanto ho da fare». «Sto scrivendo un nuovo album con una persona di cui non rivelo per ora il nome — spiega l’anglo-libanese —. Sarà un disco superpop, dal sound pieno di follia e fantasia. I talent? Li vivo ormai da spettatore. Mi sono serviti a rimuovere certe mie paranoie rispetto alla tv. Ho partecipato ai migliori su piazza, dal punto di vista estetico. Ora passo ad altro. Voglio provare la paura, perché è la paura a dirti quando stai tentando qualcosa di veramente nuovo».

 

Il Peter Pan giramondo si dice ossessionato dalle contaminazioni: «Qui il cinema incontra la gioventù. Mi hanno persino proposto di girare un film, un lavoro superserio. Troppo serio», sorride. Il cinema che ama è quello del «realismo magico di Tim Burton. Da ragazzino quando andavo a vedere i suoi film immaginavo di precipitare in quel mondo meraviglioso. I Goonies di Donner: semplicemente fantastici. Avrei voluto essere Natalie Portman in Leon. Harry Potter no. La magia fine a se stessa non mi interessa». Le città che ama e che lo ispirano di più? Napoli e Beirut: «In entrambe ci sono individui che rovinano la vita delle persone, ed è l'aspetto più facile da presentare. Come all’estero, di Beirut molti hanno ancora solo l’immagine degli Hezbollah, così è più facile vendere la versione Gomorra di Napoli, che comunque è una serie fatta benissimo, non ne ho persa una puntata». E a proposito del Paese in cui è nato, Mika ha un sogno: «Mi piacerebbe fare una serie o un film che raccontasse il Libano da una prospettiva diversa, come ha fatto Nadine Labaki con Caramel. L’idea mi è venuta un anno e mezzo fa. Lo vediamo anche in Siria, la guerra ha cancellato almeno tre generazioni. Io racconterei le storie di persone che hanno vissuto il Libano dopo quella lunga guerra».

 

Così parla Mika ai ragazzi di Giffoni: «Sono cresciuto in una famiglia super severa, dove però non è mai mancato l’amore, che è alla base di tutto. Senza non esiste creatività. Fate tesoro della famiglia, della lettura». Prosegue: «Da ragazzino ero tondo e basso, poi d’improvviso, a 14 anni, mi sono ritrovato alto e magro: scioccante. Tutti in cortile giocavano a calcio. Io schivando le pallonate mi rintanavo nelle stanzette dei pianoforti. La musica mi ha salvato e aiutato a costruire un’identità».

 

 

 
Edited by charlie20
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Il nuovo album, la tv, l’Italia, Mika: “Oggi la qualità è l’unica cosa che conta”   http://www.lastampa.it/2017/07/16/spettacoli/musica/il-nuovo-album-la-tv-litalia-mika-oggi-la-qualit-lunica-cosa-che-conta-N6Sp9T7bC1syA6w2vpfSRP/pagina.html

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Il cantante e musicista si racconta: «Scrivo canzoni al pianoforte, quasi sempre da solo. Voglio fare una televisione che anch’io e i miei amici possiamo guardare. Sanremo? Non sono pronto»

Quello che conta, dice Mika, ospite della 47° edizione del Giffoni Experience, è l’eccellenza: «Oggi i generi non sono più così divisi. Anche il modo in cui si distribuisce il contenuto creativo è totalmente diverso. Le case discografiche un giorno non ci saranno più, né i grandi distributori. E penso che in questa marea di contenuto, di progetti, di biblioteche senza etichette, la cosa migliore sia cercare di essere unici. Di avere una propria forma. E di avere il coraggio di difenderla». Perché? «Perché stiamo andando verso il post-pop, adesso. Warhol diceva che tutti vogliono il loro quarto d’ora di fama. Ora che tutti possono averlo, con i post sui social per esempio, o partecipando a un tv reality, penso che la qualità sia la cosa più importante. Oggi più di ieri». 

 

 

Parliamo di eccellenza, allora. E partiamo dal successo di «Stasera CasaMika».  

«Ho creato uno show che volevo fare, qualcosa che potessi condividere con i miei amici e con la mia famiglia. Con quelli che guardano la televisione come la guardo io. E volevo anche creare un varietà che fosse un po’ un evento». 

 

Della prossima stagione che ci può dire?  

«Che sarà ancora di più un evento. Mi sono reso conto che la sfida più importante per me è il racconto. Il racconto dall’inizio e dalla fine. Adesso inseriremo dei momenti di fiction anche all’interno dello show». 

Varietà. Un genere difficile e un po’ dimenticato nella televisione degli ultimi anni.  

«Io non l’ho vista come una sfida per questo motivo. Ovviamente la televisione, quella che guardavo quando ero più giovane, aveva un certo romanticismo, che io, con “Stasera CasaMika”, ho voluto ritrovare. E poi…»  

 

E poi?  

«E poi oggi i musicisti fanno televisione. Le persone devono abituarsi a questa cosa. Anche Adele, al suo concerto, parla. Un po’ come se fosse “Stasera CasaAdele”. Non è Madonna sulla croce con i suoi ballerini. I vecchi sistemi, ora, non funzionano». 

 

Si è fatto il suo nome parlando del prossimo Festival di Sanremo.  

«Quando ho partecipato a Sanremo l’anno scorso, ho portato un pezzo di “Stasera CasaMika”. Con me c’era anche la mia squadra. È stata un’esperienza incredibile. E se mi venisse chiesto di rifarlo, sarebbe un onore enorme. Ma ora come ora non riesco a immaginare in che modo». 

 

Ma qualcuno in Rai gliel’ha proposto?  

«Il punto non è questo. Il punto è che, adesso, non saprei come farlo. In questo momento sto lavorando al mio nuovo album e alla nuova stagione di “CasaMika”. Sanremo è dieci volte di più. Questo però non vuol dire che nel futuro non lo farò: se avrò la possibilità, continuando nel frattempo con il mio percorso, andando anche in altri paesi lo farò con piacere. Ma in questo momento, sono un po’ impreparato, ecco». 

Mi dica del suo prossimo album.  

«Sta andando benissimo! Sto scrivendo tutto al pianoforte, ed è quasi tutto con una persona sola. È super-concentrato ed è molto personale». 

 

Nel corso degli anni, ha costruito con l’Italia un rapporto molto speciale.  

«Ma purtroppo non riesco a rimanerci. In questi mesi sono stato prima a Miami, poi a New York, poi di nuovo a Miami. A Milano per due giorni. È tutto un po’ in corsa. In un certo senso, ecco, è l’Italia che è rimasta dentro di me. Durante questo nuovo periodo della mia vita, che dieci anni fa non avrei nemmeno potuto immaginare, ho affrontato una sfida che mi ha portato tanto». 

 

Per lei, simbolo di libertà è sempre stato Dario Fo.  

«Ho studiato Dario Fo a scuola. Avevo un professore di francese e drammaturgia, che era un grande liberal. È stato lui che me l’ha fatto conoscere. Quando ho potuto incontrarlo è stato incredibile. Anche Casa Mika, in un certo senso, è stata influenzata dalle nostre conversazioni». 

 

All’inizio della sua carriera, è stato immediatamente accostato a Freddie Mercury. Come si è sentito?  

«Ho provato tutto e niente. I paragoni sono sempre molto pericolosi. Ma non ho mai cantato con i Queen, anche se conosco Roger Taylor e Brian May». 

 

Perché?  

«Perché non ho voluto. Sarebbe stato strano. Freddie Mercury era un tenore, e io sono un baritono. Non c’è proprio la possibilità (sorride, ndr)». 

 

Edited by krysady
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Corriere Fiorentino La Toscana

  • 18 July 2017

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PDF file ( page 12 ) Corriere Fiorentino La Toscana 18 Luglio 2017-12.pdf

 

Ospiti / 2 Palazzo Strozzi

 

E per Galansino un selfie con Mika da Bill Viola

   

E se gli Uffizi hanno ospitato una testa coronata a pochi metri di distanza, a Palazzo Strozzi era il principino del pop, Mika, a confondersi fra i visitatori della mostra di Bill Viola che chiuderà a giorni: la star si è concessa volentieri per un selfie col direttore di Palazzo strozzi, Arturo Galansino

 

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Thanks Eriko!:flowers2:So now MIKA's back in Florence :wub2: When he held his concerts at the Opera Firenze, it was Chinese Ai WeiWei who had the exhibition at the Palazzo Strozzi :blush-anim-cl:Strange - today I had a visitor, who loves Italy, and especially Rome and Florence, so we looked at the pics I made from the wall at Palazzo Strozzi - decored with rubber boats, and he got the inlay I found  in a newpaper this summer, who wrote several pages about the art of Ai WeiWei...:wink2:

 

Love, love

me   

Edited by mamiam
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  • 2 weeks later...
  • 2 weeks later...

Tu Style N.34 – 15 Agosto 2017

  • 15 August 2017

Press reader https://pressreader.com/@Eriko_/csb_oEY3IMttmWPZZ9HLJJH65dhDfywPPkII6cRZwwMaX24

PDF file ( page 95 ) Tu Style N34 15 Agosto 2017-95.pdf

 

QUI UN SELFIE (E UNA VACANZA) VIENE DA DIO

 

Dall’Italia agli Stati Uniti, ecco i luoghi perfetti per un autoscatto acchiappa like. Con dritte sulle cose da non perdere nei dintorni e su dove dormire, con classe, senza spendere una fortuna. E adesso: smile!

 

VICINO A RIALTO SI MOLTIPLICANO I FOLLOWER

 

Dovunque ti giri, a Venezia trovi un perfetto sfondo da selfie (qui sopra Mika, in un’instagram mata dal Canal Grande).

Ma se vuoi stupire i tuoi follower (e guadagnarne di nuovi) con effetti speciali vai alle fondamenta Vin Castello, da dove si ammira l’iconico ponte di Rialto in tutto il suo splendore, gondole comprese.

 

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