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Mika in Italian press - 2023


Kumazzz

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9 minutes ago, Hero said:

In English, we'd say he's got "ants in his pants". With an itchy bum, you need to see a doctor. :lmfao:

 

well, if you got ants in your pants, it might be itchy... :lmfao:

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On 7/22/2023 at 11:43 PM, mellody said:

 

Corriere della Sera

 

22 luglio 2023 (modifica il 22 luglio 2023 | 19:59)

 

Mika, energia e rinascita: «Finalmente il pubblico italiano è entrato nel mio mondo»

Il cantautore e showman chiude il suo tour al No Borders Music Festival: «D’ora in poi non avrò più paura di essere me stesso»

Il rapporto di Mika con l’Italia è lungo e consolidato. Eppure solo con il tour di quest’estate, che si chiude domenica 23 al No Borders Music Festival, lo showman si è sentito «scoperto» dal pubblico, inondato da un’energia forte e profonda.

Com’è andata?

 

«È stata una bella sorpresa. Ho avuto la sensazione che le persone scoprissero adesso la mia maniera di comunicare sul palco perché prima non c’era stata l’opportunità di farlo. Magari mi avevano visto in tv, ma la tv è un’altra cosa».

Cosa succede sul palco?

«C’è l’eclettismo della mia musica: si ride, si piange, si salta come a un rave a Ibiza, e per me questo mix di serio, assurdo, ironia ed emozione è molto importante. Così per la prima volta il pubblico italiano è entrato nel mio mondo, so che è strano perché ho fatto tanti concerti qua. Ma i palasport sono diversi dai festival estivi».

È stata una rinascita?

«Assolutamente e ha cambiato il mio rapporto con questo Paese, lo dico senza esagerare. Finalmente in Italia ho potuto ritrovare l’energia che trovo ai festival in Francia, in Asia o in America. Questo cambierà la mia maniera di comunicare con l’Italia, in tutti gli aspetti».

In che modo?

 

«Non avrò mai più paura di essere me stesso».

È diventato virale un suo duetto con una ragazza cieca che era al concerto di Matera: che legami si sono creati col pubblico?

«Ci sono stati momenti pazzeschi. Ai miei concerti c’è la tradizione di portare cartelli con domande, messaggi e richieste. Nel suo caso non ho capito che lei non vedesse finché non è arrivata sul palco e duettare è stato molto intenso. Ma poi ci sono state persone che sono venute a suonare o ballare, altre con look identici ai miei, un’infermiera ha recitato una poesia. È successo di tutto. A Umbria Jazz ho spostato il pianoforte in mezzo al pubblico 10 minuti prima dell’inizio, e tutto questo ha reso ogni show diverso».

Come cambia il suo modo di stare sul palco in relazione al contesto?

«Cambia tutto: gestualità, vestiti, scaletta. Un concerto come quello di No Borders, alle 14, nel pieno della luce del giorno, porta un senso di infinito. Il pubblico è molto vicino e ci vuole armonia con il luogo. L’artista deve essere sempre provocato e anche questa è provocazione. Si deve arrivare quasi al disagio perché nel disagio c’è più creatività e meno premeditazione. Un contesto naturalistico come questo crea una sorta di nudismo spirituale».

 

No Borders, senza confini: è calzante per lei, cittadino del mondo e artista pieno di contaminazioni?

«Io sono ossessionato dai confini perché penso che la creatività e l’arte siano la maniera più poetica e forte di eroderli, scavalcarli e smontarli. In un mondo che sta cambiando velocemente penso che rimuoverli sia una follia, sono lì anche perché si spinga, provochi e contamini da un lato all’altro».

L’idea dei confini richiama quella delle migrazioni.

«Anche lì è impossibile pensare di non avere confini, ma la storia dell’essere umano è quella dei suoi movimenti e gli scambi fra i Paesi permettono di far passare luce. Non a caso i momenti più oscuri sono stati quelli in cui i confini erano meno permeabili e sono coincisi con i muri».

Ha raccontato che gli ultimi anni non sono stati facili, a livello artistico e personale. Il peggio è passato?

«Con lo slogan del tour, “may your head always bloom”, avevo lanciato una sfida prima di tutto a me stesso, cioè proprio quella di far fiorire la mia testa. E il fatto che io ora sia in una fase di ricerca è un segnale che forse sì, sta passando. Sento una creatività feroce e due anni fa non avrei potuto dirlo».

Ad agosto compirà 40 anni: come li vive?

«Me ne frego. Se me l’avessero chiesto due anni fa avrei risposto che era un numero importante, ma ora che il mio processo creativo è tornato feroce non ci penso proprio».

Non è una bella età?

 

«No, è una via di mezzo di m... Non è un numero abbastanza piccolo per sentirsi giovani e naïf e non è abbastanza alto per essere saggi o maturi».

Ma lei come si sente?

«Mi sento un po’ pericoloso, in senso buono. Nel senso in cui tutto è possibile».

Si farà un regalo?

«Non ho bisogno di un regalo, ma ho trovato una taverna in Grecia in cui si mangia a piedi nudi sulla spiaggia, con marito e moglie in cucina. E questa secondo me, in tutta la sua semplicità (e anche un po’ di scomodità) è la cosa più bella che possa fare».

 

:uk: Google translator

Mika, energy and rebirth: «The Italian public has finally entered my world»

 

The singer-songwriter and showman closes his tour at the No Borders Music Festival: «From now on I will no longer be afraid to be myself»

 

Mika's relationship with Italy is long and consolidated. Yet only with this summer's tour, which ends on Sunday 23rd at the No Borders Music Festival, did the showman feel "discovered" by the public, flooded with a strong and profound energy.

 

How did it go?

 

«It was a nice surprise. I had the feeling that people were now discovering my way of communicating on stage because there hadn't been an opportunity to do that before. Maybe they had seen me on TV, but TV is another thing.»

 

What happens on stage?

 

«There is the eclecticism of my music: you laugh, you cry, you jump like at a rave in Ibiza, and for me this mix of serious, absurd, irony and emotion is very important. So for the first time the Italian public entered my world, I know it's strange because I've done so many concerts here. But sports halls are different from summer festivals».

 

Was it a rebirth?

 

«Absolutely and it has changed my relationship with this country, I say this without exaggerating. Finally in Italy I was able to rediscover the energy that I find at festivals in France, Asia or America. This will change my way of communicating with Italy, in all aspects»

 

How?

 

«I'll never be afraid to be myself again.»

 

A duet of yours with a blind girl who was at the Matera concert went viral: what ties have you created with the public?

 

«There were crazy moments. At my concerts there is a tradition of carrying signs with questions, messages and requests. In her case I didn't understand that she didn't see until she arrived on stage and the duet was very intense. But then there were people who came to play or dance, others with identical looks to mine, a nurse recited a poem. Everything happened. At Umbria Jazz I moved the piano into the audience 10 minutes before the start, and all this made each show different».

 

How does your way of being on stage change in relation to the context?

 

«Everything changes: gestures, clothes, lineup. A concert like that of No Borders, at 2 pm, in full daylight, brings a sense of infinity. The public is very close and harmony with the place is needed. The artist must always be provoked and this too is provocation. You have to almost get to discomfort because in discomfort there is more creativity and less premeditation. A naturalistic context like this creates a sort of spiritual nudism».

 

No Borders, without borders: is it fitting for you, citizen of the world and artist full of contaminations?

 

«I am obsessed with borders because I think that creativity and art are the most poetic and strongest way to erode, override and dismantle them. In a world that is changing rapidly, I think removing them is madness, they are also there to push, provoke and contaminate from one side to the other.»

 

The idea of borders recalls that of migrations.

 

«Even there it is impossible to think of having no borders, but the history of the human being is that of his movements and exchanges between countries allow light to pass through. It is no coincidence that the darkest moments were those in which the borders were less permeable and coincided with the walls».

 

You said that the last few years have not been easy, on an artistic and personal level. The worst is over?

 

«With the slogan of the tour, "may your head always bloom", I had first of all launched a challenge to myself, that is, precisely to make my head bloom. And the fact that I am now in a research phase is a sign that perhaps yes, it is passing. I feel a ferocious creativity and two years ago I could not have said it».

 

He will turn 40 in August: how does he live it?

 

«I do not care. If they had asked me two years ago I would have answered that it was an important number, but now that my creative process is fierce again I really don't think about it».

 

Isn't that a good age?

 

«No, it's somewhere in between m... It's not a small enough number to feel young and naive and it's not high enough to be wise or mature.»

 

 

But how does he feel?

 

«I feel a little dangerous, in a good way. In the sense that anything is possible.»

 

Will he get himself a gift?

 

“I don't need a gift, but I found a tavern in Greece where you eat barefoot on the beach, with husband and wife cooking. And this in my opinion, in all its simplicity (and even a little inconvenience) is the most beautiful thing I can do»

 

Corriere della Sera

 

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4 hours ago, Kumazzz said:

 

Corriere della Sera

 

22 luglio 2023 (modifica il 22 luglio 2023 | 19:59)

 

Mika, energia e rinascita: «Finalmente il pubblico italiano è entrato nel mio mondo»

Il cantautore e showman chiude il suo tour al No Borders Music Festival: «D’ora in poi non avrò più paura di essere me stesso»

Il rapporto di Mika con l’Italia è lungo e consolidato. Eppure solo con il tour di quest’estate, che si chiude domenica 23 al No Borders Music Festival, lo showman si è sentito «scoperto» dal pubblico, inondato da un’energia forte e profonda.

Com’è andata?

 

«È stata una bella sorpresa. Ho avuto la sensazione che le persone scoprissero adesso la mia maniera di comunicare sul palco perché prima non c’era stata l’opportunità di farlo. Magari mi avevano visto in tv, ma la tv è un’altra cosa».

Cosa succede sul palco?

«C’è l’eclettismo della mia musica: si ride, si piange, si salta come a un rave a Ibiza, e per me questo mix di serio, assurdo, ironia ed emozione è molto importante. Così per la prima volta il pubblico italiano è entrato nel mio mondo, so che è strano perché ho fatto tanti concerti qua. Ma i palasport sono diversi dai festival estivi».

È stata una rinascita?

«Assolutamente e ha cambiato il mio rapporto con questo Paese, lo dico senza esagerare. Finalmente in Italia ho potuto ritrovare l’energia che trovo ai festival in Francia, in Asia o in America. Questo cambierà la mia maniera di comunicare con l’Italia, in tutti gli aspetti».

In che modo?

 

«Non avrò mai più paura di essere me stesso».

È diventato virale un suo duetto con una ragazza cieca che era al concerto di Matera: che legami si sono creati col pubblico?

«Ci sono stati momenti pazzeschi. Ai miei concerti c’è la tradizione di portare cartelli con domande, messaggi e richieste. Nel suo caso non ho capito che lei non vedesse finché non è arrivata sul palco e duettare è stato molto intenso. Ma poi ci sono state persone che sono venute a suonare o ballare, altre con look identici ai miei, un’infermiera ha recitato una poesia. È successo di tutto. A Umbria Jazz ho spostato il pianoforte in mezzo al pubblico 10 minuti prima dell’inizio, e tutto questo ha reso ogni show diverso».

Come cambia il suo modo di stare sul palco in relazione al contesto?

«Cambia tutto: gestualità, vestiti, scaletta. Un concerto come quello di No Borders, alle 14, nel pieno della luce del giorno, porta un senso di infinito. Il pubblico è molto vicino e ci vuole armonia con il luogo. L’artista deve essere sempre provocato e anche questa è provocazione. Si deve arrivare quasi al disagio perché nel disagio c’è più creatività e meno premeditazione. Un contesto naturalistico come questo crea una sorta di nudismo spirituale».

 

No Borders, senza confini: è calzante per lei, cittadino del mondo e artista pieno di contaminazioni?

«Io sono ossessionato dai confini perché penso che la creatività e l’arte siano la maniera più poetica e forte di eroderli, scavalcarli e smontarli. In un mondo che sta cambiando velocemente penso che rimuoverli sia una follia, sono lì anche perché si spinga, provochi e contamini da un lato all’altro».

L’idea dei confini richiama quella delle migrazioni.

«Anche lì è impossibile pensare di non avere confini, ma la storia dell’essere umano è quella dei suoi movimenti e gli scambi fra i Paesi permettono di far passare luce. Non a caso i momenti più oscuri sono stati quelli in cui i confini erano meno permeabili e sono coincisi con i muri».

Ha raccontato che gli ultimi anni non sono stati facili, a livello artistico e personale. Il peggio è passato?

«Con lo slogan del tour, “may your head always bloom”, avevo lanciato una sfida prima di tutto a me stesso, cioè proprio quella di far fiorire la mia testa. E il fatto che io ora sia in una fase di ricerca è un segnale che forse sì, sta passando. Sento una creatività feroce e due anni fa non avrei potuto dirlo».

Ad agosto compirà 40 anni: come li vive?

«Me ne frego. Se me l’avessero chiesto due anni fa avrei risposto che era un numero importante, ma ora che il mio processo creativo è tornato feroce non ci penso proprio».

Non è una bella età?

 

«No, è una via di mezzo di m... Non è un numero abbastanza piccolo per sentirsi giovani e naïf e non è abbastanza alto per essere saggi o maturi».

Ma lei come si sente?

«Mi sento un po’ pericoloso, in senso buono. Nel senso in cui tutto è possibile».

Si farà un regalo?

«Non ho bisogno di un regalo, ma ho trovato una taverna in Grecia in cui si mangia a piedi nudi sulla spiaggia, con marito e moglie in cucina. E questa secondo me, in tutta la sua semplicità (e anche un po’ di scomodità) è la cosa più bella che possa fare».

 

:uk: Google translator

Mika, energy and rebirth: «The Italian public has finally entered my world»

 

The singer-songwriter and showman closes his tour at the No Borders Music Festival: «From now on I will no longer be afraid to be myself»

 

Mika's relationship with Italy is long and consolidated. Yet only with this summer's tour, which ends on Sunday 23rd at the No Borders Music Festival, did the showman feel "discovered" by the public, flooded with a strong and profound energy.

 

How did it go?

 

«It was a nice surprise. I had the feeling that people were now discovering my way of communicating on stage because there hadn't been an opportunity to do that before. Maybe they had seen me on TV, but TV is another thing.»

 

What happens on stage?

 

«There is the eclecticism of my music: you laugh, you cry, you jump like at a rave in Ibiza, and for me this mix of serious, absurd, irony and emotion is very important. So for the first time the Italian public entered my world, I know it's strange because I've done so many concerts here. But sports halls are different from summer festivals».

 

Was it a rebirth?

 

«Absolutely and it has changed my relationship with this country, I say this without exaggerating. Finally in Italy I was able to rediscover the energy that I find at festivals in France, Asia or America. This will change my way of communicating with Italy, in all aspects»

 

How?

 

«I'll never be afraid to be myself again.»

 

A duet of yours with a blind girl who was at the Matera concert went viral: what ties have you created with the public?

 

«There were crazy moments. At my concerts there is a tradition of carrying signs with questions, messages and requests. In her case I didn't understand that she didn't see until she arrived on stage and the duet was very intense. But then there were people who came to play or dance, others with identical looks to mine, a nurse recited a poem. Everything happened. At Umbria Jazz I moved the piano into the audience 10 minutes before the start, and all this made each show different».

 

How does your way of being on stage change in relation to the context?

 

«Everything changes: gestures, clothes, lineup. A concert like that of No Borders, at 2 pm, in full daylight, brings a sense of infinity. The public is very close and harmony with the place is needed. The artist must always be provoked and this too is provocation. You have to almost get to discomfort because in discomfort there is more creativity and less premeditation. A naturalistic context like this creates a sort of spiritual nudism».

 

No Borders, without borders: is it fitting for you, citizen of the world and artist full of contaminations?

 

«I am obsessed with borders because I think that creativity and art are the most poetic and strongest way to erode, override and dismantle them. In a world that is changing rapidly, I think removing them is madness, they are also there to push, provoke and contaminate from one side to the other.»

 

The idea of borders recalls that of migrations.

 

«Even there it is impossible to think of having no borders, but the history of the human being is that of his movements and exchanges between countries allow light to pass through. It is no coincidence that the darkest moments were those in which the borders were less permeable and coincided with the walls».

 

You said that the last few years have not been easy, on an artistic and personal level. The worst is over?

 

«With the slogan of the tour, "may your head always bloom", I had first of all launched a challenge to myself, that is, precisely to make my head bloom. And the fact that I am now in a research phase is a sign that perhaps yes, it is passing. I feel a ferocious creativity and two years ago I could not have said it».

 

He will turn 40 in August: how does he live it?

 

«I do not care. If they had asked me two years ago I would have answered that it was an important number, but now that my creative process is fierce again I really don't think about it».

 

Isn't that a good age?

 

«No, it's somewhere in between m... It's not a small enough number to feel young and naive and it's not high enough to be wise or mature.»

 

 

But how does he feel?

 

«I feel a little dangerous, in a good way. In the sense that anything is possible.»

 

Will he get himself a gift?

 

“I don't need a gift, but I found a tavern in Greece where you eat barefoot on the beach, with husband and wife cooking. And this in my opinion, in all its simplicity (and even a little inconvenience) is the most beautiful thing I can do»

 

Corriere della Sera

 

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Goigest

IG story

https://www.instagram.com/stories/goigest/3152841885924522578/

 

Corriere della Sera

 

 

 

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OGGI

https://www.oggi.it/video/personaggi/2023/07/24/mika-lultima-tappa-del-suo-tour-e-al-no-borders-music-festival-oggi-sono-felice/

24 luglio 2023

Mika, l’ultima tappa del suo tour è al No Borders Music Festival: “Oggi sono felice”

Mika è uno dei protagonisti del festival della “musica senza confini”, il No Borders Music Festival.

A margine della sua esibizione, racconta l’ultima tappa del suo tour: le emozioni, il nuovo capitolo della sua vita e l’esibizione nella natura. – leggi (Giulia Perona – Luca Lemma)

 

Mika, the last stop of his tour is at the No Borders Music Festival: "Today I'm happy"

 

Mika is one of the protagonists of the "music without borders", the No Borders Music Festival.

On the sidelines of her performance, she talks about the last stage of her tour: the emotions, the new chapter of her life and the performance in nature. – lread(Giulia Perona – Luca Lemma)

 

 

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Il Foglio
 
29 Luglio 2023
 

 

 

WOODSTOCK TRA I MONTI
Al confine con Austria e Slovenia, trentasei ore di concerti rock, droga (panini imbottiti) e foto da fare invidia

 

A rriva la soffiata: sono là. Sguardo complice. “Me ne sparo almeno tre: mi voglio sballare!”. Serve roba forte per godersi questa Woodstock al meglio. Basta seguire gli occhi eccitati della tribù. I pusher sono ben forniti. E le opzioni sono due. Per cominciare c’è il pulled pork – spalla di maiale sfilacciata con coleslaw, la tipica insalata di cavolo e carote, più salsa barbecue a innaffiare il tutto.

 

Un panino vagamente lisergico: c’è chi lo chiama Hofmann, in onore del padre dell’Lsd. Fila silenziosa – e chilometrica – alle casette di legno, tipo pifferaio di Hamelin. Basta il profumo, in effetti. Tutti in attesa della dose di piacere, a base di carboidrati e proteine. Manca poco alle 14. Le casse stanno per pompare, occorre caricarsi: “Dammene cinque”.

 

Oppure – ma qui si entra in un’espe - rienza davvero mistica – c’è il frico: patate, cipolle e formaggio Montasio fuso mischiati e sciolti insieme (digestione prevista entro una settimana, ma questo è vero sesso-droga-rock’n roll in unico piatto). Paura e delirio tra le montagne: ora la festa può iniziare. Non esiste contróra quassù. Tutto è capovolto: 18 gradi alle due di pomeriggio, concerti – e che concerti – incastonati tra vette e laghi turchesi. Telefonate di sfottò ai malcapitati rimasti a Roma: “Come va? Fa caldo, abbi pazienza: è luglio”. Armocromia naturale tutto intorno. Il presepe in questione tende così tanto al bello che a nessuno passa per la mente di buttare per terra finanche uno spillo.

Tuttavia Legambiente ha tutti gli anni qualcosa da ridire per una polemica che è come la pizza: mare e monti (basta ricordarsi della cagnara scatenata da mondi ambientalisti un po’ esagitati contro i “Jova Beach Party”).

 

Tutto è maledettamente instagrammabile. E non a caso spunterà nel weekend anche Chiara Maci, nostra signora della forchetta, la Chiara Ferragni della gastronomia, ma soprattutto, o forse anche, volto tv consolidato ai fornelli. “Possiamo farci un selfie?”. “Certo”. Così per due giorni. Insomma, si chiama “No Borders Music Festival”: ospiti internazionali, pubblico da mezza Europa, enogastronomia (di sera anche stellata). E’ l’edizione numero ventotto. Racconta chi ne sa che, per una particolare conformazione del territorio, ci troviamo tra le località più fredde d’Italia, anche se siamo sotto i mille metri. In inverno ma anche – e questo sì che è un superbonus – in estate, specie questa estate. Altro che Twiga, Papeete e Santa Marinella: Laghi di Fusine, Tarvisio, Udine, Friuli-Venezia Giulia. Un’ora e mezza da Trieste. Siamo ai confini del “Fedriga - stan”, ma comunque sempre nella sua terra, esilio dorato. Tanto che di domenica, nel giorno dello show di quel Peter Pan di Mika, comparirà anche il governatore leghista dal volto simpatico, con moglie e prole al seguito. Non è il pratone di Pontida: è molto meglio. Chissà se lo pensa anche lui, mentre deve badare ai figli che scorrazzano in lungo e in largo. L’altra faccia del Carroccio viene spesso qui per rigenerarsi, o forse per ecologia mentale. E’ il suo buen rifugio: ha un terreno con una casa proprio a Camporosso in Valcanale, altra cartolina qui accanto. Eppure una settimana più tardi (oggi per chi legge) dovrà lasciare questa arietta fresca per fare rotta su Cervia-Milano Marittima, riviera romagnola, per la consueta festa della Lega, passata alle cronache come quella del Papeete. Quassù comunque niente mojito, sia chiaro. Si bevono, e tante, birre. Ma anche spritz e hugo (drink locale a base di prosecco, sciroppo di fiori di sambuco, seltz e foglie di menta).

 

Per raggiungere la bellezza occorre faticare, e questo si sa. Dunque se ti vuoi godere un’esperienza che poi racconterai alla mamma e agli amici immersi nella calura, devi salire a piedi o in bici dal paese, Tarvisio, su su fino ai laghi. Google Maps informa: l’Austria dista cinque chilometri, la Slovenia sei. Chiamate di corsa il ministro della Sanità tedesco Karl Lauterbach, ditegli di non ascoltare i first gentleman alla tv, ma di fermarsi in questa Open to meraviglia. E’ meta-turismo: si mangia, si beve, si balla, si canta. E viceversa, con l’ordine che più si preferisce. E la foresta, pietrificata e millenaria come da didascalia delle brochure, ti guarda. Che magia questa montagna. In un attimo si è in zona Thomas Mann (classicone da citare a cena in un impeto di banalità) e si capisce meglio (forse) la scelta di vita di Paolo Cognetti, interpretata al cinema poi dalla coppia Borghi Marinelli. “E’ straordinario. Questa è la mia prima volta”, dirà come noi novelli anche lei, Dalia Gaber, figlia di Giorgio e Ombretta Colli: metà donna e metà ufficio stampa. Una relazione pubblica che cammina. La sua agenzia, Goigest, gestisce una tale parure di artisti che potrebbe organizzare in autonomia tre Sanremo e due Eurovision. E’ anche lei qui. La sua Milano, che non è più quella di Cerutti Gino, per due giorni può aspettare.

 

Ecco, insomma per raccontare questo evento, nell’Italia dei festival estivi come ottima proposta di mini vacanza, bisogna mettere in fila gli ospiti del “No Boarders”: oggi alle due sull’altopiano del Montasio sarà la volta di Stefano Bollani e Trilok Gurtu. Domani, domenica, al rifugio Gilberti quella di Benjamin Clementine. Una settima fa Euterpe, dea della musica, è riuscita a mettere insieme in ventiquattro ore la voce magnetica di Skin (con figlia Lev Lylah e compagna al seguito) e poi Mika, folletto spiritato in grado di scendere dal palco e dire a settemila persone: “Adesso facciamo un patto: voi vi mettete tutti seduti, io canto in mezzo a voi che sarete il mio coro”. Una roba da stropicciarsi gli occhi. D’altronde è il festival senza confini. Questo mese sono passati dai laghi di Fusine Jack Johnson, Ben Harper, Baustelle, Mannarino. Per dire. In quasi trent’anni un bel pezzo di musica si è ossigenata qui: da Manu Chao a Jovanotti, passando per Pino Daniele, Franco Battiato, Zucchero, Gianna Nannini, Björk, Paolo Conte, R.e.m., Sinéad O’Connor, Lenny Kravitz, Madonna, Ac/Dc, Vinicio Capossela, Bruce Springsteen, Foo Fighters. Sempre per dire.

 

Tarvisio, il paese del grande evento, ha quattromila anime. E un’economia che si regge sulla montagna tutto l’anno. Con un liceo dello sport che indica subito lo stile di vita degli abitanti. “Una sciata, una ciaspolata, una passeggiata, un po’ di trekking e passa la giornata”, spiega con una semplicità disarmante (forse vuole impressionarci in quanto romani da barbarizzare) Simone, trentenne pieno di storie di “mo - rose” da raccontare. Ha il compito di guidare il van dei musicisti dall’aeroporto di Trieste Ronchi dei legionari al festival. Anche due volte al giorno. “Noi qui dormiamo con le chiavi dietro alla porta”, dirà ancora come ennesimo gesto di sfida nei confronti di chi viene da Roma, la cui percezione della sicurezza è compromessa. Il padre di Simone fa il cuoco nel backstage dell’evento. Entrambi sono parte di questo microsistema economico creato dal consorzio di promozione turistica del Tarvisano, diretto da Claudio Tognoni. E’ lui il manager che si è inventato per sfida tutto questo ventotto anni fa. “La passione per la musica, la voglia di non avere confini di alcun tipo, il rispetto e l’amore per questi posti unici: tutto nacque così, un po’ per gioco e un po’ per pazzia”, dice Tognoni, visibilmente soddisfatto. I cantanti che suonano qui, poi ritornano: è sicuro. E lo raccontano. E intanto si fa marketing territoriale di un piccolo paradiso che altrimenti rimarrebbe in uno stupendo anonimato del vattelappesca.

 

Nel sabato di Skin (regina del rock senza età: ha 57 anni, ma potrebbe averne 37, o 27 o forse 47) sono state avvistate creste blu e pubblico molto rock. Siamo in zona diva. Canta, regala i testi dei pezzi ai fan, beve un bicchiere di vino rosso, poi un altro di bianco. Prende in braccio di tanto in tanto la figlia. La domenica di Mika, ultima tappa del suo tour, è il trionfo della generazione Z. In mezzo c’è stata la cena, perché sempre in Italia alla fine siamo e dunque tocca mangiare – e bene. Una volta scesi in paese l’edizione del festival di quest’anno per palati e tasche più raffinate ha messo in piedi anche la versione estiva di “Ein Prosit”: cucina di alto profilo con prodotti tradizionali della zona reinterpretati dalle mani di chef stellati provenienti dai migliori ristoranti del paese. Per gli esperti e gli amanti del genere si sono messi ai fornelli Jacopo Ticchi, Federico Sisti, Alessandro Negrini, Chiara Pavan, Francesco Brutto, Salvatore Sodano, Karime Lopez e Takahiko Kondo, Alessandro Dal Degan, Riccardo Gaspari, Michele Lazzarini, Alberto Toè, Arianna Consiglio. Insomma la repubblica degli chef.

 

Ora è tutto chiaro: foto per Instagram da paura, più cucina che te la ricordi, ecco perché c’è anche Chiara Maci, account sui social: “Chiarainpentola”. “La Maci”, bolognese, già compagna di uno altro chef della Milano dei boschi verticali come Filippo La Mantia, è l’altra star: una macchina da guerra fra post, libri, tour enograstronomici in giro per il paese. “Quando vado a cena per lavoro mi presento da sola e ordino mezzo menu”, dice con naturalezza nonostante una linea da fare invidia. Cibo, foto e poi via nella mischia della Woodstock tarvisiana con short e maglietta dell’evento. Tutto si tiene e si chiude, senza furori luciferini ultraecologisti, ma con una discreta quota di buonsenso a partire da chi ha messo in piedi tutto questo ambaradan. Energia pura. Come quella che trasmette Mika che dopo lo show racconta: “La natura ti provoca un contatto con la gente incredibile: un mix tra l’immensità di queste montagne e un’intimità pazzesca. Si forma una sorta di trasparenza umana, un nudismo, ma rimanendo vestiti. Oggi sono molto felice: è giusto così, mi sento fortunato”. Il suo concerto entrerà nell’almanacco di questo festival per intensità, spettacolo e performance. La sera prima a cena, dopo aver chiesto il bis di anguilla con more fermentate e salsa barbecue, salutava la compagnia prima di tutti dicendo con senso del dovere: “Devo andare a dormire prima di mezzanotte, ho un concerto domani”. E di non fare le ore piccole ne è valsa la pena. Per lui e per chi era lì ad ascoltarlo.

 

Trentasei ore vissute così e l’afa della città fa meno paura. La festa riparte oggi con le ultime due date di questa edizione. Chi non sarà lassù dovrà accontentarsi di Instagram.

 

 

 

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On 7/23/2023 at 2:39 AM, Kumazzz said:

«I'll never be afraid to be myself again.»

 

Love this. :wub2:

 

On 7/23/2023 at 2:39 AM, Kumazzz said:

No Borders, without borders: is it fitting for you, citizen of the world and artist full of contaminations?

 

«I am obsessed with borders because I think that creativity and art are the most poetic and strongest way to erode, override and dismantle them. In a world that is changing rapidly, I think removing them is madness, they are also there to push, provoke and contaminate from one side to the other.»

 

It's interesting because at some point I think last year? he said something like that he doesn't like borders (or maybe I remember that wrong?), but what he says here is a lot more thoughtful, that the fact that borders exist allows us to erode them with art. It's true - if Mika was just one of the crowd, it wouldn't be special that he comes into the crowd to perform there - but the fact that he's the performer on stage and comes down from the stage / over the barrier (=border at a gig) to join the crowd turns it into something magical.

 

On 7/23/2023 at 2:39 AM, Kumazzz said:

«With the slogan of the tour, "may your head always bloom", I had first of all launched a challenge to myself, that is, precisely to make my head bloom. And the fact that I am now in a research phase is a sign that perhaps yes, it is passing. I feel a ferocious creativity and two years ago I could not have said it».

 

:wub2: tho, wasn't it just 2 months ago that he said in interviews that he's worried about losing his creativity?

 

Same as here, more 2 months than 2 years...

On 7/23/2023 at 2:39 AM, Kumazzz said:

He will turn 40 in August: how does he live it?

 

«I do not care. If they had asked me two years ago I would have answered that it was an important number, but now that my creative process is fierce again I really don't think about it».

 

I guess it was a process over the  last 1-2 years, but love that he seems to feel happier now and more secure about his creativity than even just 2 months ago. :wub2: And not worried anymore about turning 40.

 

On 7/23/2023 at 2:39 AM, Kumazzz said:

Isn't that a good age?

 

«No, it's somewhere in between m... It's not a small enough number to feel young and naive and it's not high enough to be wise or mature.»

 

To me 40 felt a bit more wise and mature - kinda like "wise and mature, but not old yet". :teehee: I guess it's not a question of age but rather of how you feel. I feel younger now than I felt at 41 when my baby daughter woke me up every night and I was still pretty overweight from the pregnancy - all of that made me feel old. You don't really look fresh if you get way too little sleep for months. 🙈 Now I might have some more wrinkles in my face, but my body feels as a part of myself again and mostly does what I expect it to do, so I can't complain. I'll never be as young again as I am today, so I can as well enjoy it. :lol3:

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OGGI

N.32 - 10 agosto 2023

 

 

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OG SPECIALE OROSCOPO ESTATE 2023

 

Il destino ha una missione: ricompensarvi di tutto


SARETE IN UNO STATO DI GRAZIA SU OGNI FRONTE. MA ATTENZIONE A NON ABBASSARE LA GUARDIA

 

MAI SENZA MELACHI E AMIRA

Mika, 39, nato il 18 agosto, con i suoi due golden retriever, Melachi e Amira, sempre con lui.

 

AMORE

Il destino ha una missione: ricompensarvi di tutto ciò che vi è stato tolto dal 2018/2019 a oggi. Amarezze, delusioni e torti lasceranno il posto a una dirompente voglia di amare e lasciarvi amare. La complicità nelle relazioni si rinforzerà fino a diventare inattaccabile. Se, invece, siete ancora intrappolati in un rapporto in crisi, due saranno le soluzioni: o si decide di farlo resuscitare applicando nuove regole del gioco o lo si chiude per dare spazio a una nuova vita. Gestite con saggezza questo magico stato di grazia, perché quando ci si sente così gasati c’è il rischio di esagerare e fare i “birbanti” altrove. I single cuccano che è una meraviglia.

 

FORTUNA

Agosto vi farà essere al posto giusto nel momento giusto e con le persone giuste. Autostima, coraggio e amor proprio saranno determinanti per prendere le decisioni che vi possono aiutare a sciogliere i nodi, trovare un nuovo lavoro e ottenere giustizia. La Luna nuova di Ferragosto sarà a vostro favore.

 

SOLDI

Agosto sarà una miniera di tesori nascosti. Sono stati anni di squilibri e incertezze che vi hanno fatto ripartire da zero, con pochi soldi in tasca. Ora potrete riprendervi ciò che vi spetta. State alla larga da chi promette guadagni miracolosi.

 

 

:uk: Google translator

OG SPECIAL SUMMER HOROSCOPE 2023


Destiny has a mission: to reward you for everything


YOU WILL BE IN A STATE OF GRACE ON EVERY FRONT. BUT BE CAREFUL NOT TO LET YOUR GUARD DOWN


NEVER WITHOUT MELACHI AND AMIRA
Mika, 39, born on August 18, with his two golden retrievers, Melachi and Amira, always with him.


LOVE

Destiny has a mission: to reward you for all that has been taken from you from 2018/2019 to today. Bitterness, disappointments and wrongs will give way to a disruptive desire to love and let yourself be loved. Complicity in relationships will strengthen until it becomes unassailable. If, on the other hand, you are still trapped in a relationship in crisis, there will be two solutions: either you decide to resurrect it by applying new rules of the game or you close it to make room for a new life. Manage this magical state of grace wisely, because when you feel so gassed there is the risk of exaggerating and being "rascals" elsewhere. Singles cook which is wonderful.


FORTUNE

August will make you be in the right place at the right time and with the right people. Self-esteem, courage and self-respect will be crucial in making the decisions that can help you untie the knots, find a new job and obtain justice. The new moon of August will be in your favor.


MONEY

August will be a mine of hidden treasures. They have been years of imbalances and uncertainties that have made you start from scratch, with little money in your pocket. Now you can take back what is yours. Stay away from those who promise miraculous earnings.

 

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Oggi N.32 – 10 Agosto 2023-p.98.pdf

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Corriere della Sera 7

 

4 Agosto 2023

VITE PRIVATE

IDENTITÀ FAMIGLIE GENERAZIONI ESPERIENZE SCIENZE UMAN E EMATEMATICHE

 

MUSICA

L’AUGURIO DI MIKA: CHE TU POSSA «FIORIRE SEMPRE»


Creatività, arte, forza e libertà sono al centro della musica di Mika - pseudonimo del cantautore e showman Michael Holbrook Penniman Jr. - che ha da poco concluso le sei tappe italiane, dall’8 al 23 luglio, del suo World Tour 2023, partito ad aprile sulla spinta di un augurio:

«May your head always bloom», che tu possa fiorire sempre. L’artista, con esibizioni all’interno di alcuni festival e rassegne, è stato acclamato e seguito da un gran numero di fan che da tempo attendevano il suo ritorno sul palco. Inondato da un’energia forte e profonda, Mika ha raccontato di essersi sentito come «scoperto» dal pubblico italiano.

Un momento di grande intensità e emozione tra l’artista e i suoi spettatori si è registrato durante la tappa di Matera, in cui Mika ha invitato sul palco una ragazza cieca e ha cantato con lei Stardust. La ragazza si chiama Rita.

«Solo sul palco ho capito che lei non vedesse» ha detto Mika. Il loro duetto è diventato virale.

 

:uk: Google translator

PRIVATE LIVES

IDENTITY FAMILIES GENERATIONS EXPERIENCES HUMAN SCIENCES AND HEMATHEMATICS


MUSIC

MIKA'S WISH: MAY YOU "ALWAYS FLOWER"


Creativity, art, strength and freedom are at the heart of the music of Mika - pseudonym of the singer-songwriter and showman Michael Holbrook Penniman Jr. - who has just concluded the six Italian stages, from 8 to 23 July, of his 2023 World Tour, which started in April on the impetus of a wish:

«May your head always bloom», may you always bloom. The artist, with performances in some festivals and reviews, has been acclaimed and followed by a large number of fans who have been waiting for his return to the stage for some time. Flooded by a strong and profound energy, Mika said he felt as "discovered" by the Italian public.

A moment of great intensity and emotion between the artist and his spectators was recorded during the Matera stage, in which Mika invited a blind girl on stage and sang Stardust with her. The girl's name is Rita.

«Only on stage did I understand that she didn't see» said Mika. Their duet went viral.

 

 

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On 8/4/2023 at 9:06 PM, Kumazzz said:

Corriere della Sera 7

 

4 Agosto 2023

VITE PRIVATE

IDENTITÀ FAMIGLIE GENERAZIONI ESPERIENZE SCIENZE UMAN E EMATEMATICHE

 

MUSICA

L’AUGURIO DI MIKA: CHE TU POSSA «FIORIRE SEMPRE»


Creatività, arte, forza e libertà sono al centro della musica di Mika - pseudonimo del cantautore e showman Michael Holbrook Penniman Jr. - che ha da poco concluso le sei tappe italiane, dall’8 al 23 luglio, del suo World Tour 2023, partito ad aprile sulla spinta di un augurio:

«May your head always bloom», che tu possa fiorire sempre. L’artista, con esibizioni all’interno di alcuni festival e rassegne, è stato acclamato e seguito da un gran numero di fan che da tempo attendevano il suo ritorno sul palco. Inondato da un’energia forte e profonda, Mika ha raccontato di essersi sentito come «scoperto» dal pubblico italiano.

Un momento di grande intensità e emozione tra l’artista e i suoi spettatori si è registrato durante la tappa di Matera, in cui Mika ha invitato sul palco una ragazza cieca e ha cantato con lei Stardust. La ragazza si chiama Rita.

«Solo sul palco ho capito che lei non vedesse» ha detto Mika. Il loro duetto è diventato virale.

 

:uk: Google translator

PRIVATE LIVES

IDENTITY FAMILIES GENERATIONS EXPERIENCES HUMAN SCIENCES AND HEMATHEMATICS


MUSIC

MIKA'S WISH: MAY YOU "ALWAYS FLOWER"


Creativity, art, strength and freedom are at the heart of the music of Mika - pseudonym of the singer-songwriter and showman Michael Holbrook Penniman Jr. - who has just concluded the six Italian stages, from 8 to 23 July, of his 2023 World Tour, which started in April on the impetus of a wish:

«May your head always bloom», may you always bloom. The artist, with performances in some festivals and reviews, has been acclaimed and followed by a large number of fans who have been waiting for his return to the stage for some time. Flooded by a strong and profound energy, Mika said he felt as "discovered" by the Italian public.

A moment of great intensity and emotion between the artist and his spectators was recorded during the Matera stage, in which Mika invited a blind girl on stage and sang Stardust with her. The girl's name is Rita.

«Only on stage did I understand that she didn't see» said Mika. Their duet went viral.

 

 

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Corriere della Sera 7

 

 

L’augurio di Mika ai suoi fan: «Che tu possa fiorire sempre»

 

L’artista ha concluso le sei tappe italiane, dall’8 al 23 luglio, del suo World Tour 2023, partito ad aprile sulla spinta di un auspicio: «May your head always bloom»

 

Creatività, arte, forza e libertà sono al centro della musica di Mika - pseudonimo del cantautore e showman Michael Holbrook Penniman Jr. - che ha da poco concluso le sei tappe italiane, dall’8 al 23 luglio, del suo World Tour 2023, partito ad aprile sulla spinta di un augurio: «May your head always bloom», che tu possa fiorire sempre. L’artista, con esibizioni all’interno di alcuni festival e rassegne, è stato acclamato e seguito da un gran numero di fan che da tempo attendevano il suo ritorno sul palco. Inondato da un’energia forte e profonda, Mika ha raccontato di essersi sentito come «scoperto» dal pubblico italiano. Un momento di grande intensità e emozione tra l’artista e i suoi spettatori si è registrato durante la tappa di Matera, in cui Mika ha invitato sul palco una ragazza cieca e ha cantato con lei Stardust . La ragazza si chiama Rita. «Solo sul palco ho capito che lei non vedesse» ha detto Mika. Il loro duetto è diventato virale.

 

L’ultima tappa al ‘No Borders Music Festival’

Il tour estivo di Mika si è chiuso con un concerto al ‘No Borders Music Festival’ ai Laghi di Fusine, in provincia di Udine, a cui hanno preso parte oltre 4mila persone, arrivate a piedi o in bicicletta. Relax, Happy Ending, Golden, Good Guys sono solo alcuni dei brani che Mika ha cantato. Durante il brano Underwater, l’artista è sceso tra il pubblico facendo cantare ai fan la sua canzone. «Guardate i Laghi di Fusine! Guardate dove siete! Non guardate il palco, ma ballate tra di voi e guardate la meraviglia che c’è qui!» ha ricordato il cantautore al suo pubblico. Mika ha chiuso lo show con Love Today seguito da un’altra conversazione con il suo pubblico.

 
 

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(✍️Francesca Caporello @francesca.caporello )

 

Creatività, arte, forza e libertà sono al centro della musica di Mika - pseudonimo del cantautore e showman Michael Holbrook Penniman Jr. - che ha da poco concluso le sei tappe italiane, dall’8 al 23 luglio, del suo World Tour 2023, partito ad aprile sulla spinta di un augurio:

«May your head always bloom», che tu possa fiorire sempre. L’artista, con esibizioni all’interno di alcuni festival e rassegne, è stato acclamato e seguito da un gran numero di fan che da tempo attendevano il suo ritorno sul palco.

 

Inondato da un’energia forte e profonda, Mika ha raccontato di essersi sentito come «scoperto» dal pubblico italiano. Un momento di grande intensità e emozione tra l’artista e i suoi spettatori si è registrato durante la tappa di Matera, in cui Mika ha invitato sul palco una ragazza cieca e ha cantato con lei Stardust. La ragazza si chiama Rita. «Solo sul palco ho capito che lei non vedesse» ha detto Mika. Il loro duetto è diventato virale


L’articolo completo è sul numero di 7 del 4 agosto

 

 

 

 

On 8/6/2023 at 5:29 PM, Kumazzz said:

 

Corriere della Sera 7

 

L’augurio di Mika ai suoi fan: «Che tu possa fiorire sempre»

 

L’artista ha concluso le sei tappe italiane, dall’8 al 23 luglio, del suo World Tour 2023, partito ad aprile sulla spinta di un auspicio: «May your head always bloom»

 

Creatività, arte, forza e libertà sono al centro della musica di Mika - pseudonimo del cantautore e showman Michael Holbrook Penniman Jr. - che ha da poco concluso le sei tappe italiane, dall’8 al 23 luglio, del suo World Tour 2023, partito ad aprile sulla spinta di un augurio: «May your head always bloom», che tu possa fiorire sempre. L’artista, con esibizioni all’interno di alcuni festival e rassegne, è stato acclamato e seguito da un gran numero di fan che da tempo attendevano il suo ritorno sul palco. Inondato da un’energia forte e profonda, Mika ha raccontato di essersi sentito come «scoperto» dal pubblico italiano. Un momento di grande intensità e emozione tra l’artista e i suoi spettatori si è registrato durante la tappa di Matera, in cui Mika ha invitato sul palco una ragazza cieca e ha cantato con lei Stardust . La ragazza si chiama Rita. «Solo sul palco ho capito che lei non vedesse» ha detto Mika. Il loro duetto è diventato virale.

 

L’ultima tappa al ‘No Borders Music Festival’

Il tour estivo di Mika si è chiuso con un concerto al ‘No Borders Music Festival’ ai Laghi di Fusine, in provincia di Udine, a cui hanno preso parte oltre 4mila persone, arrivate a piedi o in bicicletta. Relax, Happy Ending, Golden, Good Guys sono solo alcuni dei brani che Mika ha cantato. Durante il brano Underwater, l’artista è sceso tra il pubblico facendo cantare ai fan la sua canzone. «Guardate i Laghi di Fusine! Guardate dove siete! Non guardate il palco, ma ballate tra di voi e guardate la meraviglia che c’è qui!» ha ricordato il cantautore al suo pubblico. Mika ha chiuso lo show con Love Today seguito da un’altra conversazione con il suo pubblico.

 
 

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4 hours ago, Kumazzz said:

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(✍️Francesca Caporello @francesca.caporello )

 

Creatività, arte, forza e libertà sono al centro della musica di Mika - pseudonimo del cantautore e showman Michael Holbrook Penniman Jr. - che ha da poco concluso le sei tappe italiane, dall’8 al 23 luglio, del suo World Tour 2023, partito ad aprile sulla spinta di un augurio:

«May your head always bloom», che tu possa fiorire sempre. L’artista, con esibizioni all’interno di alcuni festival e rassegne, è stato acclamato e seguito da un gran numero di fan che da tempo attendevano il suo ritorno sul palco.

 

Inondato da un’energia forte e profonda, Mika ha raccontato di essersi sentito come «scoperto» dal pubblico italiano. Un momento di grande intensità e emozione tra l’artista e i suoi spettatori si è registrato durante la tappa di Matera, in cui Mika ha invitato sul palco una ragazza cieca e ha cantato con lei Stardust. La ragazza si chiama Rita. «Solo sul palco ho capito che lei non vedesse» ha detto Mika. Il loro duetto è diventato virale


L’articolo completo è sul numero di 7 del 4 agosto

 

 

 

 

 

 

So is that "the whole article"? Not much more than in the IG post. :dunno:

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On 7/23/2023 at 2:39 AM, Kumazzz said:

 

Corriere della Sera

 

22 luglio 2023 (modifica il 22 luglio 2023 | 19:59)

 

Mika, energia e rinascita: «Finalmente il pubblico italiano è entrato nel mio mondo»

Il cantautore e showman chiude il suo tour al No Borders Music Festival: «D’ora in poi non avrò più paura di essere me stesso»

Il rapporto di Mika con l’Italia è lungo e consolidato. Eppure solo con il tour di quest’estate, che si chiude domenica 23 al No Borders Music Festival, lo showman si è sentito «scoperto» dal pubblico, inondato da un’energia forte e profonda.

Com’è andata?

 

«È stata una bella sorpresa. Ho avuto la sensazione che le persone scoprissero adesso la mia maniera di comunicare sul palco perché prima non c’era stata l’opportunità di farlo. Magari mi avevano visto in tv, ma la tv è un’altra cosa».

Cosa succede sul palco?

«C’è l’eclettismo della mia musica: si ride, si piange, si salta come a un rave a Ibiza, e per me questo mix di serio, assurdo, ironia ed emozione è molto importante. Così per la prima volta il pubblico italiano è entrato nel mio mondo, so che è strano perché ho fatto tanti concerti qua. Ma i palasport sono diversi dai festival estivi».

È stata una rinascita?

«Assolutamente e ha cambiato il mio rapporto con questo Paese, lo dico senza esagerare. Finalmente in Italia ho potuto ritrovare l’energia che trovo ai festival in Francia, in Asia o in America. Questo cambierà la mia maniera di comunicare con l’Italia, in tutti gli aspetti».

In che modo?

 

«Non avrò mai più paura di essere me stesso».

È diventato virale un suo duetto con una ragazza cieca che era al concerto di Matera: che legami si sono creati col pubblico?

«Ci sono stati momenti pazzeschi. Ai miei concerti c’è la tradizione di portare cartelli con domande, messaggi e richieste. Nel suo caso non ho capito che lei non vedesse finché non è arrivata sul palco e duettare è stato molto intenso. Ma poi ci sono state persone che sono venute a suonare o ballare, altre con look identici ai miei, un’infermiera ha recitato una poesia. È successo di tutto. A Umbria Jazz ho spostato il pianoforte in mezzo al pubblico 10 minuti prima dell’inizio, e tutto questo ha reso ogni show diverso».

Come cambia il suo modo di stare sul palco in relazione al contesto?

«Cambia tutto: gestualità, vestiti, scaletta. Un concerto come quello di No Borders, alle 14, nel pieno della luce del giorno, porta un senso di infinito. Il pubblico è molto vicino e ci vuole armonia con il luogo. L’artista deve essere sempre provocato e anche questa è provocazione. Si deve arrivare quasi al disagio perché nel disagio c’è più creatività e meno premeditazione. Un contesto naturalistico come questo crea una sorta di nudismo spirituale».

 

No Borders, senza confini: è calzante per lei, cittadino del mondo e artista pieno di contaminazioni?

«Io sono ossessionato dai confini perché penso che la creatività e l’arte siano la maniera più poetica e forte di eroderli, scavalcarli e smontarli. In un mondo che sta cambiando velocemente penso che rimuoverli sia una follia, sono lì anche perché si spinga, provochi e contamini da un lato all’altro».

L’idea dei confini richiama quella delle migrazioni.

«Anche lì è impossibile pensare di non avere confini, ma la storia dell’essere umano è quella dei suoi movimenti e gli scambi fra i Paesi permettono di far passare luce. Non a caso i momenti più oscuri sono stati quelli in cui i confini erano meno permeabili e sono coincisi con i muri».

Ha raccontato che gli ultimi anni non sono stati facili, a livello artistico e personale. Il peggio è passato?

«Con lo slogan del tour, “may your head always bloom”, avevo lanciato una sfida prima di tutto a me stesso, cioè proprio quella di far fiorire la mia testa. E il fatto che io ora sia in una fase di ricerca è un segnale che forse sì, sta passando. Sento una creatività feroce e due anni fa non avrei potuto dirlo».

Ad agosto compirà 40 anni: come li vive?

«Me ne frego. Se me l’avessero chiesto due anni fa avrei risposto che era un numero importante, ma ora che il mio processo creativo è tornato feroce non ci penso proprio».

Non è una bella età?

 

«No, è una via di mezzo di m... Non è un numero abbastanza piccolo per sentirsi giovani e naïf e non è abbastanza alto per essere saggi o maturi».

Ma lei come si sente?

«Mi sento un po’ pericoloso, in senso buono. Nel senso in cui tutto è possibile».

Si farà un regalo?

«Non ho bisogno di un regalo, ma ho trovato una taverna in Grecia in cui si mangia a piedi nudi sulla spiaggia, con marito e moglie in cucina. E questa secondo me, in tutta la sua semplicità (e anche un po’ di scomodità) è la cosa più bella che possa fare».

 

:uk: Google translator

Mika, energy and rebirth: «The Italian public has finally entered my world»

 

The singer-songwriter and showman closes his tour at the No Borders Music Festival: «From now on I will no longer be afraid to be myself»

 

Mika's relationship with Italy is long and consolidated. Yet only with this summer's tour, which ends on Sunday 23rd at the No Borders Music Festival, did the showman feel "discovered" by the public, flooded with a strong and profound energy.

 

How did it go?

 

«It was a nice surprise. I had the feeling that people were now discovering my way of communicating on stage because there hadn't been an opportunity to do that before. Maybe they had seen me on TV, but TV is another thing.»

 

What happens on stage?

 

«There is the eclecticism of my music: you laugh, you cry, you jump like at a rave in Ibiza, and for me this mix of serious, absurd, irony and emotion is very important. So for the first time the Italian public entered my world, I know it's strange because I've done so many concerts here. But sports halls are different from summer festivals».

 

Was it a rebirth?

 

«Absolutely and it has changed my relationship with this country, I say this without exaggerating. Finally in Italy I was able to rediscover the energy that I find at festivals in France, Asia or America. This will change my way of communicating with Italy, in all aspects»

 

How?

 

«I'll never be afraid to be myself again.»

 

A duet of yours with a blind girl who was at the Matera concert went viral: what ties have you created with the public?

 

«There were crazy moments. At my concerts there is a tradition of carrying signs with questions, messages and requests. In her case I didn't understand that she didn't see until she arrived on stage and the duet was very intense. But then there were people who came to play or dance, others with identical looks to mine, a nurse recited a poem. Everything happened. At Umbria Jazz I moved the piano into the audience 10 minutes before the start, and all this made each show different».

 

How does your way of being on stage change in relation to the context?

 

«Everything changes: gestures, clothes, lineup. A concert like that of No Borders, at 2 pm, in full daylight, brings a sense of infinity. The public is very close and harmony with the place is needed. The artist must always be provoked and this too is provocation. You have to almost get to discomfort because in discomfort there is more creativity and less premeditation. A naturalistic context like this creates a sort of spiritual nudism».

 

No Borders, without borders: is it fitting for you, citizen of the world and artist full of contaminations?

 

«I am obsessed with borders because I think that creativity and art are the most poetic and strongest way to erode, override and dismantle them. In a world that is changing rapidly, I think removing them is madness, they are also there to push, provoke and contaminate from one side to the other.»

 

The idea of borders recalls that of migrations.

 

«Even there it is impossible to think of having no borders, but the history of the human being is that of his movements and exchanges between countries allow light to pass through. It is no coincidence that the darkest moments were those in which the borders were less permeable and coincided with the walls».

 

You said that the last few years have not been easy, on an artistic and personal level. The worst is over?

 

«With the slogan of the tour, "may your head always bloom", I had first of all launched a challenge to myself, that is, precisely to make my head bloom. And the fact that I am now in a research phase is a sign that perhaps yes, it is passing. I feel a ferocious creativity and two years ago I could not have said it».

 

He will turn 40 in August: how does he live it?

 

«I do not care. If they had asked me two years ago I would have answered that it was an important number, but now that my creative process is fierce again I really don't think about it».

 

Isn't that a good age?

 

«No, it's somewhere in between m... It's not a small enough number to feel young and naive and it's not high enough to be wise or mature.»

 

 

But how does he feel?

 

«I feel a little dangerous, in a good way. In the sense that anything is possible.»

 

Will he get himself a gift?

 

“I don't need a gift, but I found a tavern in Greece where you eat barefoot on the beach, with husband and wife cooking. And this in my opinion, in all its simplicity (and even a little inconvenience) is the most beautiful thing I can do»

 

Corriere della Sera

 

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simpatico Mika ..vedremo che combina al suo compleanno non gli interessa dell'età e fa benissimo bravo Mika

 
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Libero

giovedì 10 Agosto 2023

page 25

 

CULTURA

 

Pillole di storia

 

Quei medici alla scoperta della cecità della parola

 

SERGIO DE BENEDETTI

 

Per individuare uno stranofenomeno verificatosi durante la sua attività professionale, il fisiatra Adolf Kussmaul (1822/1902), nato ad Heildeberg, coniò nel 1877 la definizione suggestiva “cecità della parola”.

Quattro anni dopo il medico Oswald Berkhan (1834/1917), nato a Blankenburg, tornò sull’argomento per un analogo misterioso evento ma bisognerà attendere nel 1887 l’oculista Rudolf Berlin (1833/1897), nato a Friedland, professore di oftalmologia comparata presso l’Università di Stoccarda, per definire con la parola “Dislessia” il caso di un ragazzo che aveva una grave difficoltà nell’imparare a leggere e scrivere, pur mostrandointelligenza e capacità fisiche normali in tutti gli aspetti della vita quotidiana.

 

Tutti e tre tedeschi, devono però all’oftalmico inglese William Pringle Morgan (1861/1934), nato a Seaford, Sussex, la diffusione delle loro ricerche quando nel 1896 pubblicò sul British Medical Journal una relazione dal titolo “Congenital World Blindness” che determinò una fondamentale divulgazione scientifica. L’indicazionediBerlin prendeva spunto dalle parole greche “dys” (mancante, inadeguato)e “lexis” (parola,linguaggio).

 

I disturbi specificidell’apprendimento (DSA) sono una condizione caratterizzata da problemi conla lettura e la diagnosi ed è indipendente dall’intelligenza della persona. Possono includere difficoltà nella pronuncia delle parole, nella lettura veloce, nella scrittura amano, nella pronuncia delle parole durante la lettura ad alta voce e nella comprensione di ciò che si legge. Tutte le difficoltà descritte sono involontarie e chi ne è soggetto inconsapevolmente, ha in realtà unnormale desideriodiapprendimento. Infine,la specificadisabilità dell’apprendimento, ha certamente origineneurobiologica.Anche se non esclusivamente, è pressoché normale che i disturbi si notino all’inizio dell'età scolare. Per l’individuazione peraltro, c'è bisogno di personale specializzato non facilmente reperibile in molti istituti scolastici, oltreché di genitori che nell’ambito familiare avvertano che le difficoltà del proprio figlio/a non derivano da svogliatezza ma bensì da una situazione di disagio involontario. Elementi questi troppo spesso confusi in modo semplicistico (anche se comprensibile) proprio da coloro che invece dovrebbero prendersene cura.

 

Alcuni studiiniziati subito dopo il secondo conflitto mondiale, hanno portato alla fine del secolo adipotizzare che possa soffrire di dislessia una popolazioneoscillante tra il 5 ed il 17 per cento che riguarda tuttol’emisferoenonostanteicasivengano diagnosticati più tra i maschi, gli ultimi studi hanno dimostrato l’assoluta parità tra uomo e donna.

 

I DSA hanno dunque una base neurobiologica o, meglio, derivano da unfunzionamento neurobiologico specifico e si trasmettono geneticamente: dislessici, insomma, si nasce ma nonèaccertata (comeinveceannifa si riteneva)laereditarietà. Tra le persone di successo affette di dislessia ancora in vita, citiamo tra i molti Whoopi Goldberg, Tom Cruise, Quentin Tarantino, Anthony Hopkins, Cher, Orlando Bloom, Mika, Steven Spielberg mentre tra chi potrebbe esserlo stato nei tempi trascorsi vengono dati per certi Picasso, Einstein, Beethoven, Galileo, Churchill, Newton, Leonardo, Napoleone, Gustavo di Svezia, Washington e molti altri personaggi importanti.

 

:uk: Google translator

CULTURE


Pills of history


Those doctors discovering the blindness of the words


SERGIO DE BENEDETTI


To identify a strange phenomenon that occurred during his professional activity, the physiatrist Adolf Kussmaul (1822/1902), born in Heildeberg, coined the suggestive definition "speech blindness" in 1877.

Four years later the doctor Oswald Berkhan (1834/1917), born in Blan kenburg, returned to the subject due to a similar mysterious event but it will be necessary to wait until 1887 for the ophthalmologist Rudolf Berlin (1833/1897), born in Friedland, professor of comparative ophthalmology at the University of Stuttgart, to define with the word "Dyslexia" the case of a boy who had a serious difficulty in learning to read and write, although extraordinary intelligence and normal physical abilities in all aspects of daily life.


All three Germans, however, owe the dissemination of their research to the English ophthalmic William Pringle Morgan (1861/1934), born in Seaford, Sussex, when in 1896 he published in the British Medical Journal a report entitled "Congenital World Blindness" which led to a fundamental scientific disclosure. The Berlin indication was inspired by the Greek words “dys” (missing, inadequate) and “lexis” (word, language).


Specific learning disabilities (SLD) are a condition characterized by problems with reading and diagnosis and are independent of a person's intelligence. They may include difficulties pronouncing words, speed reading, handwriting, pronouncing words when reading aloud, and understanding what is read. All the difficulties described are involuntary and those who are subjected to them unknowingly actually have a normal desire to learn. Finally, the specific learning disability certainly has a neurobiological origin. Even if not exclusively, it is almost normal for the disturbances to be noticed at the beginning of school age. For the identification, however, there is a need for specialized personnel not easily found in many schools, as well as parents who warn within the family that their child's difficulties do not derive from laziness but rather from a situation of involuntary discomfort. These elements are too often confused in a simplistic way (even if understandable) by those who should instead take care of them.


Some studies started immediately after the second world war led to the end of the century to hypothesize that a population oscillating between 5 and 17 percent of the whole hemisphere could suffer from dyslexia, despite the cases are diagnosed more among males, the latest studies have demonstrated the absolute equality between men and women.


SLDs therefore have a neurobiological basis or, better still, derive from a specific neurobiological functioning and are transmitted genetically: in short, dyslexics are born but the air of inheritance is not ascertained (as was believed years ago). Among the successful people with dyslexia still alive, we mention among many Whoopi Goldberg, Tom Cruise, Quentin Tarantino, Anthony Hopkins, Cher, Orlando Bloom, Mika, Steven Spielberg while among those who may have been in elapsed times are given for certain Picasso, Einstein, Beethoven, Galileo, Churchill, Newton, Leonardo, Napoleon, Gustavus of Sweden, Washington and many other important figures.

 

 

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Telepiù N.33 - 8 Agosto 2023

 

PDF file ( 2 pages / 1.3 MB ) Telepiù N.33 - 8 Agosto 2023_p4+5.pdf

 

Oroscopo dal 12 al 18 agosto

 

LE STELLE DELLE STAR

 

Mika 18 agosto 1983  Leone

Mercurio e Nettuno in quadratura indicano talento musicale per questo Leone appassionato (ha anche Marte in Leone).

Ma anche cauto, razionale, quasi puntiglioso quando si tratta di discutere di affari o di mettere a punto ciò che lo riguarda e a cui tiene (concerti, registrazioni, apparizioni pubbliche).

Un tipo di cui non sottovalutare il carattere, il bravo Mika:

Giove in Sagittario è giocoso, fiducioso, ma Mercurio e Venere in Vergine individuano subito gli imbroglioni...

E reagiscono in modo inaspettato...

 

 


Mika 18 August 1983  Leo

Mercury and Neptune square indicate musical talent for this passionate Leo (he also has Mars in Leo).

But also cautious, rational, almost meticulous when it comes to discussing business or fine-tuning what concerns him and which he cares about (concerts, recordings, public appearances).

A guy whose character should not be underestimated, the good Mika:

Jupiter in Sagittarius is playful, confident, but Mercury and Venus in Virgo spot cheaters right away…

And they react unexpectedly...

 

 

page 4 + 5

 

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Edited by Kumazzz
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Il Mattino

https://www.ilmattino.it/spettacoli/musica/mika_fan_non_vedente_duetto_concerto_video_oggi_20_7_2023-7531595.html

Giovedì 20 Luglio 2023, 18:23

 

Mika invita sul palco una fan non vedente e canta con lei: il duetto è da brividi VIDEO

 

Il cantante si è esibito in concerto a Matera con i suoi brani più famosi ed ha condiviso il palco con una sua ammiratrice speciale

 

Mika si sta esibendo sul palco di varie città italiane: il cantautore ha, infatti, un legame molto profondo con l'Italia e proprio per questo, quando organizza i suoi tour, il Bel Paese è sempre presente. L'ex giudice di X-Factor ha tenuto il suo ultimo concerto a Matera e il video dell'esibizione ha fatto il giro dei social perché Mika ha invitato sul palco a cantare con lui una giovane fan non vedente che, con la sua voce e sensibilità, è riuscita a far commuovere tutti i presenti e gli utenti del web. 

 

Chi segue Mika da diverso tempo, saprà benissimo che uno dei suoi brani più famosi è senza ombra di dubbio Stardust che, nel 2013, cantò insieme a Chiara Galiazzo.

 

Quindi, a ogni concerto del cantante, la canzone non può proprio mancare sulla scaletta e così è successo anche a Matera. Mentre i musicisti stavano suonando i primi accordi del brano, una voce maschile dal pubblico ha urlato: 

«Lei è bravissima a cantarla».

Si scoprirà, poi, che a dire tale frase era stato il papà della ragazza non vedente, fan sfegatata di Mika. Il cantante, quindi, l'ha invitata a salire sul palco ma, sempre il papà, ha aggiunto: «È non vedente». L'artista, allora, è sceso dal palco per andarla a prendere e a braccetto sono saliti nuovamente sullo stage. Mika ha, quindi, iniziato a cantare il famoso brano insieme alla ragazza che lo ha davvero sorpreso per la sicurezza nella voce e per l'intonazione. 

 

Il video ha collezionato moltissime visualizzazioni: 1,7 milioni in poche ore! E i fan del cantante hanno commentato: «Mika un grandissimo uomo e artista, sempre pronto ad aiutare gli altri», «Che bel duetto... sei una grande persona» oppure ancora «Bellissimi, lei una voce stupenda». 

 
TikTok

 

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Corriere del Mezzogiorno
https://bari.corriere.it/notizie/cronaca/23_agosto_12/mika-e-il-suo-atelier-speciale-in-puglia-a-martina-franca-prende-forma-la-mia-tigre-sorridente-ddefddd7-e992-4e3b-a692-b1d7598e2xlk.shtml?refresh_ce

Mika e il suo atelier speciale in Puglia:

«A Martina Franca prende forma la mia tigre sorridente»

 

La pop star inglese ha scelto i martinesi Bruno Simeone e Daniele Del Genio del laboratorio di moda «Rossorame» come partner del suo nuovo progetto: «Grazie a chi mi aiuta a dar forma ai miei sogni».

 

Tutti conoscono l’amore di Mika per l'Italia. E, adesso, questo legame sta prendendo anche la forma di un nuovo progetto, che ha a che fare con la moda e con la Puglia: il cantante ha scelto l’atelier «Rossorame» di Martina Franca (Taranto) come fiore all’occhiello del suo nuovo progetto. E lo annuncia lui stesso sui suoi canali social: «La storia della tigre sorridente è iniziata qualche anno fa, quando mia madre mi ha fatto un biglietto di auguri. Insieme ad un’illustrazione di fiori che nascono dalla mia testa lessi il messaggio “che la tua testa sbocci sempre”. Ma cosa significava e come è diventato il mio manifesto? Beh… se la testa fiorisce sempre, allora avrai sempre idee e questo ti renderà forte e resistente. E quelle idee ti trasformeranno in una tigre, feroce, felice e ruggente di orgoglio», racconta.

Ecco «la fabbrica dei sogni»

È da questo episodio che «la fabbrica dei sogni» ha avuto inizio: «Negli ultimi due anni ho voluto essere quella tigre e iniziare ad aprire il mio Atelier». Un contenitore, questo, che è diventato lo spazio fisico e simbolico delle creazioni dell’artista. «Vestiti, completi, arte originale, sculture, maschere e fiori giganti cuciti a mano - continua -. E indovina un po’? È solo l’inizio. Tutto questo è stato reso possibile grazie all’Italia». E, infatti, non è solo la Puglia a fare da protagonista. Ma tutto lo stivale: «Da Martina Franca dove ho allestito l’atelier sartoriale e costume insieme a Bruno Simeone agli artigiani toscani, scultori di fiori a Reggio Calabria e l’incredibile capo tigre Emanuela dall’Aglio a Parma. L’Italia ha talento e risorse straordinarie. Grazie a tutti coloro che mi hanno aiutato a trasformare questi sogni ad occhi aperti in realtà e vi prometto che questo è solo l’inizio di tante altre creazioni che stanno per sbocciare».

 
 
Stilisti di Martina Franca al centro del progetto

Al centro del progetto, quindi, anche i martinesi Bruno Simeone e Daniele Del Genio. A confermarlo è lo stesso stilista Simeone, direttore creativo dell’atelier «Rossorame»: «L’immaginazione diventa realtà grazie alle visioni che si incontrano. Un’idea è solo un seme se non ci sono mani che lo piantano e lo curano, fino a farlo diventare un fiore. Ma che bellezza è quel fiore? Collaborare con te è stato partecipare alla creazione di un immenso prato fiorito», ha scritto sul suo profilo Instagram.


E, infine, anche la città di Martina Franca, tramite le parole del sindaco Gianfranco Palmisano, esprime tutto il suo orgoglio.


«Bruno Simeone e Daniele Del Genio si confermano fra gli stilisti più apprezzati dalle star internazionali - commenta il sindaco -. Mika ha scelto l’arte sartoriale di Bruno Simeone per i suoi abiti indossati durante il recente tour dopo aver girato l’Italia alla ricerca dei migliori atelier e dei migliori artigiani capaci di fornirgli creatività e qualità. Il cantante si è affidato al direttore creativo di “Rossorame” e i suoi abiti sono stati confezionati nei laboratori martinesi. Il “made in Martina” e la moda italiana nel mondo continuano ad essere apprezzati nel mondo grazie alla bravura e all’inventiva di stilisti e operatori martinesi del fashion come Bruno Simeone».

 

:uk:Google translator

Mika and his special atelier in Puglia:

«My smiling tiger takes shape in Martina Franca»


The English pop star has chosen Bruno Simeone and Daniele Del Genio from the Martinese fashion laboratory «Rossorame» as partners in her new project: «Thanks to those who help me give shape to my dreams».


Everyone knows Mika's love for Italy. And, now, this bond is also taking the form of a new project, which has to do with fashion and Puglia: the singer has chosen the «Rossorame» atelier in Martina Franca (Taranto) as a flagship of his new project. And he announces it himself on his social channels: «The story of the smiling tiger began a few years ago, when my mother made me a greeting card. Along with an illustration of flowers growing out of my head, I read the message "may your head always bloom". But what did it mean and how did it become my manifesto? Well… if your head always flourishes, then you will always have ideas and this will make you strong and resilient. And those ideas will transform you into a tiger, fierce, happy and roaring with pride,” he says.

 

Here is "the dream factory"

 

It is from this episode that "the dream factory" began: "In the last two years I wanted to be that tiger and start opening my Atelier". A container, this, which has become the physical and symbolic space of the artist's creations. «Clothes, suits, original art, sculptures, masks and giant hand-sewn flowers – he continues -. And guess what? It's only the beginning. All of this was made possible thanks to Italy». And, in fact, it is not only Puglia that is the protagonist. But the whole boot: «From Martina Franca where I set up the tailoring and costume atelier together with Bruno Simeone to Tuscan artisans, flower sculptors in Reggio Calabria and the incredible tiger boss Emanuela dall'Aglio in Parma. Italy has extraordinary talent and resources. Thank you to everyone who helped me turn these daydreams into reality and I promise you this is just the beginning of many more creations to come."


Martina Franca stylists at the center of the project

 

Bruno Simeone and Daniele Del Genio from Martino are also at the center of the project. This is confirmed by the designer Simeone himself, creative director of the «Rossorame» atelier: «Imagination becomes reality thanks to the visions that meet. An idea is just a seed if there are no hands to plant and care for it, until it becomes a flower. But what beauty is that flower? Collaborating with you was participating in the creation of an immense flowery meadow », he wrote on his Instagram profile.


And, finally, also the city of Martina Franca, through the words of the mayor Gianfranco Palmisano, expresses all the pride of him.


«Bruno Simeone and Daniele Del Genio confirm themselves among the most appreciated stylists by international stars - comments the mayor -. Mika chose Bruno Simeone's sartorial art for his clothes worn during the recent tour after touring Italy in search of the best ateliers and the best craftsmen capable of providing him with creativity and quality. The singer entrusted himself to the creative director of "Rossorame" and his clothes were made in the Martinese laboratories. The "made in Martina" and Italian fashion in the world continue to be appreciated in the world thanks to the skill and inventiveness of Martina stylists and fashion operators such as Bruno Simeone».

 

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Tele Bari

https://www.telebari.it/storie/126742-mika-sceglie-la-puglia-per-creare-il-suo-speciale-atelier-la-tigre-sorridente-con-gli-stilisti-di-martina-foto.html

12 agosto 2023

 

Mika sceglie la Puglia per creare il suo speciale atelier: la ‘tigre sorridente’ con gli stilisti di Martina – FOTO

 

C’è un pezzo della Puglia creativa nella nuova esplosione di idee e iniziative della star internazionale Mika, che ha scelto l’atelier ‘Rossorame’ e i martinesi Bruno Simeone e Daniele Del Genio come speciali collaboratori del suo nuovo progetto. Ad annunciarlo è lo stesso cantante sui social.

 

“La storia della tigre sorridente è iniziata qualche anno fa quando mia madre mi ha fatto un biglietto di auguri. Insieme ad un’illustrazione di fiori che nascono dalla mia testa lessi il messaggio ‘che la tua testa sbocci sempre’ – scrive Mika su Facebook – Ma cosa significava e come è diventato il mio manifesto? Beh… se la testa fiorisce sempre, allora avrai sempre idee e questo ti renderà forte e resistente. E quelle idee ti trasformeranno in una tigre, feroce, felice e ruggente di orgoglio”.

 

Di qui l’incontro (anche) con la Puglia. “Negli ultimi due anni ho voluto essere quella tigre e iniziare ad aprire il mio Atelier- dice ancora Mika – Ormai pienamente operativa, è diventata una umile ma in crescita fabbrica dei sogni dove diamo vita ai miei progetti. Vestiti, completi, arte originale, sculture, maschere e fiori giganti cuciti a mano. E indovina un po’? È solo l’inizio. Tutto questo è stato reso possibile grazie all’Italia. Da Martina Franca dove ho allestito l’atelier sartoriale e costume insieme a Bruno Simeone agli artigiani toscani, scultori di fiori a Reggio Calabria e l’incredibile capo tigre Emanuela dall’Aglio a Parma. L’Italia ha talento e risorse straordinarie.


Grazie a tutti coloro che mi hanno aiutato a trasformare questi sogni ad occhi aperti in realtà e vi prometto che questo è solo l’inizio di tante altre creazioni che stanno per sbocciare”.

 

Gli fa eco il protagonista di tante creazioni, Bruno Simeone. “L’immaginazione diventa realtà grazie alle visioni che si incontrano. Un’idea è solo un seme se non ci sono mani che lo piantano e lo curano, fino a farlo diventare un fiore. Ma che bellezza è quel fiore? Collaborare con te è stato partecipare alla creazione di un immenso prato fiorito”, scrive su Instagram.

 

Grande è l’orgoglio della comunità di Martina. “Bruno Simeone e Daniele Del Genio si confermano fra gli stilisti più apprezzati dalle star internazionali. Mika ha scelto l’arte sartoriale di Bruno Simeone per i suoi abiti indossati durante il recente tour dopo aver girato l’Italia alla ricerca dei migliori atelier e dei migliori artigiani capaci di fornirgli creatività e qualità. Il cantante si è affidato al direttore creativo di Rossorame e i suoi abiti sono stati confezionati nei laboratori martinesi”, è il commento soddisfatto del sindaco Gianfranco Palmisano.

 

 

 

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Mika chooses Puglia to create his special atelier: the 'smiling tiger' with Martina's stylists – PHOTO


There is a piece of creative Puglia in the new explosion of ideas and initiatives of the international star Mika, who has chosen the 'Rossorame' atelier and the Martinese Bruno Simeone and Daniele Del Genio as special collaborators for his new project. This was announced by the singer himself on social media.


“The story of the smiling tiger began a few years ago when my mother made me a birthday card. Together with an illustration of flowers that grow out of my head, I read the message 'may your head always blossom' - writes Mika on Facebook - But what did it mean and how did it become my manifesto? Well… if your head always flourishes, then you will always have ideas and this will make you strong and resilient. And those ideas will transform you into a tiger, fierce, happy and roaring with pride.”


Hence the meeting (also) with Puglia. “In the last two years I have wanted to be that tiger and start opening my Atelier- Mika continues - By now fully operational, it has become a humble but growing factory of dreams where we bring my projects to life. Dresses, suits, original art, sculptures, masks and giant hand-stitched flowers. And guess what? It's only the beginning. All of this was made possible thanks to Italy. From Martina Franca where I set up the tailoring and costume atelier together with Bruno Simeone to Tuscan artisans, flower sculptors in Reggio Calabria and the incredible tiger boss Emanuela dall'Aglio in Parma. Italy has extraordinary talent and resources.


Thank you to everyone who helped me make these daydreams a reality and I promise you this is just the beginning of many more creations to come.”


The protagonist of many creations, Bruno Simeone, echoes him. “Imagination becomes reality thanks to the visions that meet. An idea is just a seed if there are no hands to plant and care for it, until it becomes a flower. But what beauty is that flower? Collaborating with you was like participating in the creation of an immense flowery meadow,” he writes on Instagram.


Great is the pride of the community of Martina. “Bruno Simeone and Daniele Del Genio confirm themselves among the most appreciated stylists by international stars. Mika chose Bruno Simeone's sartorial art for his clothes worn during the recent tour after touring Italy in search of the best ateliers and the best craftsmen capable of providing him with creativity and quality. The singer entrusted himself to the creative director of Rossorame and his clothes were made in Martinese laboratories”, is the satisfied comment of the mayor Gianfranco Palmisano. Mika chooses Puglia to create his special atelier: the 'smiling tiger' with the stylists of Martina – PHOTO


There is a piece of creative Puglia in the new explosion of ideas and initiatives of the international star Mika, who has chosen the 'Rossorame' atelier and the Martinese Bruno Simeone and Daniele Del Genio as special collaborators for his new project. This was announced by the singer himself on social media.


“The story of the smiling tiger began a few years ago when my mother made me a birthday card. Together with an illustration of flowers that grow out of my head, I read the message 'may your head always bloom' - writes Mika on Facebook - But what did it mean and how did it become my manifesto? Well… if your head always flourishes, then you will always have ideas and this will make you strong and resilient. And those ideas will transform you into a tiger, fierce, happy and roaring with pride.”


Hence the meeting (also) with Puglia. “In the last two years I have wanted to be that tiger and start opening my Atelier- Mika continues - By now fully operational, it has become a humble but growing factory of dreams where we bring my projects to life. Dresses, suits, original art, sculptures, masks and giant hand-stitched flowers. And guess what? It's only the beginning. All of this was made possible thanks to Italy. From Martina Franca where I set up the tailoring and costume atelier together with Bruno Simeone to Tuscan artisans, flower sculptors in Reggio Calabria and the incredible tiger boss Emanuela dall'Aglio in Parma. Italy has extraordinary talent and resources.


Thank you to everyone who helped me make these daydreams a reality and I promise you this is just the beginning of many more creations to come.”


The protagonist of many creations, Bruno Simeone, echoes him. “Imagination becomes reality thanks to the visions that meet. An idea is just a seed if there are no hands to plant and care for it, until it becomes a flower. But what beauty is that flower? Collaborating with you was like participating in the creation of an immense flowery meadow,” he writes on Instagram.

 

Great is the pride of the community of Martina. “Bruno Simeone and Daniele Del Genio confirm themselves among the most appreciated stylists by international stars. Mika chose Bruno Simeone's sartorial art for his clothes worn during the recent tour after touring Italy in search of the best ateliers and the best craftsmen capable of providing him with creativity and quality. The singer entrusted himself to the creative director of Rossorame and his clothes were made in the Martinese laboratories ”, is the satisfied comment of the mayor Gianfranco Palmisano.

 

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mikainstagram

https://www.instagram.com/p/Cvzqc3ysYlH/

The story of the smiling tiger began a few years ago when my mother made me a birthday card. Along with an illustration of flowers growing from my head read the message 'may your head always bloom'. But what did it mean and how did it become my manifesto?

 

Well... if your head always blooms, then you will always have ideas and that will make you strong and resistant. And those ideas will turn you into a tiger, fierce, happy and roaring with pride.

 

Over the last two years I wanted to be that tiger and set about opening my own Atelier. Now fully operational, it has become a humble but growing dream factory where we bring to life my designs. Clothes, suits, original art, sculptures, masks and giant hand stitched flowers...and guess what? It's only the beginning.

 

This has all been made possible because of Italy. From Martina Franca where I have set up the sartorial and costume atelier alongside Bruno Simeone to the Tuscan artisans, flower sculptors in Reggio Calabria and the incredible tiger head maker Emanuela dall’Aglio in Parma. Italy has amazing talent and resources.

 

Thank you to everyone who has helped me turn these daydreams into a reality and I promise this is just the start of many many more creations that are about to bloom 🩷💚🩷💚🩷💚🩷💚

 

#AtelierMika

@brunosimeone

@carolinastamerragrassi

@emanueladallaglio

@annalisalaleo

📷 @danilodauriafoto

 

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10 hours ago, Kumazzz said:
Corriere del Mezzogiorno
https://bari.corriere.it/notizie/cronaca/23_agosto_12/mika-e-il-suo-atelier-speciale-in-puglia-a-martina-franca-prende-forma-la-mia-tigre-sorridente-ddefddd7-e992-4e3b-a692-b1d7598e2xlk.shtml?refresh_ce

Mika e il suo atelier speciale in Puglia:

«A Martina Franca prende forma la mia tigre sorridente»

 

La pop star inglese ha scelto i martinesi Bruno Simeone e Daniele Del Genio del laboratorio di moda «Rossorame» come partner del suo nuovo progetto: «Grazie a chi mi aiuta a dar forma ai miei sogni».

 

Tutti conoscono l’amore di Mika per l'Italia. E, adesso, questo legame sta prendendo anche la forma di un nuovo progetto, che ha a che fare con la moda e con la Puglia: il cantante ha scelto l’atelier «Rossorame» di Martina Franca (Taranto) come fiore all’occhiello del suo nuovo progetto. E lo annuncia lui stesso sui suoi canali social: «La storia della tigre sorridente è iniziata qualche anno fa, quando mia madre mi ha fatto un biglietto di auguri. Insieme ad un’illustrazione di fiori che nascono dalla mia testa lessi il messaggio “che la tua testa sbocci sempre”. Ma cosa significava e come è diventato il mio manifesto? Beh… se la testa fiorisce sempre, allora avrai sempre idee e questo ti renderà forte e resistente. E quelle idee ti trasformeranno in una tigre, feroce, felice e ruggente di orgoglio», racconta.

Ecco «la fabbrica dei sogni»

È da questo episodio che «la fabbrica dei sogni» ha avuto inizio: «Negli ultimi due anni ho voluto essere quella tigre e iniziare ad aprire il mio Atelier». Un contenitore, questo, che è diventato lo spazio fisico e simbolico delle creazioni dell’artista. «Vestiti, completi, arte originale, sculture, maschere e fiori giganti cuciti a mano - continua -. E indovina un po’? È solo l’inizio. Tutto questo è stato reso possibile grazie all’Italia». E, infatti, non è solo la Puglia a fare da protagonista. Ma tutto lo stivale: «Da Martina Franca dove ho allestito l’atelier sartoriale e costume insieme a Bruno Simeone agli artigiani toscani, scultori di fiori a Reggio Calabria e l’incredibile capo tigre Emanuela dall’Aglio a Parma. L’Italia ha talento e risorse straordinarie. Grazie a tutti coloro che mi hanno aiutato a trasformare questi sogni ad occhi aperti in realtà e vi prometto che questo è solo l’inizio di tante altre creazioni che stanno per sbocciare».

 
 
Stilisti di Martina Franca al centro del progetto

Al centro del progetto, quindi, anche i martinesi Bruno Simeone e Daniele Del Genio. A confermarlo è lo stesso stilista Simeone, direttore creativo dell’atelier «Rossorame»: «L’immaginazione diventa realtà grazie alle visioni che si incontrano. Un’idea è solo un seme se non ci sono mani che lo piantano e lo curano, fino a farlo diventare un fiore. Ma che bellezza è quel fiore? Collaborare con te è stato partecipare alla creazione di un immenso prato fiorito», ha scritto sul suo profilo Instagram.


E, infine, anche la città di Martina Franca, tramite le parole del sindaco Gianfranco Palmisano, esprime tutto il suo orgoglio.


«Bruno Simeone e Daniele Del Genio si confermano fra gli stilisti più apprezzati dalle star internazionali - commenta il sindaco -. Mika ha scelto l’arte sartoriale di Bruno Simeone per i suoi abiti indossati durante il recente tour dopo aver girato l’Italia alla ricerca dei migliori atelier e dei migliori artigiani capaci di fornirgli creatività e qualità. Il cantante si è affidato al direttore creativo di “Rossorame” e i suoi abiti sono stati confezionati nei laboratori martinesi. Il “made in Martina” e la moda italiana nel mondo continuano ad essere apprezzati nel mondo grazie alla bravura e all’inventiva di stilisti e operatori martinesi del fashion come Bruno Simeone».

 

:uk:Google translator

Mika and his special atelier in Puglia:

«My smiling tiger takes shape in Martina Franca»


The English pop star has chosen Bruno Simeone and Daniele Del Genio from the Martinese fashion laboratory «Rossorame» as partners in her new project: «Thanks to those who help me give shape to my dreams».


Everyone knows Mika's love for Italy. And, now, this bond is also taking the form of a new project, which has to do with fashion and Puglia: the singer has chosen the «Rossorame» atelier in Martina Franca (Taranto) as a flagship of his new project. And he announces it himself on his social channels: «The story of the smiling tiger began a few years ago, when my mother made me a greeting card. Along with an illustration of flowers growing out of my head, I read the message "may your head always bloom". But what did it mean and how did it become my manifesto? Well… if your head always flourishes, then you will always have ideas and this will make you strong and resilient. And those ideas will transform you into a tiger, fierce, happy and roaring with pride,” he says.

 

Here is "the dream factory"

 

It is from this episode that "the dream factory" began: "In the last two years I wanted to be that tiger and start opening my Atelier". A container, this, which has become the physical and symbolic space of the artist's creations. «Clothes, suits, original art, sculptures, masks and giant hand-sewn flowers – he continues -. And guess what? It's only the beginning. All of this was made possible thanks to Italy». And, in fact, it is not only Puglia that is the protagonist. But the whole boot: «From Martina Franca where I set up the tailoring and costume atelier together with Bruno Simeone to Tuscan artisans, flower sculptors in Reggio Calabria and the incredible tiger boss Emanuela dall'Aglio in Parma. Italy has extraordinary talent and resources. Thank you to everyone who helped me turn these daydreams into reality and I promise you this is just the beginning of many more creations to come."


Martina Franca stylists at the center of the project

 

Bruno Simeone and Daniele Del Genio from Martino are also at the center of the project. This is confirmed by the designer Simeone himself, creative director of the «Rossorame» atelier: «Imagination becomes reality thanks to the visions that meet. An idea is just a seed if there are no hands to plant and care for it, until it becomes a flower. But what beauty is that flower? Collaborating with you was participating in the creation of an immense flowery meadow », he wrote on his Instagram profile.


And, finally, also the city of Martina Franca, through the words of the mayor Gianfranco Palmisano, expresses all the pride of him.


«Bruno Simeone and Daniele Del Genio confirm themselves among the most appreciated stylists by international stars - comments the mayor -. Mika chose Bruno Simeone's sartorial art for his clothes worn during the recent tour after touring Italy in search of the best ateliers and the best craftsmen capable of providing him with creativity and quality. The singer entrusted himself to the creative director of "Rossorame" and his clothes were made in the Martinese laboratories. The "made in Martina" and Italian fashion in the world continue to be appreciated in the world thanks to the skill and inventiveness of Martina stylists and fashion operators such as Bruno Simeone».

 

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Corriere del Mezzogiorno

DOMENICA 13 AGOSTO 2023

 

L’iniziativa

 

Moda, Martina Franca ispira Mika

T utti conoscono l’amore di Mika nei confronti dell’Italia.

E, adesso, questo legame sta prendendo la forma di un nuovo progetto, che ha a che fare con la moda e con la Puglia:

il cantante ha scelto di aprire un atelier anche con il contributo di Rossorame, boutique di Martina Franca, già vecchia conoscenza del cantante, che da qui ha preso gli abiti per il suo recente tour.

Ad annunciarlo è Mika sui social: «Vestiti, completi, arte originale, sculture, maschere e fiori giganti cuciti a mano.

E indovina un po’? È solo l’inizio. Tutto questo è stato reso possibile grazie all’Italia».

Al centro del progetto, quindi, anche i martinesi Bruno Simeone e Daniele Del Genio dell’atelier pugliese. A confermarlo è lo stesso stilista Simeone, direttore creativo di Rossorame:

«Collaborare con Mika è stato partecipare alla creazione di un immenso prato fiorito», ha scritto sul suo profilo Instagram.

 

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Edited by Kumazzz
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TV Sorrisi e Canzoni N.34 - 15 Agosto 2023

 

Sky Documentaries

  • 23 agosto MERCOLEDÌ
  • 21.15

IL TESTIMONE

Pif incontra Mika,

il cantante più glamour del momento. Lo segue con la telecamera durante una giornata di riprese di X Factor e in altri due momenti molto diversi: a casa, in cucina, e sul palcoscenico per una delle sue esibizioni.

 

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