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Mika in Italian Press 2017


Gabry74

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On 2017/10/26 at 11:23 PM, Kumazzz said:

Gioia! N.42 – 4 Novembre 2017

 

PDF file : Gioia N42 4 Novembre 2017_MIKA.pdf

 

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Gioia!

http://www.gioia.it/spettacolo/tv/interviste/a5469/mika-show-rai-due-stasera-casa-mika-pastore-sorprese/

 

Mika, pastore per un giorno (in televisione) e tante altre sorprese

Il 31 ottobre 2017 riparte su Rai Due il premiato show personale del cantante anglo-libanese, Stasera Casa Mika, e promette sfracelli (fra cui un viaggio in Sardegna dove spreme il latte dalle tette di una pecora)

 

Stuzzichiamo l'anglo-libanese Mika, blindato nello studio milanese di via Mecenate, ormai sua casa virtuale, mentre dà gli ultimi ritocchi alla nuova stagione del suo premiato show personale, Stasera Casa Mika, al via su Rai Due il 31 ottobre 2017 alle 21.20, dopo un rinvio che ne accresce la suspense, il 31 ottobre.

 

 

 

Per questa seconda edizione ha una squadra di consiglieri. Ma sulla scelta di Luciana Litizzetto ha "posto la fiducia", come farebbe un capo di governo…

 

Sì, quest'anno volevo "sporcare" lo show: nei dialoghi, tra un link e l'altro, sarà molto più fluido, con gli ospiti che si incrociano e la libertà di improvvisare.

Non so quel che dirà Luciana e non voglio saperlo: fa parte del nostro accordo.

 

Cosa le piace soprattutto di lei?

 

Il suo essere divertente, graffiante e al tempo stesso supertenera, materna.

Combinazione rara: non ci sono nel mondo dello spettacolo molte persone con lo stesso mix di qualità ed equilibrio.

C'è qualcosa di paradossale e diabolico nel nostro rapporto: è vero, con Fazio è sposata, ma a un certo punto, come dice lei, ci vuole l'amante…

 

Nella nuova edizione continua il suo "viaggio in Italia": due cose particolari che vedremo nelle prime puntate?

 

Mika pastore per un giorno, che spreme il latte dalle tette di una pecora!

Accade in Sardegna, dove sono affiancato da un pastore vero, che vive isolato e dimenticato da tutti.

A Milano, invece, mi infiltro come volontario nella casa di riposo per musicisti Giuseppe Verdi.

Per loro canto accompagnandomi al pianoforte, poi ne rapisco sei su un vecchio pulmino anni 70 e insieme partiamo per un tour di ricordi ed emozioni sul palco della Scala.

 

Tornerebbe mai come giudice in un talent?

 

No. A X Factor mi sono divertito come un pazzo e l'esperienza mi ha sbloccato un bel po'.

Però devi anche sapere quando è ora di smettere.

 

Da ieri la sua silhouette campeggia sulla copertina di Topolino. Cosa pensa di quest'insolito omaggio?

 

Sono euforico all'idea che mi abbiano "disneyficato". Certo, lì ho una faccia proprio assurda. Avete visto i miei denti?

Non so se sembro più un coniglio o un'anatra. Il tema della cover è Mika vs Mickey. Ma naturalmente Mickey vince sempre.

 

 

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Il Messaggero

31/10/2017

Mika: «L'Italia è la mia America Tanta musica nel nuovo show»

 

Parla il poliedrico artista anglo-libanese che questa sera torna su Rai2 con il suo show in quattro puntate. Nel cast Luciana Littizzetto e Gregory, un attore inglese amico d'infanzia. «Non sono snob, adoro il vino, ho fatto bancarotta»

 

L'INTERVISTA O ggi alle 21 parte su Rai2 la prima delle quattro puntate di Stasera CasaMika 2 .

La formula è l a stessa dell'anno scorso, un grande varietà - registrato - con musica, interviste, escursioni di Mika in giro per l'Italia, tanti ospiti e due presenze fisse: Luciana Littizzetto (al posto di Sarah Felberbaum) e l'attore inglese Gregory, amico d'infanzia di Mika.

Per la prima puntata busseranno alla sua porta, tra gli altri, Luca Argentero, Riccardo Scamarcio, Dita Von Teese, regina del burlesque internazionale, e la cantante Elisa.

 

La diretta la spaventa?

«No, è questione di budget: la diretta costa di più, è da Rai1, e noi siamo su Rai2».

 

Conosceva Rita Pavone, anche lei ospite stasera?

«L'ho i nvitata personalmente io! In lei ho rivisto un po' di mia nonna».

 

È vero che Stasera CasaMika potrebbe essere esportato?

«Sì, forse in Francia e Inghilterra».

 

Non si stanca a vivere sempre in giro?

«Io sono cresciuto con mamma che portava in giro la nostra famiglia, se c'erano i soldi dormivamo in albergo, altrimenti in macchina».

 

Avevate problemi economici?

«Dipende. C'erano momenti in cui papà aveva un buon lavoro, e altri niente. I momenti scomodi ci hanno aiutato a non considerare niente come dovuto».

 

Adesso spende molto?

«Dieci anni fa sono andato in bancarotta per avere investito tutto quello che avevo guadagnato, due milioni di euro, per la produzione di uno spettacolo di una notte sola. Poi però ho imparato come si fa».

 

Oggi quanto guadagna?

«Perché me lo chiede?».

 

Ne stavamo parlando, è naturale

«Diciamo che sono fortunato. Se a 15 anni mi avessero detto che sarei stato in questa situazione, non ci avrei creduto».

 

Mika da oggi è il protagonista dello show Stasera CasaMika, in onda alle 21 per quattro settimane su Rai2

«LA COSA PIÙ CURIOSA DEL VOSTRO PAESE È CHE SI DISCUTE SEMPRE. NEGLI STATES SE LO FAI SEI SUBITO SOLO»

 

E se finisse i soldi non rinuncerebbe mai a cosa?

«A qualcuno che pulisca la casa».

 

È vera questa sua mania per la pulizia?

«Sì. La seconda, e anche la terza volta, lo straccio lo passo io. Altrimenti mi abbandonerebbero tutti. La casa, in generale, è una mia ossessione. Quando una cosa non è in ordine divento pazzo».

 

Altri capricci?

«Le scarpe, i cani, il vino. E il cibo».

 

Che clichè... Che cosa l'ha sorpresa dell'Italia?

«Che si discute tantissimo per ogni cosa. In America se esci dal copione sei subito solo».

 

È per questo che lei è più famoso in Italia che altrove?

«Certo. In America non sono una celebrità. Sono un cult per pochissimi».

 

Googla mai il suo nome?

«Mai! È una una cosa terribile! All'inizio della mia carriera, lo facevo. Poi sono rimasto così male che non lo faccio più».

 

Troppe offese?

«Ma anche complimenti! È terribile e fa male al cuore. E pure al sesso».

 

Che c'entra il sesso?

«Come puoi dare un bacio romantico dopo avere letto di te stesso in terza persona?».

 

A proposito, è vero che non bacia mai il suo fidanzato di fronte a sua nonna materna?

«La poverina è già così fragile, non voglio ucciderla!».

 

Quanto le piace dire la verità?

«Dipende. A volte ci sono bugie deliziose».

 

Per esempio?

«Dire che tutte le zuppe di Andreas sono buonissime»

 

L'ha mai tradito, magari?

«Anche se fosse successo, non ne parlerei mai».

 

E sentirla, la verità, che effetto le fa?

«È potente. È come il fertilizzante: puzza, ti sporca le mani, però fa crescere».

 

Chi le ha detto una verità così?

«Mamma, quando ha sentito alcune canzoni. La cosa più terribile per un performer è cadere nella trappola dell'orgoglio, che uccide la creatività».

 

Come Narciso Qual è il suo narcisismo?

«La mania di controllo».

 

Non la definirebbe piuttosto lato oscuro?

«No, il mio lato oscuro è la tristezza. Come tutti. È per questo che scrivo canzoni».

 

Lei è più personaggio televisivo o autore?

«Io penso di essere un creativo, con il filo conduttore del racconto: scrivo e interpreto canzoni, prima di tutto, ma anche show e progetti, sempre con creatività».

 

Lei è snob?

«No, anzi, sono antisnob. Soprattutto nella cultura: gli snob pensano che passi dall'alto verso il basso, io penso che sia vero il contrario. Lo snobismo è una reazione per i pigri. Come il sensazionalismo in politica: è quello che ha creato il 60% probabilità di recessione nei prossimi 6 mesi in Inghilterra».

 

La domanda che la fa più arrabbiare?

«Oggi non lo so. Una volta erano quelle aggressive sulla sessualità. Se sono abbastanza aperto e libero non è certo grazie a tutte le domande che mi hanno fatto, ma è perché ho potuto prendere il mio tempo».

 

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Spoiler

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Donna Moderna

N.46 – 1 Novembre 2017

 

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http://www.donnamoderna.com/news/cultura-e-spettacolo/stasera-casa-mika-non-mi-sento-accettato-al-100

 

Mika: non mi sento accettato al 100%

 

Mika in Italia è uno dei personaggi più amati. C'è chi lo apprezza per la musica, chi come conduttore tv, chi per le scelte coraggiose: il coming out sulla omessualità e sulla dislessia.

Eppure, confessa: «nel privato vivo diviso tra la piena libertà che ho raggiunto e il problema di essere accettato al 100%»

 

Mika è un ragazzo che non si nasconde. Non l’ha mai fatto. Si è dichiarato omosessuale quando per la maggior parte dei suoi colleghi il coming out era un tabù. Ha confessato la sua dislessia, e di non vergognarsi se ne soffre ancora. Ha raccontato i momenti in cui, a scuola, veniva bullizzato dai compagni, e di come ha saputo reagire: «Considerato il mio problema, bastava dire loro che non valeva la pena prendersela con uno “legalmente stupido”».

 

Forse è la naturalezza con cui parla di sé ad averlo avvicinato così tanto al pubblico. Anche nella sua carriera non ha fatto errori (tranne, forse, un "no" al prossimo Festival di Sanremo).

 

Prima era un “semplice” cantante, poi un incontestabile giudice a X-Factor, adesso il conduttore di Stasera casa Mika, il one-man-show prodotto da Ballandi Multimedia che torna su RaiDue dal 31 ottobre, fresco del premio come miglior programma d’intrattenimento del 2016 ai Rose d’Or Awards di Berlino. «Sono contento per la squadra, ma per me qualsiasi vittoria dura un attimo: penso subito a quello che farò dopo» mi dice.

 

Si sente in sottofondo un’ansia costante. «È il sentimento che mi guida. Essere nervoso mi provoca eccitazione, mi fa restare creativo».

 

 

Anche il ritorno di Stasera casa Mika ti mette ansia?

No, perché posso contare su un team ancora più affiatato.

Mi piace ritrovarmi tutte le mattine in riunione con 40 persone per decidere cosa portare in scena. Dai costumi alle scenografie alle luci, tutto è frutto di un lavoro artigianale in cui ciascuno mette un pezzo di sé. Il nostro è uno spettacolo “old school”, come quelli che guardavo da piccolo.

 

Quali show vedevi da bambino?

Ero affascinato da cerimonie come quella degli Oscar, una notte magica, dove tutto era possibile.

Ho una visione romantica della Tv, mi piace creare questo senso di meraviglia.

Per farlo uso i contrasti: ci sono momenti intimi accanto ad esibizioni musicali, numeri di grandissima produzione vicino a intervalli comici.

 

Quest’anno la “quota comica” è affidata a Luciana Littizzetto.

Ci conosciamo da anni, non ci serve un copione. Quando sono con lei, per me è facile essere me stesso.

Amo la sua capacità di essere tenera e graffiante insieme. Luciana può dire qualunque cosa perché la gente le vuole bene, sa che ci mette sempre il cuore.

 

La gente vuole bene anche a te: metti tutti d’accordo, praticamente non hai haters.

Io non la vivo così. Tanti non apprezzano la mia musica, altri mi attaccano per le mie opinioni.

Però su una cosa ti seguo: ho un pubblico molto trasversale, forse perché per ciascuno rappresento qualcosa di diverso.

Arrivo alle donne perché so comunicare con loro, essendo cresciuto in un vero matriarcato (ride).

Alcuni mi seguono come musicista, altri come personaggio televisivo, altri ancora condividono il mio impegno in fatto di diritti civili.

 

Qual è la prossima mossa?

Chi lo sa. Magari uno spettacolo a teatro, o forse il cinema. Mai come regista: non ho né la disciplina né la pazienza adatte.

Mi vedo di più come attore, ma solo se il progetto nascesse da una mia idea. Non ho mai fatto nulla che non fosse partito dalla mia immaginazione.

 

Tornando alle tue opinioni, in Italia sei oggi considerato un testimonial dei diritti civili.

La discriminazione sulla base della sessualità va smontata in tutti i modi possibili: con la musica, con le risate, ma anche con una conversazione aperta e onesta. Ogni volta che una persona pubblica si schiera senza vergogna, si accende una piccola stella che può diventare un faro per qualcun altro.

L’importante è farlo serenamente: per me è stato così, ma non sono mancati i momenti difficili.

Anch’io mi sono preso il mio tempo prima di fare coming out, sia con me stesso sia in famiglia.

Paradossalmente, il successo da giovane non è stato un freno, anzi l’occasione per imporre a tutti ciò che ero. Ma ancora oggi nel mio privato vivo diviso tra la piena libertà che ho raggiunto e il problema di essere accettato al 100%.

 

Quando ti succede?

Con alcune persone della mia famiglia ho ancora difficoltà ad affrontare apertamente la mia sessualità. So che probabilmente non mi lascerò mai andare ad un contatto fisico con il mio compagno (il regista Andreas Dermanis, ndr) di fronte a mia nonna. È una donna di un’altra generazione, rispetto la sua sensibilità.

 

A una famiglia tua ci pensi?

La mia famiglia è il mio fidanzato, e poi quella in cui sono nato, e il clan che si crea quando lavoro.

Forse non penso ancora ai figli perché non ho mai sofferto la morte di una persona cara. Quando succederà, magari mi verrà più naturale cercare di riempire quel vuoto affettivo.

 

Cosa ti ha regalato l’Italia?

Una qualità che a voi a volte sfugge: il senso della fantasia, anche negli adulti. È un sentimento che in Inghilterra, dove sono cresciuto, non esiste più. Quand’ero ragazzo uscivo a Londra tutte le sere e respiravo un boom di creatività. Tutti gli stilisti si formavano lì.

Nella musica c’erano Amy Winehouse, Lily Allen, io stesso ho potuto incidere un primo disco che era una provocazione su temi importanti, ma nascosta dietro un caleidoscopio di colori. Oggi è tutto più tranquillo, c’è molta omologazione, anche le canzoni raccontano sempre la stessa storia d’amore. Che noia.

 

Dove ti immagini tra qualche anno?

In posti che possano assecondare questo desiderio di follia.

Ora ho scelto l’Italia e la Francia, Paesi in cui il sangue scorre più caldo, dove posso ritrovare l’enfant terrible che è in me. A 34 anni non sono lo stesso ragazzino naïf e giocoso che cantava Lollipop, ma quella parte infantile di me non deve morire mai. Io andrò a inseguire il mio enfant terrible in ogni luogo del mondo che mi permetterà di ritrovarlo. E magari solo a 70 anni tornerò ad essere davvero il bambino che ero.

 

 

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I'd like to introduce an article.

 

L'Unione Sarda

http://www.unionesarda.it/articolo/caraunione/2017/11/02/la_lettera_del_giorno_grazie_mika_per_l_amore_verso_l_italia_e_la-127-662091.html

 

La lettera del giorno: "Grazie Mika per l'amore verso l'Italia. E la Sardegna"

( The letter of the day: "Thank you Mika for the love for Italy and Sardinia" )

 

Pubblichiamo oggi la riflessione di una lettrice circa la trasmissione di Mika andata in onda martedì sera su Rai2.

 

Un ringraziamento all'amore e al rispetto di Mika verso l'Italia e la tradizione sarda.

*********************

 

 

"Gentile redazione,

martedì sera ho seguito con particolare attenzione ed interesse il finale della trasmissione di Mika, da cui ho mutuato alcune riflessioni.

Spesso, chi rimane in Italia e non esce a vedere il mondo non si rende conto di una cosa: noi abbiamo un patrimonio di cultura immensa e non è che non lo sappiamo valorizzare. Non lo sappiamo proprio amare.

Abbiamo bisogno di una popstar cittadina del mondo e con una buona dose di understatement - come farebbe altrimenti ad accettare di fare un filmato con un pastore sardo? Ve le immaginate le nostre primedonne televisive nello stesso contesto? - perché qualcuno ci mostri quello che ci ha sempre caratterizzato: quel misto di cultura altissima e di cultura popolare, che tanto ha da raccontare.

Con la storia che abbiamo potremmo produrre quantità di serie tv storiche, e invece siamo lì a proporre subprodotti sulla criminalità organizzata che dopo Gomorra sono tutti sbiaditi.

Grazie dunque a Mika, per l'amore e il rispetto con cui tratta l'Italia. E per aver fatto cantare quel talento di Elisa in mezzo al gruppo vocale di Gavoi".

F. L.

 

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google translator

 

We publish today the reader's readings about Mika's broadcast on Tuesday evening on Rai2. Thank you to Mika's love and respect for Italy and Sardinian tradition.
*********************

"Dear Editor,

Tuesday night I followed with special attention and interest the final of Mika's broadcast, from which I borrowed some reflections.

Often, those who stay in Italy and do not go out to see the world do not realize one thing: we have a wealth of immense culture and that is not what we do not know how to value it. We do not know how to love it.

We need a popstar in the world and with a good deal of understatement - how would you otherwise agree to make a movie with a Sardinian shepherd? Do you imagine our TV primaries in the same context? - why someone shows us what has always characterized us: that blend of high culture and popular culture, which has so much to tell.

With the story we could produce serial television series quantities, and instead we are there to prop up sub-products on organized crime that after Gomorrah are all faded.

Thanks therefore to Mika for the love and respect with which he deals with Italy. And for having played Elisa's talent in the Gavoi vocal group. "

F. L.

 

 

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La Stampa

5 November 2017

http://www.lastampa.it/2017/11/05/spettacoli/tv/mika-ho-imparato-litaliano-con-lopera-e-ora-la-porto-in-tv-Ivx5UWa7ZErY9BOZ7EWUfM/pagina.html

 

Mika: “Ho imparato l’italiano con l’opera. E ora la porto in tv”

 

Nel suo spettacolo spuntano Donizetti e il regista Michieletto.

“È musica che arriva al cuore. Gli ascolti? Mi piace il rischio”

 

alberto mattioli
MILANO
 

Mika male. Ci voleva uno showman anglo-franco-americano-libanese perché si parlasse di qualcosa di arcitaliano come l’opera lirica in prima serata sulla Rai (vero che Mika è colto, poliglotta, cosmopolita: per gli standard Rai, praticamente un alieno). Tant’è: martedì a Stasera CasaMika, il suo programma su Rai2, si sentirà anche L’elisir d’amore di Donizetti. Raccontato con la complicità di Damiano Michieletto, il più importante regista lirico italiano, uno che dice di sé di «essere pop, perché l’opera è superpop» e spiega che la divulgazione «non va fatta trasmettendo nozioni, ma passione». 

 

Mika, lei è appassionato d’opera?
«Molto. Del resto, è stato il mio primo contatto con il mondo dello spettacolo. A otto anni, cantavo fra le voci bianche della Frau ohne Schatten di Strauss al Covent Garden, diretto da sir Georg Solti. A differenza di quel che molti pensano, l’opera è sì un genere antico, ma non morto».
 
In pratica, come sarà il melodramma a CasaMika?
«Parto dalla famosa sequenza di Tom Hanks in Philadelphia con la Callas che canta lo Chénier, perché con la musica lirica il rapporto è molto più intimo di quanto non sia nel pop o nel rock. Poi mi sposto nella cucina di Casa e, mentre racconto la trama dell’Elisir, dal frigorifero esce Nemorino che attacca “Quant’è bella, quant’è cara”. E comunque l’opera a CasaMika non finirà qui».
 
No?
«No. Nella puntata seguente sarò l’autista di un pulmino che va a prendere gli anziani di Casa Verdi e li riporta alla Scala: emozionante per me e per loro. E nell’ultima puntata parleremo di Butterfly».
 
Crede che l’opera sia ancora una componente dell’identità italiana?
«Secondo me, sì. In Francia a riunire il Paese c’è la Storia, in Inghilterra la Royal Family. In Italia, una cultura “alta” che però è capace di parlare a tutti. E di affascinare anche gli stranieri. Io da ragazzino studiavo canto e ho imparato le parole delle arie antiche prima di saper anche solo ordinare un caffè in italiano (e qui attacca Già il sole dal Gange di Scarlatti. Verdetto: tenorino leggero leggero ma intonatissimo, ndr).
 
In tivù, però, la musica «colta» ha una consolidata fama da ammazza ascolti...
«A CasaMika sugli ascolti siamo, come dire?, molto punk. È un programma importante e costoso, ma ci piace prendere dei rischi pur di far arrivare al cuore della gente. E l’opera lo fa, che tu abbia 13 anni o 83».
 
La sua opera preferita?
«Parsifal».
E la produzione recente che ricorda con maggior piacere?
«Il viaggio a Reims con la regia di Michieletto. Un titolo noioso che lui ha trasformato in un divertimento continuo. Dopo averlo visto, gli ho proposto di collaborare».
 
Ultima domanda: perché c’è un rapporto così stretto fra opera e omosessualità?
«Questo lo deve chiedere a Damiano, che è l’uomo meno gay che ci sia al mondo, anche se è molto amato dai gay perché è un gran figo».

L’ultima risposta spetta quindi a Michieletto: «Credo che l’opera sia soprattutto canto. E la voce è una placenta, che accoglie e culla tutti. Senza esclusioni». 

 

 

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Translation by Aann@Aann_nnina

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Il Messaggero

7 Nov 2017

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È Mika Mouse

 

Secondo appuntamento con la nuova edizione di Stasera CasaMika, stasera alle 21.20, su Rai2 con una grande novità.

Per la prima volta il grande patrimonio lirico italiano e internazionale farà il suo ingresso in un programma d'intrattenimento. Da sempre affascinato dalle trame avvincenti del teatro delle meraviglie, infatti, Mika riproporrà al grande pubblico televisivo L'Elisir d'Amore di Gaetano Donizetti. E lo farà a modo suo, con un poetico racconto che si avvale della messa in scena del prestigioso regista d'opera Damiano Michieletto e della collaborazione del Maggio Fiorentino e della sua Accademia. Sarà un momento onirico che si consumerà in pochi istanti: la furtiva lacrima che spunta dagli occhi di Adina diventerà per Mika e per gli spettatori «la meraviglia che non si può spiegare, ma solo cantare». Mika sarà affiancato da Manuel Amati (Nemorino), Eleonora Bellocci (Adina), Tommaso Barea (Belcore) e Stefano Marchisio (Dulcamara). Proseguirà anche l'appuntamento con la fiction Il ragazzo che viene dal futuro» (un progetto originale nato da un'idea di Mika e Ivan Cotroneo), che porta Mika indietro di 50 anni, nel 1967, alla scoperta di un'Italia molto diversa da quella di oggi. Come sempre, non mancheranno i grandi ospiti a partire da un sorprendente Topolino, Fiorella Mannoia, Massimo Ranieri e Francesco Gabbani.

 

 

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Mika at Radio 105 on 07 November 2017

 

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VIDEO replay

 

 

AUDIO replay

http://www.105.net/audio/105-friends/121611/Martedi.html

 

A Part of Mika talking

 

 

VIDEO peplay

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YouTube

 

 

 

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This thread is filled with great press articles :wub2:

Everyone is quite busy with making subs for Casa Mika 2 right now but hopefully they will be translated later I hope.

Mika is so open nowadays :wub2: 

Thank you for all your great shares Eriko :hug: You rock :punk: 

Edited by crazyaboutmika
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15 hours ago, Kumazzz said:

 

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Wow he looks so beautiful :wub:  I LOVE the pink coat. Am I imagining things though, or does he still sound slightly ill? It seems like he's had a lingering cold for a week and a half, poor thing.

*wraps mika in large fluffy blankets*

*takes care of mika*

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Review : Stasera CasaMika episode-2

 

Libero

  • 9 Nov 2017
  • ANTONELLA LUPPOLI

TEXT

Spoiler

Mika va male. È colpa della Littizzetto


Lo spettacolo del cantante perde spettatori rispetto all’anno scorso, quando non c’era Luciana

 

Mika e Luciana Littizzetto protagonisti dello show «Stasera Casa Mika» in onda il martedì in prima serata su Rai Due

Non c’è Mika tanto da ridere. È proprio il caso di dirlo. Ebbene sì, contro ogni previsione, lo show del cantante libanese - Stasera Casa Mika appunto - non sta regalando a Rai2 gli ascolti sperati. Anzi, sta andando maluccio: l’altro ieri sera 1.6 milioni di telespettatori per una share intorno al 7.3%. Per intenderci, non strafà, come invece era capitato meno di un anno fa.

 

Cosa è cambiato? Sono due le variabili, new entry, che stanno penalizzando il baraccone perfetto messo in piedi da Bibi Ballandi: la parte comica affidata quest’anno a Luciana Littizzetto e la collocazione in palinsesto del varietà 4.0 di cui stiamo discettando. Infatti, forse sarebbe stato meglio far passare 12 mesi giusti giusti e magari proporlo al pubblico del secondo canale verso la fine di novembre. Non solo. Non è stata certo una mossa geniale mandare in onda la prima puntata lo scorso 31 ottobre, a ridosso del primo ponte utile dopo le vacanze estive. La gente parte, esce, si concede una serata di svago e la televisione molto probabilmente resta spenta.

 

Ma torniamo alla Littizzetto che raccoglie il testimone importante di Virginia Raffaele. Nell’edizione 2016, proprio l’imitatrice romana era presenza fissa del programma nelle vesti di Paola Gilberto Do Mar, eccentrica e simpaticissima vicina di casa di Mika. Indimenticabile il suo “Miko” che ancora va per la maggiore sulla Rete. L’assenza di Virginia pesa, forse perché ha una comicità più moderna e frizzante rispetto all’attrice torinese che invece sembra essere fuori contesto. A tratti addirittura noiosa. I monologhi sono lunghi e le battute un po’ scontate. Insomma, roba che può andar bene nel salotto di Fabio Fazio. Ma giusto lì, ecco. Sembra quasi che la comica abbia accettato più per non far perdere la quota Itc2000 (agenzia di Beppe Caschetto alla quale appartengono sia lei sia la Raffaele) all’interno della trasmissione, che per altro.

 

Tutto questo pesa sugli ascolti: la curva non si impenna, si riprende appena quando Rai1 si “spegne”. Considerando che il programma costa parecchi dindini - una puntata “poco meno di 900 mila euro” (Dallatana dixit) - i numeri diventano un problema. Non solo perché chi sta dentro al piccolo schermo generalmente ha il vezzo di voler avere il maggior numero di occhi possibili addosso. Ma, anche e soprattutto perché le cifre sono decisamente inferiori rispetto a quelle stimate dalla Rai. Per gli inserzionisti pubblicitari, il programma è stato infatti bancato a 3.2 milioni di telespettatori. D’altronde, la media dello scorso anno si aggirava intorno ai 2.7 milioni (11.8% di share). Queste prime due puntate sono però intorno al milione e 700 mila (8.1%) che è più o meno la metà. Un po’ pochino, insomma.

 

Il potenziale c’è ma la zavorra comica e quella del periodo scelto per la messa in onda si fanno sentire. Eccome. Detto ciò, il programma resta tra i migliori mai visti in tv per scrittura e macchina produttiva. Lo studio è ricco e curato in ogni dettaglio. Il padrone di casa è a suo agio e carismatico. Le idee delle clip in esterna sono originali e spassose: quella di Mika in versione tassista in giro per l’Italia è molto divertente. Persino, l’inserimento di una fiction a puntate nel fil rouge della trasmissione non disturba i telespettatori, poiché non rallenta il ritmo incalzante dello show. A farlo, come detto ci pensa però Lucianina. Che peccato.

 

 

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Radio Bruno

http://www.radiobruno.it/eventi/radio-bruno-incontra-mika/

RADIO BRUNO INCONTRA MIKA

14/11/2017

Martedì 14 novembre non perderti l’intervista di Mika, dalle ore 11, insieme a Clarissa Martinelli e Antonio Valli.

 
Spoiler

E’ disponibile dal 20 ottobre, su tutte le piattaforme streaming e digital download, il brano inedito di MIKA, “IT’S MY HOUSE”, colonna sonora della nuova edizione di “Stasera CasaMika”, in onda dal 31 ottobre su RAI DUE.


“IT’S MY HOUSE”, scritta e composta da Mika insieme a Jonathan Quarmby e Fiona Bevan, è stata registrata tra Londra e Miami.

La canzone è nata durante le sessioni di scrittura estive per il suo nuovo album, che uscirà l’anno prossimo, ed è un brano che con toni festosi e divertenti, come è tipico dello stile di Mika, parla di ospitalità, accoglienza e inclusione senza barriere

…Coz my house Is your house
There’s room for you
It’s my house!

Ain’t no walls you can keep my heart
Ain’t no walls I won’t lock you out

Mika inizia la sua carriera nel 2007 con il singolo “Grace Kelly”, una hit mondiale tra le più ricorrenti ancora oggi. Con la celeberrima “Relax Take It Easy” e gli altri singoli del suo album d’esordio, “Life In Cartoon Motion”, Mika entra direttamente al 1°posto della classifica album inglese e di altri 11 paesi. Il suo secondo album “The Boy Who Knew Too Much” (2009) conferma il suo successo, entrando nella top ten di oltre 10 paesi, anche grazie alle hit “We Are Golden” e “Rain”. Il terzo album “The Origin of Love”, pubblicato nel 2012, contiene “Celebrate”, realizzata con Pharrell Williams, “Elle Me Dit” (8 settimane al vertice della classifica francese) e le hit internazionali “Underwater” e “Popular Song”, quest’ultima cantata in duetto con Ariana Grande, il cui video conta sin ora 162 milioni di visualizzazioni.

Nel 2013 Mika diventa giudice di XFactor Italia e coach nell’edizione francese di The Voice; entrambe le esperienze televisive lo trasformano in una star ancora più popolare, tanto da essere confermato per le edizioni successive. Sempre nel 2013, Mika pubblica in esclusiva per l’Italia una raccolta di successi e brani rivisitati dal titolo ”Songbook Vol. 1”, che ottiene presto il doppio disco di platino. Il disco contiene la versione italiana della hit “Stardust”, il duetto con Chiara Galiazzo, quadruplo disco di platino per le vendite digitali. L’attività concertistica lo porta a esibirsi costantemente in tour in tutti e 5 i continenti del mondo, ma Mika si occupa anche di design con la sorella Yasmine (orologi, occhiali, penne, abbigliamento, le grafiche dei suoi dischi e tutti gli allestimenti scenici dei suoi show). Nel 2015 esce il quarto album in studio, “No Place In Heaven”, una maturazione artistica verso una dimensione introspettiva e cantautorale espressa dalle celebri ballate “Good Guys” e “Last Party”, alternate alle hit radiofoniche e di YouTube “Boum Boum Boum”, “Talk About You” e “Staring At The Sun”. Il duetto con Fedez “Beautiful Disaster raggiunge il doppio disco di platino. Il singolo del video “Hurts” viene realizzato in sinergia artistica con Ivan Cotroneo per la colonna sonora del suo film “Un Bacio”. Nel 2016 pubblica in CD e DVDdue straordinari live: “Sinfonia Pop” che documenta l’eccezionale concerto orchestrale realizzato a Como con 80 elementi sinfonici diretti da Simon Leclerc e poi “Mika ❤ Paris”, registrazione del concerto/lettera d’amore a Parigi, una produzione di enorme impatto scenico ed emotivo.Sempre nel 2016 Mika debutta su RaiDue con “Stasera CasaMika”, un one-man-show in 4 serate speciali di musica, intrattenimento e racconti di un viaggio molto particolare attraverso l’Italia. La trasmissione, il cui successo è decretato da ottimi indici di ascolto, dal gradimento della critica e da cifre da capogiro sui social network (trending topic mondiale n.1su Twitter), è premiata ai Rose D’Or Awards (EBU) per il miglior varietà europeo dell’anno. Nell’autunno del 2017 Mika ritorna con una seconda stagione di “Stasera CasaMika” e il nuovo singolo “It’s My House”, sigla della trasmissione e anticipazione di un nuovo album che uscirà nel 2018. Durante la sua carriera Mika riceve numerosi premi e riconoscimenti, come Brit Awards, Grammy, Ivor Novello, Capital Radio, Q magazine, NRJ, World Music, BT, Vodafone, Virgin Media e MTV Europe, Asia, Australia e Japan Awards. In Francia riceve inoltre il prestigioso riconoscimento “Cavaliere dell’ordine delle arti e delle lettere”. Mika ha venduto oltre 10 milioni di dischi in tutto il mondo aggiudicandosi dischi d’oro e platino in oltre 32 paesi.

 

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Panorama

panorama.it/televisione/ll-vademecum-di-mika

 

On 2017/10/27 at 6:25 AM, Kumazzz said:

 

ll vademecum di Mika: dove si trova la mia gioia anarchica


Nei luoghi, nei cibi e negli oggetti cerca l’energia che sprigionano: Little Avana a Miami, il tabbouleh in tavola, la sua mini Tour Eiffel, nel camerino...

 

Canta, compone, balla, recita, cucina, suona. E con pari intensità sogna, crea, pensa, comunica... Michael Holbrook Penniman Jr., in arte Mika, classe 1983, è una figura così caleidoscopica che è difficile afferrarlo da un punto solo, anche durante questa intervista rilasciata mentre sale e scende dal palco per i preparativi del suo prossimo show.

In fondo, è comprensible che sia venuto su così "saporito" uno che, terzo di cinque fratelli, è nato in Libano, ma ha vissuto poi dentro l’ambasciata americana in Kuwait, a Parigi, Londra, Miami e New York, passando per l’Italia, col risultato di parlare inglese, francese, italiano, spagnolo, arabo e pure un po’ di cinese. E col valore aggiunto, lo diciamo noi, di aver fatto della dislessia, da cui è affetto, la chiave creativa della propria esistenza, in cui ha trovato, cinque anni fa, anche l’equilibrio per annunciare la sua omosessualità.

Dal 31 ottobre, per quattro martedì, lo rivediamo in prima serata su Rai2, nella seconda edizione del suo one man show Stasera CasaMika, accompagnato da Mel e Amira, le sue golden retriever, e da Luciana Littizzetto. Sul suo divano siederanno, tra gli altri, Dita Von Teese, Luca Argentero, Riccardo Scamarcio, Elisa e Rita Pavone.

 


Per definire la sua idea di energia usa l’espressione "gioia anarchica". A Beirut, dove la trova?
Dove non ci sono i cancelli, dove non si è soli, dove c’è la vita e i problemi si mescolano alle gioie degli amanti. Per esempio, camminando la sera nel quartiere di Achrafieh.

E a Parigi?
Vale la stessa regola. Al Marché aux puces, ma non nella parte delle bancarelle eleganti, in quella mescolata dove espongono i migranti: lì c’è di tutto.

Il punto vitale di Londra, invece?
Sono cresciuto a Soho: da ragazzo ero lì tutte le sere. Ora purtroppo è cambiato: la gentrificazione e la commercializzazione gli hanno tolto la sua gioia anarchica, sembra un Duty Free. Oggi scelgo il parco di Richmond.

E negli Usa, sua ultima patria adottiva?
A Miami, dove passo il Natale in famiglia, nella nostra grande casa a Little Avana. Sono pazzo di quel quartiere: c’è un super mix di vita vera ed è pieno di negozi cubani fantastici. South Beach, invece, è orribile.

Viene paragonato a molti miti, da Freddy Mercury a Dario Fo: l’artista preferito?
Si chiama Maurice Sendak ed è un illustratore americano di libri per bambini e non solo.

La sua canzone del cuore, in assoluto.
Sono orgoglioso di un mio brano, Underwater.

Il libro cui è più legato.
The Tao of Pooh, di Benjamin Hoff.

Il concerto più emozionante?
A Londra, nel 2001: una data del Drowned World Tour di Madonna.

La mostra più apprezzata.
Bellissima quella di Francesco Vezzoli, dedicata agli anni ’70 della Rai, allestita fino a qualche settimana fa alla Fondazione Prada di Milano.

Qual è il più bel viaggio che ricorda.
Da Manila, nelle Filippine, all’Everest, in Nepal. Con la famiglia, in occasione del Natale di qualche anno fa.

Sa cucinare? La ricetta preferita?
Sì, mi piace tanto farlo per i miei ospiti. Se dovessi scegliere un piatto su tutti, il libanese tabbouleh.

Ha dei look ricercatissimi: i suoi segreti?
Gli outfit pazzeschi di CasaMika sono curati da Pierpaolo Piccioli, direttore Creativo della Maison Valentino. Nella mia valigia, in generale, non mancano mai una camicia bianca, una azzurra, una t-shirt, un paio di pantaloni blu e un paio color kaki.

C’è un oggetto da cui non si separa mai?
Una miniatura della Tour Eiffel. È sempre con me.

Un consiglio a chi ha paura della dislessia.
All’inizio la tua vita sembra troppo difficile. Io non riuscivo né a leggere né a scrivere. Poi, col supporto di mia madre e quello della musica, sono riuscito a sviluppare una versione diversa di intelligenza, capendo che non esistono scogli insormontabili.

Il suo sorriso incanta. Come si fa ad averne uno così?
Basta muovere i muscoli della faccia. Scherzi a parte, è fondamentale seguire bene quello che dice il cuore.

 

Google translator

Spoiler

Mika's vademecum: where my anarchist joy is


In places, foods, and objects, they look for the energy they emit: Little Havana in Miami, tabbouleh on the table, its mini Eiffel Tower, in the dressing room ...

 

Sing, make up, dance, play, cook, play. And with equal intensity dreams, creates, thinks, communicates ... Michael Holbrook Penniman Jr., in art Mika, 1983, is such a kaleidoscopic figure that it is difficult to grasp it from a single point even during this interview released as it ascends and descends from the stage for the preparations for his next show.

After all, it is understandable that he came to so "tasty" one who, third of five brothers, was born in Lebanon, but then lived in the American Embassy in Kuwait, Paris, London, Miami and New York, passing through Italy, with the result of speaking English, French, Italian, Spanish, Arabic and a bit of Chinese.

And with added value, let's say we have the disadvantage of the creative key to our own existence, where he found five years ago equilibrium to announce his homosexuality.

From October 31st, on four Tuesdays, we will return to Rai2 on the first evening, in the second edition of his one man show Stasera CasaMika, accompanied by Mel and Amira, her golden retriever, and Luciana Littizzetto.

On his couch will sit among others, Dita Von Teese, Luca Argentero, Riccardo Scamarcio, Elisa and Rita Pavone.

To define his idea of energy uses the expression "anarchist joy". In Beirut, where do you find it?
Where there are no gates, where you are not alone, where life is and problems mingle with the joys of lovers.

For example, walking in the evening in the Achrafieh district.

And in Paris?
The same rule applies. At Marché aux puces, but not in the part of the elegant stalls, in the mixed one where the migrants exemplify: there is everything.

London's vital point, instead?
I grew up in Soho: as a kid I was there every night.

Unfortunately, however, it has changed: gentrification and marketing have lifted its anarchist joy, it seems like a Duty Free. Today I choose Richmond Park.

And in the USA, his last adopted country?
In Miami, where I spend Christmas in the family, in our big house in Little Havana. I'm crazy about that neighborhood:

there is a super mix of real life and is full of fantastic Cuban shops. South Beach, however, is horrible.

Is it compared to many myths, from Freddy Mercury to Dario Fo: the favorite artist?
It is called Maurice Sendak and is an American illustrator of children's books and more.

His heart song, Absolutely.
I'm proud of my song, Underwater.

The book he is most attached to.
The Tao of Pooh by Benjamin Hoff.

The most exciting concert?
In London, in 2001: a date of Madonna's Drowned World Tour.

The most appreciated exhibition.
Beautiful that of Francesco Vezzoli, dedicated to the 70's of the Rai, set up until a few weeks ago at the Prada Foundation in Milan.

What is the best trip you remember.
From Manila, to the Philippines, to Everest, Nepal. With the family, on the Christmas of a few years ago.

He knows how to cook? The favorite recipe?
Yes, I enjoy doing so for my guests. If I had to choose a plate on everyone, the Lebanese tabbouleh.

Do you have the most sought-after looks: your secrets?
CasaMika's crazy outfits are handled by Pierpaolo Piccioli, Creative Director of Valentino's Maison.

In my suitcase, in general, there is always a white shirt, a blue shirt, a t-shirt, a pair of blue trousers and a pair of khaki.

Is there an object from which it never separates?
A miniature of the Eiffel Tower. It's always with me.

A tip for those who are afraid of dyslexia.
At first your life seems too difficult. I could neither read nor write.

Then, with my mother and music support, I managed to develop a different version of intelligence, realizing that there are no insurmountable rocks.

His smile enchants. How do you get one so?
Just move the muscles of the face. Seriously, it is essential to follow well what the heart says.

 

 

 

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I do not know that the interview article has already been posted at here...

 

MYREVIEWS

30/10/2017

myreviews.it/248721_intervista-mika

 

Intervista a Mika: “Pronto per la seconda edizione di ‘Stasera Casa Mika’”

 

Mika non ha certamente bisogno di presentazione. Dal boom con “Grace Kelly”  ad oggi la sua carriera si è arricchita di successi in tutto il mondo. In Europa infatti l’artista nato in Libano è amato praticamente in ogni paese, Italia compresa. A rafforzare il legame con il nostro paese ha contribuito anche il suo ruolo come giudice di ‘X-Factor’ (veste che Mika ha ricoperto anche nell’edizione francese di ‘The Voice’) che ha permesso al cantante di farsi conoscere e apprezzare non solo per la sua musica ma anche per la sua originalissima personalità.

Ora Mika si… ripete. Dopo il successo di “Stasera Casa Mika”, lo show in prima serata sulle reti Rai che nella prima edizione ha stupito tutti, il performer libanese è pronto ad aprire nuovamente le porte della sua casa. Lo show infatti tornerà su Rai 2 con una seconda edizione ricca di interessanti novità  che vedranno l’artista impegnato in diverse vesti e affiancato, tra gli altri, anche da Luciana Littizzetto. Un format che rispolvera i classici dei primi anni della televisione italiana e che potrà farsi apprezzare da spettatori di tutte le età.

 

 

Una delle novità più importanti di questa edizione di “Stasera Casa Mika” è la nascita di una fiction interna che si svilupperà parallelamente allo show. Perché questa scelta?

È uno show che non ha un preciso meccanismo televisivo. Penso ad esempio ai talent: lì, aldilà dello spettacolo, c’è la competizione come base. In questo caso abbiamo cercato di crearne uno, che fosse originale, per questo abbiamo realizzato questa sorta di fiction che crea un perfetto meccanismo narrativo che fa da filo conduttore alle puntate. Attraverso una porta magica, torno indietro di 50 anni e mi sono divertito davvero molto. Non è un caso l’aver scelto proprio quel periodo perché gli anni ’60 sono stati fondamentali per la TV. La fiction segue lo svolgimento dello show e non è stato facile intrecciarli. Abbiamo registrato 6 minuti al giorno a Roma per farla ed era importante che comunque si unisse bene allo spettacolo senza che lo scavalcasse. È una bella sfida e non nascondo che ho acceso più di un cero in Chiesa sperando che andasse bene…

 

Uno show che piace e che è comunque molto vicino alla gente…

Parliamo di temi sociali senza paura di farlo. Ma più che temi “sociali”, li definirei forse “umani”, perché sono cose vicine a tutti. E in questo senso devo dire grazie alla Rai, che ci permette di fare tutto ciò. C’è un sentimento di squadra e di famiglia dietro questo show che raramente ho sentito prima. L’anno scorso ho incontrato persone che non fanno musica nella vita, ma per i quali la musica ricopre un ruolo fondamentale. Il viaggio che faccio in questo programma non è solo quello della fiction, in cui torno indietro nel tempo, ma è anche quello che mi permette di conoscere storie belle e interessanti. Per questa edizione sono anche andato in Sardegna e ho passato del tempo con un uomo che fa il pastore. È stata un’esperienza importante e profonda, anche perché si tratta di uno dei lavori più iconici della nostra storia.

 

Altra novità di questa edizione la presenza di Luciana Littizzetto. Che ruolo ricoprirà?

Già nella prima edizione parlavo molto con il pubblico durante i fuori-onda. Quest’anno abbiamo voluto ampliare anche questa parte unendo le due fasi, grazie anche alla presenza di Luciana Littizzetto. Luciana non si può contenere, fa quello che vuole, in maniera del tutto spontanea.

 

A cosa ti sei ispirato per la creazione di questo programma?

Ho guardato molti show degli anni ’60. È chiaro però che conosco solo frammenti di vecchi programmi o personaggi della TV dell’epoca, italiana e non, però ho cercato di prendere ispirazione e di mettere assieme quello che ho imparato per creare un bello spettacolo.

 

La prima edizione è stata un successo. Senti un po’ la pressione di doverti ripetere?

La logica degli ascolti ovviamente persiste e speriamo di poter replicare quanto fatto con la prima edizione. Quando prepari uno show o un disco, c’è sempre un rischio. Per questo bisogna rischiare con coscienza e senza rimorsi. Cerco di fare sempre qualcosa di particolare e di re-inventarmi in ogni veste. Un po’ di ansia poi ovviamente c’è, specie quando faccio qualcosa di nuovo, ma la cosa importante è che ci sia sempre la musica, perché è la cosa che riesce a mettere sempre tutto in ordine.

 

Questione ospiti. C’è qualcuno che ti sarebbe piaciuto avere?

Mi sarebbe piaciuto avere gli U2. Dovevano venire, poi però non si è potuto per questioni di impegni che non coincidevano.

Anche per i Thirty Seconds to Mars è andata così. La cosa che più mi interessava però era trovare ospiti che volessero davvero partecipare, perché la senti la differenza quando un artista ha voglia di farlo.


Cantante, presentatore e, per certi versi, anche attore. Hai avuto modo di cimentarti in diversi ruoli in questo mondo, che consigli vorresti dare ai giovani che ti seguono?

Ai giovani mi sento solo di dire: affrontate le vostre paure. Se hai paura stai facendo la cosa giusta. Non bisogna puntare a un successo momentaneo, le cose che ci possono sembrare inizialmente inutili o più noiose sono quelle che ci possono dare più soddisfazioni. All’inizio rimasi davvero sorpreso del successo e non vi nascondo che forse serve tutta una carriera per capire come gestirlo. Ora, come all’inizio, cerco sempre di collaborare con qualcuno che mi aiuti a capire anche chi sono. La mia storia è un po’ “alternativa”, è come se avessi una carriera diversa in ogni paese, ma ciò non toglie che sono sempre io. E anche dietro questo show ci sono dietro io e spero possa coinvolgere tutti coloro che da casa lo seguiranno.

 

Google translator

Spoiler

Interview with Mika: "Ready for the second edition of 'Stasera Casa Mika'"

 

Mika certainly does not need presentation. From the boom with "Grace Kelly" to this day, his career has been enriched by successes all over the world.

In Europe, the artist born in Lebanon is loved in virtually every country, including Italy. To strengthen the bond with our country has also contributed to his role as a judge of 'X-Factor' (Mika has also played in the French edition of 'The Voice') that allowed the singer to get to know and appreciate only for his music but also for his very original personality.

Now Mika is ... repeating. After the success of "Stasera Casa Mika", the premiere show on the Rai networks, which in the first edition has amazed everyone, the Lebanese performer is ready to open the doors of his home again. The show will in fact return to Rai 2 with a second edition full of interesting novelties that will see the artist engaged in different clothes and, among other things, also by Luciana Littizzetto. A format that scatters the classics of the early years of Italian television and can be appreciated by viewers of all ages.

 

One of the most important novelties of this edition of "Tonight Casa Mika" is the birth of an internal fiction that will develop in parallel with the show. Why this choice?

 

It is a show that does not have a precise television mechanism. I think, for example, of talents: there, after the show, there is competition as a base.

In this case, we tried to create one, which was original, for this we have realized this kind of fiction that creates a perfect narrative mechanism that makes the lead in the bets. Through a magic door, I go back 50 years and I really enjoyed it. It is no coincidence that you have just chosen that period because the '60s were fundamental to TV.

Fiction follows the performance of the show and it was not easy to interweave them. We recorded 6 minutes a day in Rome to make it, and it was important that it would join the show well without overcoming it.

It's a good challenge and I do not hide that I switched more than a bow in Church hoping it would be fine ...

 

A show that likes it and is still very close to people ...

 

We talk about social issues without fear of doing so. But more than "social" themes, I would call them "human" because they are close to everyone.

And in that sense I have to say thanks to RAI, which allows us to do all this. There is a team and family feeling behind this show that I rarely heard before.

Last year I met people who do not make music in life, but for which music plays a key role. The journey I do in this program is not just the one of fiction, where I go back in time, but it is also what allows me to know beautiful and interesting stories.

For this edition I also went to Sardinia and I spent time with a man who makes the pastor. It was an important and profound experience, also because it is one of the most iconic work of our history.

 

Another novelty of this edition is the presence of Luciana Littizzetto. What role will it cover?

Already in the first edition I talked a lot with the audience during out-wave.

This year we wanted to expand this part by joining the two phases, thanks also to the presence of Luciana Littizzetto.

Luciana can not be contained, does what she wants, totally spontaneous.

What inspired you to create this program?

I've watched many 60s shows. It's clear, however, that I know only fragments of old TV shows or TV shows of the time, Italian and not, but I tried to take inspiration and put together what I learned to create a beautiful show.

The first edition was a success. Do you feel the pressure of having to repeat yourself?

The logic of listening obviously persists and we hope to be able to replicate what we did with the first edition.

When you prepare a show or disc, there is always a risk. This is why you have to risk with conscience and without remorse.

I try to do something special and to re-invent in every dress. There is, of course, some anxiety, especially when I do something new, but the important thing is that there is always music, because it is the thing that can always put everything in order.

Guest question. Is there anyone you would have liked to have?

I would have liked to have the U2. They had to come, but then there was no question of commitments that did not coincide.

Thirty Seconds to Mars also went this way.

The thing I was most interested in was, however, to find guests who really wanted to participate because they felt the difference when an artist wanted to do it.
 

Singer, presenter and, in some ways, actor as well.

You've got to get involved in different roles in this world, what advice would you give to the young people who follow you?

To young people I just have to say: deal with your fears.

If you're afraid you're doing the right thing.

We need not point to a momentary success, things that may seem useless or boring at first are the ones that can give us more satisfaction.

At first I was really surprised by the success and I do not conceal that maybe a whole career is needed to understand how to handle it.

Now, as at the beginning, I always try to collaborate with someone who helps me understand who I am.

My story is a bit 'alternative', it's as if I had a different career in every country, but that does not mean I'm always myself. And even behind this show are behind me and I hope to involve all those who will follow it from home.

 

 

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Radio Bella & Monella

  • November 20, 2017
  • 17:30 - 18:30 UTC+01

REPLAY : MixCloud

 

 

 

Lunedì 20 novembre alle ore 16.30 su Bellla & Monella andrà in onda l'intervista fatta a MIKA, impegnato nella trasmissione televisiva "Casa Mika".

Che cosa racconterà l'artista ai nostri microfoni?
Seguite l'intervista sulle nostre frequenze o su www.belllaemonella.it

 

*****************************************

 

On Monday, November 20, at 5.30 pm Bellla & Monella will air the interview with MIKA, involved in the TV show "Casa Mika".

What will the artist tell us about our microphones?
Follow the interview on our frequencies or on
www.belllaemonella.it

 

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Edited by Kumazzz
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Radio Bruno

On 2017/11/11 at 10:28 AM, Kumazzz said:

Radio Bruno

http://www.radiobruno.it/eventi/radio-bruno-incontra-mika/

RADIO BRUNO INCONTRA MIKA

14/11/2017

Martedì 14 novembre non perderti l’intervista di Mika, dalle ore 11, insieme a Clarissa Martinelli e Antonio Valli.

 
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E’ disponibile dal 20 ottobre, su tutte le piattaforme streaming e digital download, il brano inedito di MIKA, “IT’S MY HOUSE”, colonna sonora della nuova edizione di “Stasera CasaMika”, in onda dal 31 ottobre su RAI DUE.


“IT’S MY HOUSE”, scritta e composta da Mika insieme a Jonathan Quarmby e Fiona Bevan, è stata registrata tra Londra e Miami.

La canzone è nata durante le sessioni di scrittura estive per il suo nuovo album, che uscirà l’anno prossimo, ed è un brano che con toni festosi e divertenti, come è tipico dello stile di Mika, parla di ospitalità, accoglienza e inclusione senza barriere

…Coz my house Is your house
There’s room for you
It’s my house!

Ain’t no walls you can keep my heart
Ain’t no walls I won’t lock you out

Mika inizia la sua carriera nel 2007 con il singolo “Grace Kelly”, una hit mondiale tra le più ricorrenti ancora oggi. Con la celeberrima “Relax Take It Easy” e gli altri singoli del suo album d’esordio, “Life In Cartoon Motion”, Mika entra direttamente al 1°posto della classifica album inglese e di altri 11 paesi. Il suo secondo album “The Boy Who Knew Too Much” (2009) conferma il suo successo, entrando nella top ten di oltre 10 paesi, anche grazie alle hit “We Are Golden” e “Rain”. Il terzo album “The Origin of Love”, pubblicato nel 2012, contiene “Celebrate”, realizzata con Pharrell Williams, “Elle Me Dit” (8 settimane al vertice della classifica francese) e le hit internazionali “Underwater” e “Popular Song”, quest’ultima cantata in duetto con Ariana Grande, il cui video conta sin ora 162 milioni di visualizzazioni.

Nel 2013 Mika diventa giudice di XFactor Italia e coach nell’edizione francese di The Voice; entrambe le esperienze televisive lo trasformano in una star ancora più popolare, tanto da essere confermato per le edizioni successive. Sempre nel 2013, Mika pubblica in esclusiva per l’Italia una raccolta di successi e brani rivisitati dal titolo ”Songbook Vol. 1”, che ottiene presto il doppio disco di platino. Il disco contiene la versione italiana della hit “Stardust”, il duetto con Chiara Galiazzo, quadruplo disco di platino per le vendite digitali. L’attività concertistica lo porta a esibirsi costantemente in tour in tutti e 5 i continenti del mondo, ma Mika si occupa anche di design con la sorella Yasmine (orologi, occhiali, penne, abbigliamento, le grafiche dei suoi dischi e tutti gli allestimenti scenici dei suoi show). Nel 2015 esce il quarto album in studio, “No Place In Heaven”, una maturazione artistica verso una dimensione introspettiva e cantautorale espressa dalle celebri ballate “Good Guys” e “Last Party”, alternate alle hit radiofoniche e di YouTube “Boum Boum Boum”, “Talk About You” e “Staring At The Sun”. Il duetto con Fedez “Beautiful Disaster raggiunge il doppio disco di platino. Il singolo del video “Hurts” viene realizzato in sinergia artistica con Ivan Cotroneo per la colonna sonora del suo film “Un Bacio”. Nel 2016 pubblica in CD e DVDdue straordinari live: “Sinfonia Pop” che documenta l’eccezionale concerto orchestrale realizzato a Como con 80 elementi sinfonici diretti da Simon Leclerc e poi “Mika ❤ Paris”, registrazione del concerto/lettera d’amore a Parigi, una produzione di enorme impatto scenico ed emotivo.Sempre nel 2016 Mika debutta su RaiDue con “Stasera CasaMika”, un one-man-show in 4 serate speciali di musica, intrattenimento e racconti di un viaggio molto particolare attraverso l’Italia. La trasmissione, il cui successo è decretato da ottimi indici di ascolto, dal gradimento della critica e da cifre da capogiro sui social network (trending topic mondiale n.1su Twitter), è premiata ai Rose D’Or Awards (EBU) per il miglior varietà europeo dell’anno. Nell’autunno del 2017 Mika ritorna con una seconda stagione di “Stasera CasaMika” e il nuovo singolo “It’s My House”, sigla della trasmissione e anticipazione di un nuovo album che uscirà nel 2018. Durante la sua carriera Mika riceve numerosi premi e riconoscimenti, come Brit Awards, Grammy, Ivor Novello, Capital Radio, Q magazine, NRJ, World Music, BT, Vodafone, Virgin Media e MTV Europe, Asia, Australia e Japan Awards. In Francia riceve inoltre il prestigioso riconoscimento “Cavaliere dell’ordine delle arti e delle lettere”. Mika ha venduto oltre 10 milioni di dischi in tutto il mondo aggiudicandosi dischi d’oro e platino in oltre 32 paesi.

 

 

 

Gallery

http://www.radiobruno.it/foto-gallery/#A-Ospiti/A-Mika

 

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Edited by Kumazzz
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1 hour ago, tiibet said:

Love his hair :wub2: Thanks Eriko :flowers2: Any summary about this interview? Anything new? 

 

I've recorded the audio, but missed a few minutes of beginning....:doh:

Probably the Radio Bruno will upload a video file to YouTube soon.  /RadioBruno/videos

 

 

 

 

It's the AUDIO file if you need ( sorry I can't understand Italian ) .

http://www.mediafire.com/file/as4r7czmv326l33/2017.11.14_Radio_Bruno.m4a

 

 

Edited by Kumazzz
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